Scene di vita della famiglia Ditto di otto figli, genitori entrambi disoccupati. Cinque degli otto figli sono stati affidati parzialmente ad un istituto religioso che provvede ad accudirli per cinque giorni alla settimana. Attualmente risiedono in un prefabbricato, in aperta campagna, composto da un unico ambiente dopo essere stati sfrattati da una stanza e una piccola cucina fatiscenti e malsane, per le quali il Comune avrebbe dovuto pagare trecentocinquantamila lire mensili che in realtà non ha mai versato.
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