Documento: Comunicato
Data: 11 febbraio 1999
Titolo: Lettera Aperta
Pubblicato da: Coordinamento LSU/UTE
Lettera Aperta agli LSU degli UTE italiani.

Egregi colleghi
oggi 11 febbraio 1999 c’è stata la riunione, organizzata dall’RdB, a Roma per gli LSU/UTE del centro sud, gli LSU di Napoli non erano presenti fisicamente, ma alcuni gentili colleghi di Roma erano li anche per noi.
Chi scrive non ha ancora saputo cosa si è detto in quella sede e spera di averne al più presto notizia dai colleghi di Roma. Posso comunque azzardare un’ipotesi, sperando di venire smentito dai fatti, la situazione è tragica e per il momento non è possibile dare una risposta alle grandi richieste di tutti gli LSU italiani:
a) Assunzione nella pubblica amministrazione a partire dalla copertura delle piante organiche.
b) Ritiro del decreto 468/97.
c) Continuità di tutti i progetti, con riconoscimento dei diritti normativi e contrattuali.
d) Diritto alla rappresentanza sindacale libera e democratica per tutti gli LSU.
Se non mostrando e dimostrando una forza in piazza anche con i denti digrignati.
Purtroppo, bisogna dirlo, tutto questo è un’utopia. Immaginate Voi uno Stato italiano che improvvisamente decide di assumere 20 - 25 mila LSU nelle pubbliche amministrazioni, soprattutto con l’opinione diffusa che c’è in giro del socialmente utile, uno che va li a scaldare la sedia per rubarsi a fine mese le 795.000 lire dell’INPS, uno che ogni giorno crea casini e mezze sommosse popolari in piazza, distruggendo vetrine ed incendiando cassonetti.
Cari colleghi lSU/UTE credo che quelli che hanno preso la strada della protesta unita a tutti gli LSU italiani si renderanno presto conto di aver sbagliato strada.
Non voglio fare quello che ha la puzza sotto al naso e soprattutto sono solidale con tutti gli altri LSU italiani, ma la strada per avere una assunzione non è certo unica.
Siamo dei tecnici, GEOMETRI, che lavorano all’UTE, noi classiamo, registriamo, notifichiamo, portiamo soldi alle casse dello Stato, noi stiamo svolgendo in poco tempo un lavoro arretrato di decine d’anni, stiamo portando avanti un discorso professionale che continueremo a discutere con il Ministero delle Finanze, si proprio direttamente con il Ministero senza intermediari e soprattutto perorando la sola nostra causa.
Se vogliamo avere delle speranze dobbiamo essere compatti e volere veramente la nostra definitiva assunzione da parte del Ministero delle Finanze, se ci confondiamo nel marasma LSU Vi affogheremo tutti dentro, solo differenziando la nostra azione potremo avere le carte in regola per il salto di qualità che cerchiamo di effettuare.
Mi dispiace sentirmi dire dal collega di Taranto Baldassarre Mangione, che stimo pur non avendo avuto il piacere di conoscerlo di persona, “ solo voi di Napoli mancate qui, riferendosi all’assemblea di Roma dell’11.02.99, siamo presenti tutti. Io in rappresentanza di 5000 lSU di cui 2500 degli UTE d’Italia”. Baldassarre non siamo 2500, siamo 1000 unità in meno e dobbiamo giocare sul nostro “esiguo” numero proprio per l’assunzione da parte del Ministero delle Finanze, pochi ma buoni, pochi ma efficienti.
Spero di sbagliarmi e che all’assemblea di Roma i punti a, b, c, d siano tutti li a portata di mano, anzi già raggiunti.
Buona Fortuna a tutti
Federico RIGHI

Federico RIGHI
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