COMUNICATO STAMPA
Commento del ministro Visco sulla riforma dellamministrazione finanziaria
"L'avvio operativo dell'iter necessario per la riforma dell'Amministrazione Finanziaria segna un importante passo avanti per dare al fisco italiano un assetto trasparente, efficiente e moderno, capace di rispondere alle esigenze dei contribuenti e di combattere efficacernente i fenomeni di evasione".
Lo ha detto il ministro delle Finanze Vincenzo Visco, commentando 1approvazione in prima lettura, da parte del Consiglio dei ministri, delle misure di riforma dei ministeri fra cui sono comprese quelle che riguardano il ministero delle Finanze.
"La possibilità di svolgere le attività operative proprie del fisco secondo criteri aziendali moderni, capaci di promuovere l'efficienza, di verificare l'attività di gestione, di controllare adeguatamente i risultati conseguiti, stimolando le professionalità e premiando adeguatamente i meritevoli, - ha detto ancora Visco - consentirà finalmente di adeguare il funzionamento del sistema fiscale italiano a quello degli altri Paesi più avanzati e di instaurare un rapporto di maggiore fiducia con i cittadini e di più qualificata aderenza ai compiti istituzionali ai quali deve assolvere".
Il ministro delle Finanze ha così concluso: "Credo che i vantaggi di questa riforma - grazie alla quale diventa possibile l'unificazione dei ministeri delle Finanze e del Tesoro, dando luogo ad un unico centro decisionale per la politica economica del Paese - siano importanti per tutti: prima di tutto per lo Stato, che disporrà di uno strumento più adeguato per promuovere le sue entrate, per i cittadini che otterranno dal fisco maggiore efficienza e maggior trasparenza, e per gli stessi dipendenti dell'Amministrazione, che vedranno valorizzata e promossa la loro professionalità e il loro impegno nello svolgimento del loro lavoro. Per questo importante passaggio voglio ringraziare il parlamento, il governo, i sindacati, nonché gli esperti del Fondo Monetario Internazionale, che con grande convinzione hanno permesso al progetto di Riforma di diventare realtà operativa".
Per illustrare i contenuti della Riforma dell'Amministrazione Finanziaria, il ministro delle Finanze terrà una conferenza stampa nel corso della prossima settimana.
L'ASSETTO DELLE NUOVE FINANZE
Il Ministero delle Finanze verrà trasformato, entro 18 mesi dalla data dell'entrata in vigore del decreto legislativo, in un organismo istituzionale di indirizzo politico e di controllo. Le funzioni gestionali e di servizio verranno affidate a quattro nuove Agenzie che assorbiranno personale e strutture degli attuali dipartimenti ma opereranno con criteri di managerialità e autonomia.
Obiettivi della riforma
Ammodernare la macchina fiscale, accompagnando la riforma del sistema tributario con importanti modifiche delle strutture.
Dare slancio e trasparenza alla gestione del prelievo fiscale, attribuendo alle Agenzie autonomia, capacità manageriale e missioni specifiche dirette ad assistere i cittadini negli adempimenti spontanei, oltre che a contrastare l'evasione.
Aprire alle esigenze del federalismo fiscale e all'integrazione europea attraverso strutture tecniche indipendenti di cui anche l'Unione europea e il sistema dell'autonomia potranno scegliere di servirsi.
Raccordare in un sistema efficiente ed equilibrato indirizzo e vigilanza nell'attuazione delle politiche fiscali e autonomia gestionali.
Funzioni del nuovo ministero
a) Predisposizione degli atti normativi, di programmazione e di indirizzo sulle politiche fiscali e analisi, indagini e studi e sulla loro attuazione e sull'andamento del settore tributario.
Comunicazione istituzionale con i contribuenti e con l'opinione pubblica per favorire la corretta applicazione della legislatura tributaria.
b) Indirizzo, controllo sui risultati di gestione delle Agenzie fiscali: coordinamento e vigilanza sugli altri enti o organi che operano nel settore fiscale.
Coordinamento del sistema informativo della fiscalità.
Funzioni delle Agenzie fiscali
I nuovi organismi hanno personalità giuridica di diritto pubblico con ampia autonomia di gestione sul piano organizzativo, regolamentare, di bilancio e contabile e del personale dipendente .
Rapporti fra Ministero e Agenzie Fiscali
Il rapporto tra ministero e Agenzie è regolato da apposite convenzioni che comportano un sistema di controlli diretti a
verificare il raggiungimento dei risultati passati;
monitorare con continuità l'andamento della gestione per fornire al ministero i dati necessari;
vigilare sulla trasparenza l'imparzialità e la correttezza nell'applicazione delle norme, da parte delle Agenzie, a tutela dei contribuenti.
Gli atti di gestione delle Agenzie non sono sottoposte a controllo preventivo del ministero.
Ogni agenzia è diretta da un presidente con funzioni di direzione generale e da un consiglio di amministrazione composto da sei membri, (otto per il Territorio), designati dal Consiglio dei ministri e su proposta del Ministro delle Finanze. Gli incarichi hanno durata massima di 5 anni.
Le Agenzie sono finanziate dai trasferimenti a carico dello Stato, per gli oneri di gestione, le spese di investimento e la quota incentivante commisurata ai risultati. Altre entrate possono derivare dai servizi prestati a soggetti pubblici e privati.
Il rapporto di lavoro dei dipendenti è disciplinato da un contratto specifico nell'ambito della Funzione pubblica. Ciascuna Agenzia definirà la contrattazione integrativa aziendale di secondo livello.
Le nuove Agenzie sono quattro: Entrate, Dogane, Territorio e Demanio.
Entrate
Servizi di amministrazione, riscossione e di contenzioso per i tributi diretti, l'Iva e per tutte le imposte, diritti o entrate dello Stato non attribuiti ad altri enti o agenzie. La sua missione è quella di assicurare il massimo livello di adempimento degli obblighi fiscali, sia attraverso l'assistenza ai contribuenti sia con il contrasto all'evasione fiscale.
Dogane
Servizi di amministrazione, riscossione e contenzioso dei diritti doganali e della fiscalità interna negli scambi internazionali e delle accise sulla produzione e sui consumi, in stretto collegamento con lUnione europea. Gestisce i laboratori doganali di analisi e può offrirne sul mercato le prestazioni.
Territorio
Servizi catastali, geotopocartografici e delle conservatorie dei registri immobiliari. L'agenzia agirà in stretta collaborazione con gli enti locali e avrà il compito di costituire l'anagrafe dei beni immobiliari sul territorio nazionale, integrando i sistemi informativi catastali e delle conservatorie.
Il nuovo organismo potrà stipulare apposte convenzioni con comuni o associazioni di enti locali a livello provinciale per i servizi catastali.
Il suo consiglio di amministrazione è composto da otto membri, tre dei quali nominati dalla Conferenza Stato-città e autonomia locali.
Demanio
All'Agenzia è attribuita l'amministrazione e la manutenzione dei beni immobiliari dello Stato, con il compito di valorizzarne l'utilizzo, di gestire con criteri imprenditoriali e di mercato i programmi di vendita e di impiego, di sviluppare il sistema informativo sul beni del demanio e del patrimonio, provvedendo anche a nuove acquisizioni sul mercato.
L'Agenzia gestisce i servizi estimativi attualmente svolti dagli uffici del Territorio che può offrire direttamente sul mercato e può stipulare convenzioni con enti locali e pubblici per la gestione di beni immobiliari.
Roma, 5 giugno 1999