Documento: Comunicato
Data: 11 maggio 1999
Titolo: Proposta di Interrogazione Parlamentare
Pubblicato da: Coordinamento LSU/UTE
Per l’ON. SUSINI

Appunti per una proposta di interrogazione al Parlamento.

Per ogni eventuale chiarimento in merito allo scritto rivolgersi a:
Federico RIGHI, coordinatore nazionale del Comitato L.S.U.-U.T.,
telefono 03477259980
Il documento è composto da 2 pagine.

A partire dalla metà del mese di aprile 1998 e via via sino al mese di novembre 1998, ha preso il via negli uffici Tecnici Erariali delle seguenti regioni italiane: Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto, il Progetto Interregionale Catasto Urbano.
Tale progetto attualmente in svolgimento è mirato all’accelerazione delle attività di recupero di oltre due milioni di unità immobiliari urbane, in parte minima già presenti in banca dati ma prive di rendita catastale.
Il progetto mira a raggiungere l’obiettivo attraverso una integrazione delle risorse umane disponibili negli ex Uffici Tecnici Erariali, ora Uffici del Territorio, mediante l’impiego di personale appartenente alle categorie di cui all’articolo 2 della deliberazione CCI del 20-11-96 allegata alla circolare 167/96 del MM.LL. (Lavoratori Socialmente Utili).
Per lo svolgimento del Progetto Catasto Urbano erano richiesti 2500 lavoratori da impiegare presso le sedi dei capoluoghi di provincia del Dipartimento del Territorio del MM.FF..
La categoria di L.S.U. da impegnare nel progetto, secondo la tipologia di attività da svolgere è riconducibile alla VI qualifica tecnica e richiede personale in possesso di un requisito culturale di base, costituito dal diploma di Geometra o altro ad esso equipollente, con conoscenza di base dell’uso del Personal Computer, con una anzianità nelle liste di disoccupazione di almeno 24 mesi.
A tale richiesta hanno richiesto poco meno di 1800 geometri che dopo un breve corso introduttivo hanno imparato “on the job” a classare, registrare e notificare le unità immobiliari urbane e non solo hanno, infatti, contribuito alla sistemazione degli archivi ed hanno svolto anche compiti di sportello, a contatto con il pubblico, acquisizioni docfa, pregeo, ufficio informazioni e contenzioso.
I 1800 Geometri L.S.U. in pochi mesi hanno quasi azzerato l’arretrato, tutto ciò grazie anche ai dipendenti degli Uffici del Territorio che hanno messo la loro esperienza a disposizione dei L.S.U. dimostrando di essere delle ottime guide per questi lavoratori che cercano un po’ di spazio nel mondo del lavoro. Tutto ciò è testimoniato anche dalle numerose lettere indirizzate alla Direzione Centrale del Territorio da parte di Direttori delle sedi provinciali degli Uffici del Territorio, dove si fa il punto della situazione enfatizzando i risultati raggiunti, elogiando l’apporto vitale fornito dagli L.S.U. per il raggiungimento degli obiettivi ed il notevole grado di integrazione che hanno raggiunto con i dipendenti del MM.FF..
Inoltre in un incontro avutosi il 20-05-99, presso il MM.FF., in occasione dello sciopero nazionale degli L.S.U.-U.T., tra il Direttore Generale dell’Ufficio del Territorio nonché Direttore Generale del Personale Dott. Giuseppe Favale, con una delegazione composta dal Comitato Nazionale L.S.U.-U.T. e dal Sindacato RDB-CUB, rispettivamente formate dai Sig. L.S.U. Federico Righi, coordinatore nazionale del Comitato L.S.U.-U.T., Giacomo Manzo (U.T. Napoli), Marco Cavicchia (U.T. Roma), Giovanni Di Pisa (U.T. Palermo), Giovanni Stufano (U.T. Bari), Bruno Seghene (U.T. Sassari), e per l’RDB-CUB il segretario Nazionale Luigi Marinelli, si è discusso e chiariti i seguenti fatti:
a) il Dott. Favale conferma un’effettiva carenza di geometri per la sesta qualifica tecnica negli Uffici del Territorio, ciò è comprovato anche nella proposta di riforma della amministrazione finanziaria del novembre 1998, nella quale si evidenzia che i geometri negli U.T. sono appena 1200 e che nel passaggio delle competenze dell’anagrafe immobiliare ai comuni sarà impossibile ripartirli sugli oltre 8000 comuni italiani;
b) sul futuro del Progetto Catasto Urbano il Dott. Favale si è proposto a garantire da subito il prolungamento del progetto sino al 31-12-99 così come dettato nelle “disposizioni in materia di occupazione e previdenza” nel collegato alla Finanziaria 1999, art. 45 punto 6. Inoltre il Dott. Favale ha annunciato che è attualmente allo studio, insieme alla Italia Lavoro S.p.A., un progetto per la trasformazione dei 1800 L.S.U. in L.P.U. (lavoratori di pubblica utilità). Questo progetto prevede l’utilizzo delle suddette forze lavorative per un periodo di tre-cinque anni. Ma la delegazione L.S.U. ha però evidenziato che la trasformazione in L.P.U. avrebbe definitivamente allontanato i 1800 L.S.U. dal MM.FF. in quanto un progetto L.P.U. prevede alla base un’idea di impresa con il trasferimento di solo il 30% dei 1800 L.S.U. in una Società Mista. Dunque la delegazione esposte queste ragioni ha proposto di prorogare il progetto L.S.U. per 6 + 6 mesi a tutto il 2000, in quanto il Sottosegretario al Lavoro Morese, con delega ai LSU, in accordo con il Governo apporti quelle sostanziali e necessarie modifiche al decreto Legislativo 1-12-97 n° 468. Il Dott. Favale ha detto di essere disponibile nel prorogare nei termini suddetti il progetto catasto urbano e inoltre si è augurato che maturino condizioni legislative che mettano il MM.FF. in condizione di poter assumere al più presto i 1800 geometri L.S.U. negli Uffici del Territorio.

Napoli 24 maggio 1999
Federico RIGHI
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