Incontri, obiettivi, finalità e interviste.
Egregi colleghi,
come avrete di sicuro notato, gli aggiornamenti del nostro sito sono più radi.
Diminuire gli aggiornamenti ha molti significati, uno di questi è sicuramente quello economico. Infatti aggiornare queste pagine ha comunque i suoi costi, che vanno sicuramente oltre alla pura e semplice bolletta. Il lavoro di acquisizione delle informazioni più tutto il lavoro di "intelligence" che c'è dietro ad ogni nostro scritto, rendono veramente costoso questo servizio, che alla fine è gratuito per l'80% di tutti noi. E per questo io vi ringrazio di cuore.
Un altro importante motivo per me, anzi per noi risiede nel fatto che con questo 2001 si è venuta a configurare una nuova situazione diciamo una nuova condizione, il passaggio dal precario LSU, al precario a contratto, è senza dubbio un passaggio importante e fondamentale sul percorso della nostra stabilizzazione. Dunque è necessario assumere un maggiore contegno, una maggiore precisione e sopratutto dire e fare i fatti.
Diciamolo pure abbiamo deciso di avere un approccio alla materia quanto più professionale possibile, siamo dunque cresciuti ed il nostro sito ne è l'evoluzione.
Oggi il nostro sito ha attenti lettori persone illustri auali i Dirigenti dei nostri uffici, i rapprsentanti sindacali, politici, il Direttore Generale ed anche il nostro bene amato Ministro delle Finanze, l'On. OTTAVIANO DEL TURCO. A dimenticavo un migliaio di tecnici LSU del catasto; i principali spettatori a cui è dedicato il contenuto delle nostre dissertazioni.
In questi giorni, diciamo di latitanza dal sito, non eravamo certo in vacanza ma come da copione oramai da qualche annetto, eravamo come al solito nella nostra causa affaccendati, e quando dico come al solito intendo dire i soliti Spera, Ferrari, Cavicchia ed il sottoscritto. Cosa facevamo?
La prima cosa che abbiamo fatto è stata quella di verificare con i rappresentanti delle OO.SS. confederali la fattibilità di una Via Rieti 2 nella seconda metà di febbraio e sopratutto di farla già con una copia del contratto in mano, almeno la penultima stesura.
Ebbene le OO.SS. confederali ci hanno assicurato che all'incirca per il 14 di febbraio potremmo avere l'opportunità di leggere il contratto. Abbiate in mente, dico bene in mente, che comunque si tratta di supposizioni. Sappiamo inoltre che il contratto sarà sulla falsa riga di quello che hanno fatto a grazia e giustizia, comunque rifacentesi quasi integralmente al testo del comma 32 dell'articolo 78 della legge finanziaria per il 2001, al secolo come emendamento.
Abbiamo avuto la possibilità di capire la grande sensibilità rivolta al problema della stabilizzazione dei 1.616* tecnici LSU nell'agenzia del territorio, da parte del vertice politico del ministero delle finanze. Siamo certi che il Ministro On. DEL TURCO segua con trepidazione tutta la nostra vicenda affinché tutti noi un domani fossimo inquadrati a tempo indeterminato nell'agenzia del territorio.
Per questo incitiamo le OO.SS. confederali a continuare a lavorare così come hanno fatto sino ad ora e ribadiamo la nostra massima fiducia e stima al Ministro delle Finanze On. DEL TURCO ed al Dott. LABELLARTE.
*1.616 è il numero totale dei LSU al 24 gennaio del 2001.
Il 22 gennaio 2001, su il Messaggero, in prima pagina colpiva, in posizione centrale, il seguente titolone, articolo di DIODATO PIRONE:
Il Catasto diventa Agenzia, ma slitta al 2004 la revisione dell'ICI: oggi colpisce più le zone decentrate.
Casa, tasse pazze per altri tre anni.
Riforma estimi rinviata: contenti in centro, delusi in periferia.
ROMA - Le tasse sulle case cambieranno solo nel 2004 e non più nel 2002 come previsto finora. Per altri tre anni, dunque, pagheremo un'Ici "pazza", calcolata sulla base degli attuali estimi catastali che spesso sono ingiusti e gravano più sugli immobili di periferia che sulle case dei centri storici. Il rinvio appare inevitabile. Delusi gli abitanti delle periferie, soddisfatti invece quelli dei centri storici. La neonata Agenzia per il Territorio, che dal primo gennaio si è staccata dalle Finanze e ha raccolto l'eredità del vecchio Catasto, parte con un gigantesco buco nero: non sono stati registrati ben 5 milioni di passaggi di proprietà immobiliari. (L'articolo continuava in quattordicesima pagina con un'intervista al Direttore dell'Agenzia del Territorio Mario PICARDI).
(Pagina 14)
Dal primo gennaio il catasto è diventato agenzia autonoma ma prima di fissare i nuovi valori deve azzerare 5 milioni di pratiche arretrate.
