Altri atti parlamentari: ma vanno nel verso giusto?
Mercoledì 24 luglio 2002, nell'ambito dell'esame legislativo del disegno di legge 1562, per la conversione in legge del decreto legge 108 è stata affrontata anche la questione della nostra stabilizzazione. Infatti era presente alla Commissione Lavoro del Senato della Repubblica una risoluzione all'ordine del giorno dei Senatori: Pizzinato, Battafarano, Di Siena e Muzio. Ordine del giorno definitivamente approvato ma prima "opportunamente" modificata, durante l'iter parlamentare, da un intervento dell'On. Viespoli.
E' importante che della nostra questione, la stabilizzazione dei LTD ex LSU dell'agenzia del territorio, si parli sempre e sopratutto ci siano interventi legislativi. Quando si discute, spesso, di un problema, probabilmente l'obiettivo è quello di risolverlo effettivamente, dunque che si parli della nostra questione in sedi autorevoli come quelle del Parlamento e del Senato della Repubblica, ma che tali interventi siano tutti mirati a favorire la nostra stabilizzazione esclusivamente nell'agenzia del territorio.
Non è possibile chiedere la nostra stabilizzazione in maniera differenziata, poco controllabile, così avviene nell'OdG. 0/1562/5/11 dei suddetti Senatori, poi approvato in seguito alla discussione. Senatori che ringraziamo comunque per il loro importante intervento in nostro favore. Riteniamo che sia necessario, nel chiedere interventi in nostro favore, tenere ben presente quello che è lo scenario attuale, ovvero l'orizzonte che si sta delineando per l'agenzia del territorio, sopratutto per quanto riguarda il decentramento.
Proposta di legge della maggioranza: Il catasto punta al vecchio regime.
Articolo tratto da pagina 32 del 27/07/2002, di Stanislao Labate
Delega al governo in in materia di riordino catastale, gestione da parte delIAgenzia del territorio ed eventuale decentramento solo in ambito provinciale. Queste le principali novità prospettate da un disegno di legge diniziativa di 60 senatori (A.S. 1327) della maggioranza, presentato l11 luglio scorso.
Delega ai Comuni. Con il dlgs 112/98 sono state conferite ai comuni funzioni relative alla conservazione, utilizzazione e aggiornamerito degli atti del catasto. I dpcm 19/12/2000 e 21/03/2001 hanno definito i criteri di ripartizione delle risorse individuate per lesercizio delle suddette funzioni e Ia deterninazione del pesonale necessario da trasferire agli enti locali. Secondo i proponenti il ddI, le motivazioni che avevano spinto all'emanazione del dlgs. 112/98 e in particolare ciò che viene indicato all'art. 66, comma 1 (conferimerito ai comuni di funzioni catastali), sono venute meno.
Infatti Con il nuovo sistema di interscambio territoriale è possibile consultare on-Iine (previo pagamento dei normali diritti di visura) le banche dati catastali.
Difficoltà del passaggio. Considerato che le procedure di passaggio delle funzioni ai comuni dovranno essere completate entro il 26/02/2004 e che sussistono molteplici difficoltà nell'individuazione e definizione dei poli Catastali, per evitare un inutile
spreco di risorse che la conservazione del materiale cartaceo e la formazione specialistica del personale comporterebbero, i proponenti ritengono opportuno riconsiderare la normativa citata, affinché i comuni non abbiano l'obbligo delle funzioni di cui all'art.66, comma 1, lett. A.
Ritorno allAgenzia del Territorio. Il ddl conferisce una delega al governo per riordinare la materia, secondo principi e criteri che si possono così sintetizzare:
l'esercizio delle funzioni catastali è affidato allagenzia del territorio e il decentramento è limitato al solo ambito provinciale;
individuazione delle risorse per lorganizzazione degli uffici centrali e provinciali;
potenziamento del Sistema informatico per favorire un interscambio di informazioni aggiornate tra le banche dati centrali e degli enti locali al fine di rafforzare il servizio agli utenti.
