Il Patto per lo sviluppo e l'occupazione

Allegato 4
Formazione, sviluppo locale e Pubblica amministrazione

 

La politica delle risorse umane è un elemento centrale della strategia di sviluppo del Mezzogiorno. Per costruire un intervento "ordinario" che crei sviluppo occorre un salto di qualità nella politica delle risorse umane delle pubbliche amministrazioni. Formazione, aumento di competenze, riorganizzazione degli uffici e delle strutture devono essere al centro delle politiche nazionali e locali come strumenti attuativi delle riforma amministrativa e del decentramento.

Gli obiettivi verso i quali far convergere le risorse a disposizione devono riguardare :

Il governo, in questo quadro, si impegna ad attivare immediatamente i progetti del Dipartimento della Funzione Pubblica, coordinati dal Formez, previsti nella programmazione pluriennale e legati al potenziamento dell’intervento delle amministrazioni per lo sviluppo locale. Per tali progetti, che saranno raccordati con la più complessiva offerta di istruzione e formazione a tutti i livelli, saranno previsti momenti di confronto preliminare con le forze sociali. In particolare, il governo intende:

Il totale di questi interventi immediatamente cantierabili prevede complessivamente un investimento di risorse nazionali (al netto di risorse aggiuntive delle amministrazioni locali e regionali) pari a 230 miliardi circa, che potranno essere utilizzati anche come quota di cofinanziamento nazionale per attivare progetti comunitari in grado di mobilitare risorse complessive assai superiori.

Il governo si impegna, inoltre, a dare attivazione immediata ai seguenti progetti previsti e finanziati nella programmazione pluriennale straordinaria del Dipartimento della Funzione Pubblica e coordinati dal Formez:

Il totale di questi interventi prevede complessivamente un investimento di risorse nazionali (al netto di risorse aggiuntive delle amministrazioni locali e regionali) pari a circa 100 miliardi circa, che potranno essere utilizzati anche come quota di cofinanziamento nazionale per attivare progetti comunitari in grado di determinare risorse complessive superiori.

Il governo si impegna infine ad acquisire nuove risorse nell’ambito del prossimo Quadro Comunitario di Sostegno 2000-2006, essendo evidente che la coesione e l’omogeneità degli standard di efficienza delle amministrazioni dei vari Paesi sono elementi irrinunciabili nel contesto del mercato unico europeo. I progetti per lo sviluppo locale e per la coesione e l’innovazione amministrativa vanno ricompresi tra le linee prioritarie d’azione da sviluppare mediante il ricorso ai prossimi finanziamenti europei.

L’aumento delle risorse per la formazione deve consentire di raggiungere in tempi certi la soglia dell’1 per cento del monte salari del settore pubblico

A tal fine il Governo si impegna a costituire con le parti sociali presso il Dipartimento per la Funzione Pubblica un gruppo di lavoro finalizzato a definire nel termine di 4 mesi:

  1. gli obiettivi a breve e medio termine di una politica formativa per i lavoratori pubblici secondo le seguenti priorità:

    a1 – favorire la riconversione professionale dei lavoratori interessati dai processi di mobilità indotti dal decentramento istituzionale e amministrativo;

    a2 – predisporre gli interventi e gli strumenti formativi indotti dall’applicazione dei nuovi ordinamenti professionali;

    a3 – riqualificare i dirigenti delle PP.AA., con particolare riguardo ai nuovi compiti in materia di gestione economica per centri di costo, di conduzione delle relazioni sindacali, di responsabilità organizzativa;

    a4 – riqualificare e rafforzare, con particolare riguardo agli uffici periferici del Ministero del Lavoro, i supporti amministrativi pubblici di sostegno alle nuove procedure extragiudiziali di conciliazione e di arbitrato.

  2. i principi e il disegno generale del nuovo sistema formativo dei lavoratori pubblici, favorendo le sinergie tra le diverse competenze e i vari soggetti istituzionali.
  3. i principi organizzativi e le competenze professionali per l’introduzione sistematica nelle PP.AA. di strutture preposte alla formazione dei lavoratori pubblici quale fondamentale elemento di una nuova politica del personale.
  4. le forme di partecipazione e il rapporto con l’attività contrattuale delle fasi di attuazione dei progetti formativi.
  5. i sistemi di certificazione e monitoraggio dell’offerta pubblica e privata di formazione.

Ulteriori risorse saranno reperite nell’ambito dei bilanci delle singole amministrazioni, i cui programmi formativi dovrebbero armonizzarsi con gli obiettivi strategici sopra richiamati.

Lo strumento dell’accordo di programma ai diversi livelli e il coinvolgimento della Conferenza unificata Stato - Regioni - Autonomie locali dovranno assicurare le necessarie sinergie e forme di collaborazione tra i vari soggetti istituzionali, nel rispetto dei reciproci ruoli. Con gli stessi strumenti di concertazione va promosso il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali e l’interscambio di esperienze con il mondo delle imprese.


 

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