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ventiquattro aprile 2001
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Chi monta e smonta non perde mai tempo.... Forse!
Il contratto una storia infinita.
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Abbiamo finalmente ottenuto un contratto di 12 mesi, e Dio solo sa quanto lavoro, quanto impegno e sopratutto quanti sacrifici ci sono voluti per giungervici.
Adesso che ce lo fanno, saltano fuori tante beghe e misteri e sopratutto, anche se tutti noi siamo abbacinati dalla felicità radiosa che molti hanno sprigionato per questo contratto, l'amaro in bocca a qualcuno resta. Purtroppo si l'amaro in bocca. perché forse ci si aspettava di più o quantomeno non ci rendiamo ancora conto di cosa effettivamente ci aspettavamo. A qualcuno, come a qualche mio amico, verrebbe in mente che è come sparare sulla croce rossa, ma secondo voi è proprio così?
Provo a spiegarmi meglio. Esisteva un tempo la volontà di inviarci in un consorzio privato, noi abbiamo lottato e lo abbiamo sconfitto? Esisteva un tempo il pensiero che ci voleva tutti inutili e fannulloni, ma chi ci credeva? Certo è che quì non abbiamo nessuna intenzione di essere disfattisti, perché quello che abbiamo raggiunto è un importante scalino, quello che sta alla base della scala posta ai piedi del contratto a tempo indeterminato. La scala è tra le più irte che esistano in circolazione.
Dunque, invece di angustiarvi, preferirei essere più autocelebrativo che altro ma la volontà di proseguire sino in fondo la battaglia della stabilizzazione, la determinazione a conseguire questo importante traguardo per tutti e con tutti, mi impone, rigore, serietà, freddezza. Cosa che non ci è mancata sino ad oggi. E dunque quando si parla di gruppo e di compattezza, questi non sono solo ideali e valori, ma grandi strategie da mettere in atto. Anche da subito.
Grazie al web abbiamo avuto grandi facilitazioni, solo quelle economiche, per di più già previste, ci sono mancate. Tutto sommato abbiamo avuto le risposte che ci aspettavamo, dal nord al sud ognuno ha fatto la sua parte, così come avevamo previsto. Credo che quanto è stato fatto sia stato fatto sempre nel giusto, e per quanti volessero erigersi, o si sono eretti, censori della forza che si autodeterminava sul campo, alla fine hanno capitolato. La voglia di censura (voglia che comunque si è manifestata molto spesso a livello locale ad opera di qualche rappresantante sindacale dalle corte vedute e dalla poca intelligenza, vedi la mia esperienza personale) ogni qual volta han cercato di regolarizzare ed appiattire l'informazione che veniva data sia sul web che con altri mezzi, giungendo spesso a minacce personali, sono sempre stati spinti dall'invidia personale e dalla necessità di portare a casa, oltre alla pagnotta, qualche altra cosa, magari ....
Quest'intervento di oggi sembra nato come una normalissima polemica sugli ingiusti ed inadeguati successivi "feedback" e adeguamenti apportati al nostro contratto e finisce per diventare un tutto compreso con le nostre lagnanze di oggi, di ieri e di.... Domani.
A volte si finisce con l'allontanarsi da un sindacato, nel quale non si è mai stati iscritti e del quale non ve né siete mai sentiti parte, ma nel quale avete lavorato con grande impegno, comunque, per l'obiettivo comune. E questo abbandono è solo per amore della lotta sindacale e dell'attaccamento ai reali principi della difesa del posto di lavoro, e sopratutto per la causa comune.
Bene, il neofito lettore di questo sito (se esiste) potrebbe pensare ad un vaneggiamento, ma noi non abbiamo mai vaneggiato, forse nemmeno nei sogni. Chi ha seguito, anche tramite queste pagine elettroniche, tutta la storia delle varie versioni del contratto sa benissimo dove ho intenzione di andare a parare. Le nostre Eminenti menti potevano scrivere, sin dall'inizio, quello che ai LSU ed alle OO.SS. poteva stare bene nel contratto, mica ci voleva la zingara per indoinare le frasette tipo "anche rinnovabile" che ci piacevano e quelle che ci facevano storcere il naso? Invece no, ci hanno letteralmente buggerato, per poi fare firmare la versione che più piaceva a loro. Bastava aggiungere due righe di quà e magari toglierne una di lì, ed il contratto sarebbe stato pressocché accettabile. Con questo non voglio, e non mi permetterei mai di dire che il contratto non è buono. Ma certo potevano sprecarsi.
Ma nella fretta, nel loro pensiero, di darci la fregatura, hanno commesso svariati errori. E dopo che già molti in Italia hanno firmato il contratto, il 20 aprile 2001, ma per la cronaca il messaggio è stato letto solo il 23 aprile 2001, alla Direzione Centrale si sono accorti che il certificato medico di sana e robusta costituzione è stato modificato dalla stessa legge che ci consente oggi di avere un contratto con l'agenzia del Territorio, la 388/00. Si avete capito è cambiata la richiesta del certificato di sana e robusta costituzione, ora non è obbligatorio l'accertamento sierologico della lue. Per non parlare del codice di comportamento degli impiegati che pure è cambiato, e solo venerdì se nè sono accorti, questo era al punto E.
Ma del punto E una cosa ci ha letteralmente lasciati senza parole ed é:
come mai tra le tante e successive modifiche del CCNL proprio l'ultima è stata omessa? Ovvero quella del 31.01.01? Da una lettera del nostro contratto sembrerebbe che sia stata inserita nelle cifre indicate all'inizio, ma a noi sembre che l'incremento mensile non sia contemplato.
Dimenticavo, noi abbiamo dalla nostra il padre degli amministrativisti italiani.
Ma questa è un'altra storia.
Buona RI-FIRMA a tutti, come si dice chi fà e disfa non perde mai tempo......
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FIRMA CONTRO LA CENSURA
E' in agguato un grave pericolo per la società civile, vogliono mettere il bavaglio all'informazione libera e non controllata, lasciando tale prerogativa solo a chi sta negli schemi, omologato ad un codice statutario e che scrive solo ciò che al padrone fa piacere che venga scritto.
Noi e migliaia di altri siti, insieme a già oltre 30.000 uomini e donne, liberi, siamo firmatari di una petizione avviata da Punto Informatico, che si impegna a presentare al nuovo Parlamento, che emergerà dalle elezioni politiche del 13 maggio, il seguente documento, comprensivo di tutte le firme che giungeranno fino al momento della presentazione e le adesioni dei siti Web.
PETIZIONE CONTRO LA NUOVA LEGGE SULL'EDITORIA (62/2001)
La Rete e il Web rappresentano due strumenti di diffusione del pensiero e dell'informazione del tutto innovativi e questa legge anziché agevolarne lo sviluppo impone obblighi e registrazioni del tutto incompatibili con la natura tecnica e libertaria della comunicazione elettronica.
Per rimuovere questa incombente censura, per impedire che venga trasferito sulla Rete il controllo della corporazione dei giornalisti e degli editori, per garantire oggi e sempre la libera circolazione delle opinioni e delle informazioni sulla rete Internet, io sottoscritto chiedo che la nuova legge sull'editoria, n. 62 del 7 marzo 2001, in particolare i commi 1 e 3 dell'art. 1, venga abrogata da questo Parlamento in quanto legge censoria del diritto di parola e di stampa.
Diffondete tra tutti i vostri conoscenti, parenti ed amici e sopratutto recatevi al seguente indirizzo e firmate la petizione.
http://punto-informatico.it/petizione.asp
Federico RIGHI
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