COMITATO NAZIONALE LSU-UT
Questo era in prima pagina sul Sole24ORE del 20 settembre 1999:
Rendite non notificate Evasori per forza: colpa del Catasto
MILANO Il Catasto aggiorna i valori delle rendite, ma il cittadino non viene a saperlo.
Risultato: i contribuenti rischiano di vedersi recapitare sanzioni salate per aver
involontariamente versato unIci inferiore al dovuto.
Comè possibile? Tutto ha origine dalle modalità di notifica della modifica dei dati catastali.
Gli uffici del Territorio che stanno effettuando un tour de force per adeguare la
"macchina" alla riforma prevista ormai per il 2003 consegnano tabulati e tabelloni
contenenti le novità ai Comuni, cui spetta il compito di affiggere i manifesti nellAlbo pretorio.
Questa procedura è consentita, in alternativa alla consegna presso il domicilio del
contribuente, quando il numero di pratiche da notificare è, come nel caso attuale, consistente.
(Grazie all'enorme contributo dato dai LSU)
In tal modo, però, ben difficilmente chi è tenuto a pagare tasse comunali o statali per gli
immobili di proprietà viene a conoscere che i dati su cui basa i propri calcoli sono cambiati.
A meno che non passi appositamente ogni due mesi (tempo utile per espletare eventuali
ricorsi) dal Comune in cui le case sono ubicate.
Questo non è per dire che siamo noi i colpevoli, solo che sono male organizzati.
E per sottolineare l'enorme contributo offerto dai LSU un articolo di Roberto Galullo su:
Il Sole24ORE del 20/09/99 titolava in prima pagina:
Evaso il 77% delle pratiche accumulate completamento dellopera, che era previsto per fine anno,
dovrebbe slittare ai primi mesi del 2000
Gli uffici del territorio stanno accelerando al massimo le procedure per azzerare la
montagna di arretrato che, da anni a questa parte, il Catasto ha accumulato.
Prima della ripresa a pieno ritmo dei lavori di settembre, la situazione volgeva al bello: il
77% delle pratiche pari a 7,5 milioni era stato smaltito. Entro la fine dellanno forse
non sarà posta, come pure era stato previsto, la parola fine allarretrato catastale, ma tutto
lascia supporre che la "coda" nel 2000 sarà di poche centinaia di migliaia di atti.
Un successo storico per il Dipartimento del Territorio, dove pure da qualche tempo le
acque sono agitate dopo la sostituzione al vertice. Una risposta, indiretta, anche
al laffondo della Corte dei conti, che in pieno agosto aveva criticato la lentezza con la
quale gli uffici stavano attribuendo le rendite definitive alle unità immobiliari denunciate, ma
non ancora censite.
Lanalisi territoriale. Favorita anche dalle dimensioni territoriali, la Valle dAosta ha
completamente smaltito le pratiche arretrate: 380mila.
Ottima la situazione anche nelle Marche, dove le 258mila unità convenzionali in banca dati lasciano
poco lavore da fare: solo il 3% dellarretrato.
La Basilicata con il 96% di lavoro ormai concluso e la Sardegna, con il 93% delle posizioni
regolarizzate, viaggiano sulla stessa lunghezza donda. Sorprende piacevolmente la
posizione della Campania, dove il 91% del larretrato è stato smaltito.
Molto ha influenzato il buon funzioanemnto degli uffici napoletani che, oltre a innovare in molte procedure, hanno anche avuto lintuito (tra i primi) a ricorrere ai lavori socialmente utili, adeguatamente formati e preparati e giovani tecnici.
Detto che il Molise non vantava neppure una pratica arretrata (e non ha avuto dunque
bisogno di fare ricorso al progetto finanziato con 100 miliardi per smaltire le pratiche
abbandonate per anni nei cassetti di mezza Italia) e che il Trentino Alto Adige viaggia per
proprio conto e non rientra dunque nella classifica, va messa in evidenza la complessa
situazione che stanno attraversando gli uffici della Regione Lombardia (nella quale è
particolarmente pesante la situazione di Milano), dove il 64% dellarretrato è stato smaltito,
ma mancano allappello ancora decine di migliaia di pratiche.
Analogo discorso va fatto per la Toscana e lUmbria che sono le altre zone in cui si viaggia
a un ritmo apparentemente più lento.
Negli uffici di queste Regioni è scattata quella che, negli uffici catastali, viene
soprannominata "operazione mutuo soccorso". Vale a dire che gli uffici dei centri nei quali
la situazione è assolutamente sotto controllo stanno aiutando quelli in ritardo.
Le pratiche, dunque, hanno lasciato fisicamente gli uffici di competenza e hanno trovato
una seconda "casa". In Liguria e in Basilicata, a esempio, si sono adoperati per dare una
mano alla Toscana (Firenze in particolar modo). Il Piemonte ha aiutato lUmbria e così via.
A rallentare loperazione di azzeramento dellarretrato e a far saltare di qualche mese la
scadenza del 31 dicembre 1999 potrebbero intervenire alcuni problemi. Uno è quello
relativo alla sperimentazione che stanno conducendo alcuni importanti uffici sullimpatto
che potrebbe avere la revisione degli estimi catastali (i nuovi, ricordiamolo, sono stati
rimandati al 2003).
Condotta a termine loperazione bisognerà poi verificarne la qualità, punto di non
secondaria importanza, alla luce del fatto che quella del censimento degli immobili è la
prima delle operazione che dovrà portare alla revisione degli estimi e al nuovo
classamento.
La microzonizzazione delle aree. A questultimo proposito, vale la pena di sottolineare che
i Comuni stanno recupoerando terreno sul fronte della microzonizzazione delle aree
(operazione che avrebbero dovuto portare a termine entro la fine di giugno). Secondo le
stime più attendibili. il il 38% dei Comuni si sono messi in regola; il 30% è in fase di definizione,
mentre il 30% viaggia ancora in alto mare.
Nessun commento a quanto sopra se non questo: siamo in 1800 e per la revisione degli estimi siamo pochi.
P.S. Nella mattinata del 20 settembre sono stato raggiunto telefonicamente da una certa signora Rossi della ItaliaLavoro spa, la quale mi chiedeva perchè i LSU dei Catasti non consegnavano la scheda di indagine statistica. ebbene io Le ho risposto che tutti i 1800 LSU mirano all'assunzione nel MMFF e non ad un'assunzione temporanea in una coperativa o società mista, per sentirsi dire un giorno che c'era da andare a ramazzare piazza Duomo, e quindi ad una risposta negativa a quella meravigliosa offerta di lavoro ci sarebbe stata la cancellazione dalle liste di mobilità.
Fraterni Saluti
Federico RIGHI
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