CASA, L'ICI "GIUSTA" SLITTA AL 2004.
Rinviati i nuovi estimi: così le tasse restano più salate in periferia che in centro.
ROMA - Una delle riforme più attese dalle famiglie, quella degli estimi catastali e quindi delle tasse che gravano sui 47 milioni di immobili italiani, slitterà al 2004.
L'arrivo dei nuovi valori era stato fissato al 2002 dalla ri forma fiscale del '98. E invece ancora per tre anni pagheremo un'Ici "pazza", calcolata su valori molte volte palesemente approssimativi e ingiusti, tanto che spesso i proprietari delle case di periferia pagano di più rispetto a quelli di prestigiose abitazioni centrali.
L'annuncio del rinvio non è ancora ufficiale. Ma la fotografia della neonata Agenzia del Territorio - ovvero della struttura di stampo privatistico che dal primo gennaio si è staccata dal ministero delle Finanze sostituendo il "vecchio" Catasto - non lascia spazio alle illusioni. «Ma io date e annunci non ne faccio neanche sotto tortura», sibila Mario Picardi, l'ex dirigente delle partecipazioni statali che dell'Agenzia è il direttore. Perché tanta prudenza?
Un'eredità pesante.
Il fatto è che il nuovo catasto parte con un gigantesco buco nelle proprie reti: non sono registrati circa 5 milioni di passaggi di proprietà (o volture come si chiamano in gergo catastale). Quindi, moltissimi immobili risultano intestati a persone decedute oppure ai vecchi proprietari che nel frattempo hanno venduto. Si tratta di una vecchia voragine, nata perché da vent'anni la banca dati delle Conservatorie (che registra i nomi di chi compra) e quella del Catasto (che registra gli immobili comprati) inspiegabilmente non sono collegate.
Risultato? Secondo i calcoli dell'Agenzia occorrono 10 milioni di ore di lavoro per mettersi in pari. E non bisogna essere super esperti per capire che tre anni di lavoro - ritorna la data del 2004 - sono il minimo indispensabile per azzerare questa montagna di pratiche. Che va sbrigata assieme all'enorme mole di lavoro "normale", pari a 2,7 milioni di cambi di intestazione all'anno (eredità comprese) fra case e terreni.
Segni di riscossa.
Per fortuna, non tutto il Catasto-Agenzia è in affanno. Negli ultimi due anni ad esempio - con un investimento di 100 miliardi e la fatica straordinaria di un quarto dei 10.876 dipendenti di cui 550 ingegneri - sono stati individuati e classati 9 milioni di immobili in precedenza invisibili al fisco. Ora all'appello mancano solo 600 mila case. Per la maggior parte già note ma sulle quali sono in corso controlli ulteriori o contestazioni. Tempo un anno e questo capitolo sarà chiuso.
Dal vano al metro.
Il vero grattacapo di Picardi è un altro. Finora il Catasto ha raccolto i dati degli immobili in vani (come prevedeva la legge del '39) e non in metri quadri. E poi su carta e non sui dischi magnetici dei computer. A milioni di case, dunque, sono assegnati valori palesemente sballati e ingiusti.
Per questo nei prossimi anni i diecimila dell'Agenzia dovranno marciare a tappe forzate lungo cinque direttrici:
1) collegare finalmente i computer di Catasto e Conservatorie;
2) passare tutti i dati disponibili dalla carta agli archivi informatici (obiettivo già raggiunto per 20 milioni di immobili);
3) misurare in metri quadri (in parte viene fatto meccanicamente) tutte le case sulla base delle mappe già disponibili;
4) attendere che i Comuni completino la divisione del loro territorio in microzone (Roma ne ha già individuate 238) per riclassificare gli immobili sulla base del loro valore di mercato;
5) aiutare gli 8 mila Comuni italiani, dalla metropoli al paesello, a stabilire i nuovi valori di tutte le case, una per una, presenti sul loro territorio.
Un impegno massacrante e sdrucciolevole al tempo stesso: su 47 milioni di abitazioni e uffici è sufficiente sbagliare nell'1 % dei casi per produrre 470 mila contribuenti imbufaliti ' «Ecco perché evito annunci - spiega Picardi - posso solo ribadire un concetto fissato dalla legge: con i nuovi estimi il gettito conplessivo delle imposte sulle case non aumenterà».
Il futuro.
