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(La costituzione della banca dati d'interscambio Catasto-Comuni)
La Legge 133 del 1994 prevede la realizzazione di un sistema d'interscambio informativo tra catasto, comuni e notai al fine di attivare forme di utilizzo di dati catastali e servizi annessi in modo decentrato.
Il D.L. 112 del 31 marzo '98 demanda agli Enti Locali una parte delle funzioni relative alla gestione degli atti del Catasto; lo stesso D.L. istituisce inoltre un "organismo tecnico" che deve fungere da anello di congiunzione tra Amministrazione Statale e Comunale al fine di tenere i registri immobiliari, gestirne e certificarne unitariamente i flussi di aggiornamento.
Anche in campo cartografico il D.L. 112/98 sancisce una collaborazione tra "organismo tecnico" e Stato, Regioni, Province, Enti Locali ognuno per il proprio ambito d'interesse.
Il D.L. 300 del 30 luglio 1999 ha istituito l'Agenzia del Territorio assegnando ad essa i compiti che erano stati individuati per "l'organismo tecnico"; dal primo gennaio 2001 in poi, "l'organismo tecnico" è costituito dalla suddetta Agenzia, e gli Enti Locali hanno la facoltà di stipulare con essa convenzioni per servizi inerenti i nuovi compiti ad essi demandati (conservazione, utilizzo e aggiornamento della banca dati catastale).
A fronte di tale panorama legislativo gli obiettivi sono la riorganizzazione del sistema di gestione della banca dati catastale (proprio in questo frangente si sta trasferendo su modello relazionale la banca dati catastale e alcuni Uffici del Territorio dispongono già del nuovo sistema) e la revisione del censuario; quest'ultimo, in virtù dei due suddetti decreti, ha visto coinvolto un certo numero di Comuni nella collaborazione con gli Uffici del Territorio. I Comuni sono interessati, d'altra parte, all'aggiornamento della banca dati catastale, in quanto essa è fondamentale alla gestione del territorio e dei tributi (ICI, TARSU). Di primaria importanza risulta dunque l'attuazione, presso gli Enti Locali, del sistema d'interscambio Catasto-Comuni (il cui modello è stato ideato dal prof. Talamo), già disponibile su interfaccia WEB a livello nazionale dal settembre 1998 per i servizi ipocatastali
In tale ottica, il gruppo di lavoro ANCI-Catasto-AIPA, coordinato dal prof. Talamo con l'ing. Cannafoglia e l'ing. Caputo quali rappresentanti rispettivamente del Ministero delle Finanze e dell'ANCI, ha organizzato un'attività di formazione concretizzatasi in una serie di seminari, rivolti ai tecnici comunali, quelle giornate di studi hanno visto i rappresentanti dei Comuni illustrare i servizi forniti dai loro sistemi informativi, formulare proposte e soluzioni sia per la gestione dell'interscambio Catasto-Comuni a livello comunale, sia per la definizione delle relative regole tecniche di valenza nazionale.
Il modello attuativo della banca dati d'interscambio è stato quindi definito per la sua componente comunale: gli Enti Locali hanno a loro disposizione una banca dati d'interscambio; la struttura di indici di interscambio è integrata agli archivi interni dell'Ente stesso e, attraverso gli indici catastali, con gli archivi ipocatastali del Dipartimento del Territorio.
Gli indici d'interscambio attualmente disponibili a livello nazionale sono costituiti dagli identificativi amministrativi catastali (provincia, comune, foglio, particella e subalterno), dalla toponomastica (via e numero civico), dagli intestati (codice fiscale, cognome, nome), dalle partite catastali.
La copia della banca dati d'interscambio, dedicata agli Enti Locali, sarà aggiornata da parte del Sistema d'Interscambio del Dipartimento del Territorio con frequenza giornaliera; gli Enti Locali potranno utilizzare tale banca dati per i loro scopi istituzionali, ma dovranno anche aggiornarla per quanto di loro competenza, così da garantire la coerenza della banca dati d'interscambio comunale con archivi propri dell'Ente Locale e di assicurare il trasferimento al Sistema d'Interscambio del Dipartimento del Territorio delle proprie segnalazioni daggiornamento.
I Grandi Comuni hanno dunque esplicitato le loro proposte; essi hanno sottolineato come, per la loro gestione tributaria e del territorio, sia fondamentale poter disporre di una banca dati d'interscambio aggiornata giornalmente (si hanno numerosi esempi nel mondo bancario) e quanto, fra i dati disponibili nell'interscambio, oltre agli indici siano necessarie informazioni sulla consistenza dell'oggetto immobiliare (classamento e rendita).
Infatti, in prospettiva, il contribuente dovrebbe conoscere direttamente dal Comune l'importo della tassa ICI da pagare; dovrebbe, quindi, essere prevista la possibilità di effettuare uno scambio "massivo" di dati (estesi cioè a elevate quantità di unità immobiliari al fine di supportare operazioni di aggiornamento complesse) e non limitato alle singole unità immobiliari, come viene ora offerto dal servizio Sister (*) attivato dal Catasto.
E' necessario inoltre considerare che le operazioni di aggiornamento effettuate direttamente dagli Enti Locali dovranno essere rapidamente gestite e riportate agli atti dell'Agenzia del Territorio; inoltre, le informazioni gestite dagli Enti Locali (a titolo esemplificativo e non esaustivo possiamo ricordare che la toponomastica è una delle tante informazioni d'interesse catastale gestite direttamente dal Comune) dovranno essere direttamente inserite nelle banche
dati senza ulteriori validazioni da parte degli uffici.
P.S.: cosa né penso!
Beh io credo che alla fine tutti, ma proprio tutti, attuali dipendenti di ruolo compresi, finiremo in una grande spa.
Federico RIGHI
(*) Sister (Sistema d'Interscambio Territorio); è l'implementazione del Sistema d'Interscambio predisposta dal Dipartimento del Territorio per fornire i servizi di visura ed aggiornamento degli archivi ipocatastali e, a breve, i servizi Pregeo, Docfa e Nota. Tra le evoluzioni previste per l'anno 2000 è da rilevare la fornitura di estratti di mappa per tutto il territorio nazionale (attualmente solo 27 province dispongono della cartografia informatizzata).
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