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primo maggio 2001



Il primo maggio: la nostra festa


Chiti e Giulietti, legislatori olistici?Il 1 Maggio nasce come momento di lotta internazionale di tutti i lavoratori, senza barriere geografiche, né tanto meno sociali, per affermare i propri diritti, per raggiungere obiettivi, per migliorare la propria condizione. "Otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire" fu la parola d'ordine, coniata in Australia nel 1855, e condivisa da gran parte del movimento sindacale organizzato del primo Novecento. Si aprì così la strada a rivendicazioni generali e alla ricerca di un giorno, il primo Maggio, appunto, in cui tutti i lavoratori potessero incontrarsi per esercitare una forma di lotta e per affermare la propria autonomia e indipendenza. La storia del primo Maggio rappresenta, oggi, il segno delle trasformazioni che hanno caratterizzato i flussi politici e sociali all'interno del movimento operaio dalla fine del secolo scorso in poi.
Dal congresso dell'Associazione internazionale dei lavoratori riunito a Ginevra nel settembre 1866, scaturì una proposta concreta: "otto ore come limite legale dell'attività lavorativa". A sviluppare un grande movimento di lotta sulla questione delle otto ore furono soprattutto le organizzazioni dei lavoratori statunitensi. Lo Stato dell'Illinois, nel 1866, approvò una legge che introduceva la giornata lavorativa di otto ore, ma con limitazioni
tali da impedirne l'estesa ed effettiva applicazione. L'entrata in vigore della legge era stata fissata per il 1 Maggio 1867 e per quel giorno venne organizzata a Chicago una grande manifestazione. Chiti e Giulietti, legislatori olistici? Diecimila lavoratori diedero vita al più grande corteo mai visto per le strade della città americana. Nell'ottobre del 1884 la Federation of Organized Trades and Labour Unions indicò nel 1 Maggio 1886 la data limite, a partire dalla quale gli operai americani si sarebbero rifiutati di lavorare più di otto ore al giorno.
Il 1 Maggio 1886 cadeva di sabato, allora giornata lavorativa, ma in dodicimila fabbriche degli Stati Uniti 400 mila lavoratori incrociarono le braccia. Nella sola Chicago scioperarono e parteciparono al grande corteo in 80 mila. Tutto si svolse pacificamente, ma nei giorni successivi scioperi e manifestazioni proseguirono e nelle principali città industriali americane la tensione si fece sempre più acuta. Il lunedì la polizia fece fuoco contro i dimostranti radunati davanti ad una fabbrica per protestare contro i licenziamenti, provocando quattro morti. Per protesta fu indetta una manifestazione per il giorno dopo, durante la quale, mentre la polizia si avvicinava al palco degli oratori per interrompere il comizio, fu lanciata una
Chiti e Giulietti, legislatori olistici?bomba. I poliziotti aprirono il fuoco sulla folla. Alla fine si contarono otto morti e numerosi feriti. Il giorno dopo a Milwaukee la polizia sparò contro i manifestanti (operai polacchi) provocando nove vittime. Una feroce ondata repressiva si abbatté contro le organizzazioni sindacali e politiche dei lavoratori, le cui sedi furono devastate e chiuse e i cui dirigenti vennero arrestati. Per i fatti di Chicago furono condannati a morte otto noti esponenti anarchici malgrado non ci fossero prove della loro partecipazione all'attentato. Due di loro ebbero la pena commutata in ergastolo, uno venne trovato morto in cella, gli altri quattro furono impiccati in carcere l'11 novembre 1887. Il ricordo dei "martiri di Chicago" era diventato simbolo di lotta per le otto ore e riviveva nella giornata ad essa dedicata: il 1 Maggio.



Chiti e Giulietti, legislatori olistici?Oggi primo maggio 2001, ricorre la festa dei Lavoratori.

Oggi primo maggio 2001, è la festa di tutti gli ex LSU del catasto d’Italia.

Oggi primo maggio 2001, è la vigilia del primo giorno di lavoro, non a nero, di tutti gli ex LSU del catasto d’Italia.

Oggi primo maggio 2001, tutti i contrattisti dell’Agenzia del Territorio finalmente dopo anni e anni di “disagi e sfruttamenti”, possono finalmente festeggiare “la festa del lavoro”.

…e dissero:
il contratto ai lsu?
Una idea impossibile.
Qualcuno rispose, “forse!”
Ma qualcuno ci credette. Ebbene la fecero!


Colleghi amatissimi, oggi riunitevi con i vostri familiari e con chi vi vuole bene, festeggiate e brindate, abbiatene a sazietà, perché è il momento per fare ciò, ma domani ricordatevi sempre, che il nostro destino si compie nei luoghi dove, all’ombra dei bastioni, “tuona il cannone”.

E sopratutto ricordatevi che il 2 maggio 2001 mancheranno all'appello dalla tabella di marcia, per la nostra definitiva stabilizzazione, già 2 giorni.
Diamoci da fare .

Godetevi questa festa meritata.
Un caloroso abbraccio

Marco Cavicchia


Federico Righi

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