22 maggio 2000

UIL INFORMA 34

         VERSO LE AGENZIE DEL TERRITORIO E DEL DEMANIO

Gli Statuti provvisori ed i nuovi regolamenti di amministrazione permettono un forte rilancio delle competenze ed un migliore e più qualificato apporto del personale 

Si è tenuta nei giorni scorsi, su richiesta delle OO.SS., una riunione presso il Dipartimento del Territorio, allo scopo di verificare le problematiche relative al passaggio da Dipartimento ad Agenzie, alla luce anche delle norme sul decentramento delle competenze previste dalle Leggi Bassanini ( Legge n. 59/97 e D. L.vo n.112/98).

Ma quali sono i punti in discussione e gli aspetti che interessano le OO.SS. ed i lavoratori del Dipartimento in questa fase di trasformazione ?

Innanzitutto bisogna ricordare che il personale attualmente in servizio negli Uffici del Dipartimento del Territorio dovrà essere ricollocato all’interno delle 2 Agenzie del Territorio e del Demanio, così come  previsto dal Decreto Legislativo 300/99. Si dovrà quindi operare una precisa ricognizione delle unità lavorative attualmente dedicate alle attività che saranno divise tra le 2 Agenzie, considerato che bisognerà ipotizzare anche l’articolazione e la dislocazione territoriale degli Uffici del Demanio, atteso che sembra confermato invece l’assetto provinciale degli Uffici unici del Territorio.

Ma la questione più rilevante, e francamente anche quella più preoccupante, è l’individuazione, alla luce delle Leggi Bassanini sul decentramento, delle materie, delle competenze e delle risorse, attualmente gestite dal Dipartimento, che dovrebbero transitare agli Enti Locali con l’emanazione del DPCM in corso di predisposizione presso il Dipartimento della Funzione Pubblica.

A fronte di tale situazione la UIL PA Finanze ha diffidato i vertici del Dipartimento, in mancanza dell’apertura del confronto con le OO.SS., dal concordare con la Funzione Pubblica  le quantità di risorse da trasferire, nonchè i tempi e le modalità dell'operazione, cosa che purtroppo è  già avvenuta, anche se in termini molto meno rilevanti, in sede di trasferimento in materia di demanio idrico.

Non vi é dubbio infatti che tutta questa fase deve essere negoziata con il Sindacato, anche perchè l’art. 18 dello Statuto provvisorio dell’ Agenzia  prevede al comma 1 la possibilità per la costituenda Agenzia del Territorio di convenzionarsi con singoli comuni, associazioni di comuni e comunità montane per la gestione in tutto o in parte dei servizi trasferiti.

Lo stesso Statuto, sempre all’art. 18  prevede inoltre una pianificazione ed una gradualità dei tempi di trasferimento, al fine di garantire l’unitarietà del sistema catastale, il coordinamento operativo dello stesso, lo sviluppo di metodologie e criteri uniformi di rilevazione, stima e classamento.

Se é pur vero quindi che l’attuazione delle Leggi Bassanini sul decentramento  di parte delle attività delle Amministrazioni centrali agli Enti Locali presupporrebbe il trasferimento di competenze e risorse, non bisogna dimenticare che il Decreto Legislativo n.300/99 sull’istituzione delle Agenzie fiscali è successivo a tali leggi e disegna per la macchina fiscale un nuovo modello gestionale, di tipo aziendale, basato sulla costituzione di Enti Pubblici che, superando la logica ministeriale, indirizzano l’attività delle Agenzie, oltre che nel senso di una maggiore efficienza, anche verso settori di intervento ispirati ad un rapporto di servizio con altre autorità della società civile.

Questo significa che, fermo restando le competenze assunte dai Comuni su alcune questioni riguardanti la gestione del catasto, l’Agenzia del territorio, avvalendosi della specifica  professionalità dei suoi addetti e del modello organizzativo in parte consolidato, potrà  e dovrà sicuramente convenzionarsi, oltre che con il Ministero delle Finanze, anche con i Comuni o le associazioni di Comuni.

Ecco perchè appare prematuro, oltre che dannoso, cimentarsi da subito in numeri e date, prima di aver pianificato, con il regolamento di Amministrazione che dovrà essere emanato entro dicembre 2000, le missioni dell’Agenzia e le professionalità che servono a svolgere le nuove e complesse attribuzioni previste dalla Legge.

Tra l’altro bisognerà verificare la concreta volontà degli Enti Locali di gestire da soli, ex novo, un servizio di tale delicatezza, oltre che fare i conti con le dotazioni organiche degli stessi Comuni, in particolare nelle regioni del Centro-sud.

Come UIL PA abbiamo dato il nostro consenso al modello per Agenzie proprio perchè siamo convinti che in tale sede si potrà rendere un servizio ancora più efficiente e civile ai cittadini ed alle imprese , riconoscendo meglio, con più puntualità e giustizia, le grandi professionalità presenti nel Dipartimento del Territorio, imbrigliate a tutt’oggi in una organizzazione del lavoro e dei servizi antiquata e autoreferenziale, mantenendo i livelli occupazionali, l’attuale dislocazione territoriale del personale, verificando altresì la possibilità di stabilizzazione  del personale LSU che tanto contributo ha dato nel recente piano di aggiornamento del catasto.

 Non pensiamo in alcun modo che questa riforma possa e debba significare invece smantellamento della macchina fiscale, mobilità del personale, anarchia nella gestione, come una qualsiasi azienda decotta o non produttiva.

I vertici del Dipartimento, ed in particolare il Direttore Generale Picardi , che come è noto è anche il neo Direttore dell’Agenzia del Territorio, si sono impegnati ad attivare con le OO.SS. sulla questione un confronto nel merito ed hanno anche  assicurato che, nelle more di tale confronto, non porranno in essere alcun adempimento in contrasto con le nostre osservazioni, che come UIL PA Finanze abbiamo ampiamente prospettato nell’ultima riunione del 2 maggio scorso .

E’ però necessario riprendere subito il confronto, entrare nel merito delle questioni, approfondire i contenuti del nuovo regolamento di amministrazione con riferimento alle dotazioni organiche ed all’organizzazione degli Uffici dell’Agenzia.

      Lo statuto infatti prevede chiaramente, e questa è stata una nostra forte richiesta,  che su tali scelte strategiche sia attivato, compiutamente e tempestivamente, prima del nuovo Contratto delle Agenzie fiscali, tutto il sistema di relazioni sindacali previsto dal CCNL vigente.


 








PROGETTO CATASTO URBANO
03477259980 - 03395999510
fax: 1782222978
e-m@il:
lsu.catastourbano@tin.it