COMMENTO:
L'articolo su esposto, apparso su Italia Oggi del 27/07/2002, ci sembra il più concreto ed il più in linea con il tempo che viviamo. L'attuale orientamento a cui si volge il processo di decentramento del Catasto ai Comuni è In una generalizzata situazione di confusione. Riteniamo giusto intendere che tale stato confusionale sia esteso a tutti gli attori, istituzionali e non, presenti sulla scena del decentramento.
Le gravi incertezze che tutti hanno, sono avvalorate dal fatto che solo poco meno del 37% dei Comuni italiani, hanno risposto all'interpello dell'agenzia del territorio.
Per la fine mese d'aprile 2002, le poche risposte che sono giunte, hanno portato più dubbi che certezze.
Tutti, o quasi, i dipendenti dell'Agenzia del Territorio, sono in fibrillazione per la mobilità che seguirà i DPCM dispositivi per l'avvio dell'effettivo trasferimento di competenze ai comuni.
Ma i dubbi sono anche nutriti dalla paura della possibile perdita d'identità professionale che i lavoratori dell'agenzia subiranno nel trasferimento agli Enti Locali o alle cooeperative e società che gestiranno il catasto per i Comuni.
Inoltre le non poche fondate certezze su possibili diseconomie di scala che verrebbero a determinarsi nell'aprire tanti piccoli catasti e catastini, con i dipendenti costretti a spostarsi nelle province sino al luogo più lontano, in nome di una burocrazia sempre più semplice ed alla portata del cittadino, certamente non giovano al decentramento inteso dal DLgs. 112/98 e seguenti.
Ecco perché nascono disegni di legge volti a razionalizzare la materia catastale, come l'A.S. 1327, per intenderci quello presentato dall'Onorevole Magnalbò ed 60 altri senatori della maggioranza di Governo, prendono corpo. Disegni di legge ispirati sicuramente dai dubbi e dalle paure di cui sopra, che vedono più realistico un decentramento in nome del SISTER, piuttosto che della deportazione coatta verso i poli ed i comuni lontani.
Ed è dunque in quest'ottica e solo in essa, che è necessario intervenire e muoversi in favore della stabilizzazione degli ex lavoratori socialmente utili del ministero delle finanze (catasto), oggi lavoratori a contratto a termine con l'agenzia del territorio, e non promuovere soluzioni di parte, volte alla continuazione di un pensiero obsoleto, appagatore solo di una parte politica, tra l'altro nemmeno di Governo.
Vedi il disegno di legge n. 1562, di conversione del decreto-legge n. 108, approvato il 24/07/2002 che prevedeva: ... ed individuare, eventualmente già nella legge finanziaria per il 2003, una soluzione volta a stabilizzare la situazione contrattuale degli ex lavoratori socialmente utili impegnati nei progetti di aggiornamento dei catasti, assicurando la copertura dei posti vacanti presso gli enti locali ai quali saranno trasferite le funzioni catastali già attribuite allAgenzia del territorio (ai sensi dellarticolo 66 del decreto legislativo n. 112 del 1998), sia attraverso la stipulazione di contratti a tempo indeterminato con i lavoratori su indicati, sia mediante il ricorso alleffettuazione di concorsi regionali,...
Un simile provvedimento, dagli intenti sicuramente nobili, la nostra stabilizzazione, non fa altro che spezzettarci, differenziarci, trasformandoci, tutti o comunque una parte di noi, in lavoratori pubblici, privati o addirittura nuovamente in disoccupati, a seconda della soluzione di stabilizzazione, appunto diversificata. Si verrebbe stabilizzati chi in società miste, chi nei consorzi, chi al comune e qualcun altro ancora all'agenzia, ma non vi è dubbio che qualcuno torni a casa senza lavoro.
Stabilizzare diversamente, regione per regione i LTD non da alcuna garanzia di lavoro per tutti.