Nuovi vaiori catastali a parte, nell'agenda di Picardi c'è un'altra missione assai insidiosa: (ricostruire un Catasto con meno file e più servizi. Come? Intanto nei prossimi tre anni - come vogliono la logica e il federalismo - 4 mila impiegati saranno trasfe riti ai Comuni, cui il patrimonio edilizio garantisce via le entrate per circa 18 mila ini liardi all'anno. Per i rimanenti 6-7 mila" catastali" l'Agenzia rappresenta forse l'ultima opportunità per scrollarsi di dosso un'immagine polverosa e inefficiente (ad esempio occupandosi di più del business delle valutazioni degli immo
bili) e, perché no, per guadagnare un po' di più. «Stiamo valutando un meccanismo di premi - assicura Picardi - Ma la cosa più importante per i dipendenti è digerire la cultura del risultato. La prima cosa che ho fatto quando sono arrivato qui, otto mesi fa, è stata la firma di una lettera di due pagine: c'era una riga dedicata al problema preceduta da infinite citazioni di leggi e leggine. Un capolavoro: qualcuno doveva averci perso un paio di giorni invece della mezz'ora necessaria».
E per la verità qualcosa già si muove. Il budget 2001 dell'Agenzia -sarà di 708 miliardi, parte dei quali destinati ad investimenti informatici che da febbraio, sia pure in via sperimentale, in alcune città faranno decollare il cosiddetto "Adempimento unico". In pratica, un solo documento catastale sostituirà tre passaggi: conservatoria, registro e voltura. E anche sulle file l'Agenzia vanta qualche passo avanti. «Nel 60% degli uffici - sospira Picardi - per la consultazione dei vari atti catastali serve meno di mezz'ora. Purtroppo non è ancora così in grandi città come Rorna. Lo sappiamo, ma anche per le rivoluzioni ci vuole pazienza».
Abbiamo la possibilità di fornirvi un contributo audio, grazie al Collega ed Amico, Antonio GRAZIANO, che ha intercesso per noi con Roberto ZAMPA, giornalista del GR2 che nella giornata del 23 gennaio 2001, ha intervistato per la Rubrica quotidiana di economia, finanza e lavoro, Questione di soldi, della Redazione economica del GR2, a cura di Andrea Buonocore, il nostro Direttore Generale, il Dott. Mario PICARDI,
Nell'intervista si è trattata la riforma degli estimi catastali.
Per chi volesse ascoltare l'intero servizio del GR2 può scaricare il file in formato real-video cliccando quì.
Il 22 gennaio 2001 è stata emanata, dal Direttore dell'Agenzia Dott. Mario PICARDI, una disposizione di servizio con la quale sono stati attivati i nuovi Uffici Dirigenziali di vertice dell'Agenzia dei Territorio, cosi come individuati con il Regolamento di Amminìstrazione, all'art. 5 comma l.
La disposizione in esame, nel rispetto della gradualità prevista nel Regolamento di Amministrazione, solo le Direzioni di staff, mentre demanda ad atti successivi l'attivazìone delle Direzioni centrali di "line" (Direzione centrale cartografia, catasto e pubblicità immobìliare - Dírezione Centrale Osservatorio immobiliare - Direzione Centrale consulenza e stime).
Per il momento quindi, nei suddetti settori tecnici, continueranno ad operare le preesistenti Direzioni centrali dei Catasto e dei Servizi Tecnici erariali.
Per quanto concerne le Direzioni di staff, viene attivato l'Ufficio " Sviluppo e monitoraggio dei processo di cambiamento" a cui è stato chiamato il Dott. DI MARIA, che svolgerà anche le funzioni di Vice Direttore Generale dell'Agenzia.
Lo stesso Dott. DI MARIA, ad interim, ha assunto anche le funzioni di Direttore centrale delle risorse umane in cui confluìscono le attuali Divisioni II^, III^,IV^, V^, VIII^ e IX^, oltre che il Servizio 1°;
Il Dott. DE LUCA ha assunto la titolarità della Direzione centrale Affari generali e legali in cui confluiscono l'Ufficio dei Direttore Generale, la Divisione VII^, il nucleo centrale dì sicurezza preposto all'applicazìone della Legge 626, il Servizio II^;
L'Ing. TEDESCA, esterno all'Amministrazione ed esperto della Consiel, assume la Direzione della struttura di vertice " Pianificazione-controllo e contabilità in cui confluisce la Divisione VI^ e parte della Divisione VII^ (risorse, servizi ed attività contrattuale), oltre che il gruppo di lavoro "Pianificazione e controllo" istituito il 23 maggio 2000.
L'Ing. VOLPE dirigerà la Direzione Centrale Organizzazione e sistemi informativi in cui confluiscono le Divisioni X^, XI^,XII^, XIII^ e XIV^, oltre che il Servizio V°.
L'Ing. FIUMANO' è stato nominato responsabile dei Servizio Ispettivo Centrale che diventa Ufficio di vertice, ed al cui interno confluiscono sia l'attuale Servizio ispettivo centrale, che i Servizi ispettivi compartimentali, già alle dipendenze dei Direttori compartimentali, che pur dipendendo ora gerarchicamente e funzionalmente dal Servizio ispettivo centrale, continueranno ad utilizzare le strutture messe a disposizione dai Direttori compartimentali.
Ci sono degli aggiornamenti nelle note, alcune lettere di colleghi sono state inserite. Si segnala una bella lettera dei colleghi siculi. Clicca quì.
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