Dunque meno male c'è stato l'intervento nella discussione conclusiva, che si è svolta in Assemblea nella Seduta n° 221 di Mercoledì 24 luglio 2002, (clicca quì) sulla conversione in Legge del D.L. 108/02 e sull'Ordine del Giorno in esame del Sottosegretario On. Viespoli, che ha proposto ai presentatori dell'O.d.G., i Senatori: Pizzinato, Battafarano, Di Siena e Muzio la seguente importante modifica, sostituendo la frase quì di seguito riportata a quella, in grassetto, più sopra riportata: ad attuare un tavolo di concertazione con le regioni e gli enti locali, al fine di monitorare le specificità territoriali ed individuare le possibili soluzioni, eventualmente già con la legge finanziaria per il 2003, la quale seppur ricorrendo ad una preventiva concertazione con le regioni, allontana lo spettro della diversa sistemazione, e consente al Governo di assumere l'impegno ad attuare ad individuare le possibili soluzioni, eventualmente già con la legge finanziaria per il 2003.
CONCLUSIONI:
E' necessario dare il più ampio risalto all'A.S. 1327, che opportunamente emendato, consentirebbe la stabilizzazione di tutti noi nell'agenzia del territorio.
E non inspirare soluzioni che portrebbero alla stabilizzazione solo di una parte di tutti noi.
Ordine del Giorno presentato dai Senatori: Pizzinato, Battafarano, Di Siena e Muzio e modificato dall'On. Viespoli, discusso il 24/07/2002 in sede di esame del disegno di legge 1562, di conversione del decreto legge 108. Approvato.
Il Senato, esaminato il disegno di legge n. 1562, di conversione del decreto-legge n. 108, considerata la situazione degli oltre 1600 ex lavoratori socialmente utili impiegati dallottobre 1998 presso il Ministero delle finanze Dipartimento del territorio Uffici del territorio (dal 1º gennaio 2001, presso lAgenzia del territorio) nellambito del Progetto catasto urbano, poi denominato Progetto catasto, finalizzato al recupero dellarretrato catastale;
considerato che i predetti lavoratori sono attualmente impegnati con un rapporto di lavoro a tempo determinato, della durata di un anno e rinnovabile, in mansioni finalizzate alla costituzione dellAnagrafe dei beni immobiliari;
considerato che larticolo 9 della legge finanziaria 2002 ha prorogato fino al 31 dicembre 2002 i predetti contratti a tempo determinato stipulati ai sensi dellarticolo 78 della legge finanziaria 2001;
considerata lelevata professionalità acquisita dai lavoratori impegnati da quattro anni in unattività che ha contribuito in modo sostanziale e determinante a recuperare lannoso arretrato catastale, contribuendo quindi ad un notevole recupero di gettito fiscale,
impegna il Governo:
ad attuare un tavolo di concertazione con le regioni e gli enti locali, al fine di monitorare le specificità territoriali ed individuare le possibili soluzioni, eventualmente già con la legge finanziaria per il 2003
Tale OdG. è stato accolto dal Governo con le parole evidenziate che sostituiscono le altre: " ed individuare, eventualmente già nella legge finanziaria per il 2003, una soluzione volta a stabilizzare la situazione contrattuale degli ex lavoratori socialmente utili impegnati nei progetti di aggiornamento dei catasti, assicurando la copertura dei posti vacanti presso gli enti locali ai quali saranno trasferite le funzioni catastali già attribuite allAgenzia del territorio (ai sensi dellarticolo 66 del decreto legislativo n. 112 del 1998), sia attraverso la stipulazione di contratti a tempo indeterminato con i lavoratori su indicati, sia mediante il ricorso alleffettuazione di concorsi regionali, ferma restando lopportunità di agevolare il collocamento a riposo anticipato per i lavoratori che presentino idonei requisiti anagrafici, al fine di offrire ulteriori possibilità occupazionali ai giovani disoccupati e agli stessi lavoratori socialmente utili"
Cordiali saluti