www.ctlsu.it/archivio/07_2003/26.07.2003.html


sabato 26 luglio 2003




Resoconto dell'Assemblea Nazionale.

Siamo riusciti, finalmente e con non poca fatica, dato il forte caldo che attanaglia l'Italia, a mettere insieme tutti i pezzi dell'assemblea: fatti, pensieri, appunti, documento finale e foto. Come avrete saputo e come vedrete dalle foto, la nostra assemblea è stata partecipatissima. Sono stati tanti i colleghi delegati all'assemblea che vi hanno preso parte e in molti sono intervenuti, apportando significativi contributi, che hanno contribuito alla stesura dell'importante documento finale, già inviato a tutti gli Uffici ed alle autorità politiche e sindacali.






Caro Ministro Tremonti, una volta tanto posa la calcolatrice e guarda
la foto di questo L.T.D. dell'agenzia del territorio insieme al figlio.
Sta guardando fuori dalla finestra, nella speranza di scorgere un futuro,
per se e per suo figlio; lo vedranno?
Questo le deciderà lei Signor Ministro!






Resoconto Sommario dell'assemblea, a cura del collega Pattaccini:
Napoli, 19 luglio 2003

(
Per vedere le foto dell'Assemblea, clicca quì)

DALL’INTERVENTO DI RIGHI (U.P. NAPOLI): s’invita l’assemblea ad eleggere un moderatore che sieda al tavolo, mentre tutti i colleghi siedono in platea con l’invito ad intervenire nel dibattito.
Il motivo dell’Assemblea è la STABILIZZAZIONE nei ruoli dell’Agenzia.
S’informa che ad un certo punto un gruppo di colleghi si staccherà per redigere un documento che comprenda i fatti emersi.
L’Agenzia a fronte di un basso investimento in denaro ottiene un prodotto di qualità, lo testimonia il notevole introito pervenuto nelle casse dello Stato in seguito al recupero dell’arretrato; anche i Dirigenti locali hanno le loro colpe: vedi la mancanza di computer! Per quanto concerne le organizzazioni sindacali (OO.SS.) si ricorda che gli scioperi rivolti alla nostra problematica sono stati indetti dal nostro Coordinamento e non da loro. Non condanniamo il loro operato anche se quest’Assemblea è stata un po’ osteggiata dalle OO.SS., siamo certi che da questa Assemblea uscirà un documento base “di partenza” per l’Assemblea di Settembre convocata da loro. Con questa Assemblea recuperiamo tempo, due mesi prima, avranno così materia per discutere direttamente sulla volontà dei LL.t.d.; deve servire da sprono alle OO.SS.
Si comunica l’elevato numero di deleghe ricevute in questa occasione e si sottolinea l’importanza della reale presenza alla discussione piuttosto che demandare ad altri.
DALL’INTERVENTO DI DI DONATO (U.P. SALERNO): in totale dissenso con l’operato delle OO.SS. propone di azzerare le tessere e bloccare la produzione. Nell’intervento emerge che negli U.P. i LL.t.d. hanno gli stessi problemi.
DALL’INTERVENTO DI DI VAIO (UIL PA – Agenzia Territorio): denuncia l’assenza, al tavolo dei relatori, dei politici. A questo punto ci vuole qualche marcia in più, il sindacato non ha solo il problema degli LL.t.d., ad esempio c’è il contratto nazionale da rinnovare; si ricorda che le proroghe ottenute lo siano state tramite il sindacato. Il Governo è latitante su questo argomento e lo testimonia l’assenza dei politici a questo tavolo. Comunque la UIL va avanti, e si dice anch’egli preoccupato della situazione, ma il sindacato nella sua interezza va avanti! Ha sollecitato di fare l’Assemblea prima del DPEF, quindi contattare i politici perché intervengano sul DPEF; in buona sostanza occorre agire col “padrone”.
Il suo pensiero in merito alla stabilizzazione: si deve cercare un percorso con un inizio ed una fine, quindi fissare dei termini certi/esatti anche di uno o due anni, però avere la certezza della stabilizzazione. Chiedere la stabilizzazione con un processo evolutivo ed avere un documento con l’apertura e la chiusura certe della questione.
Si rammenta che il sindacato ha operato per le conquiste, dato certezze e difeso; l’attuale Governo deve dare certezze. Il nostro avversario è questo Governo! Loro possono e devono chiudere la vertenza. In fine si rinnova l’invito a contattare i politici dell’attuale maggioranza, soprattutto nei loro bacini elettorali: Palermo e Napoli.
DALL’INTERVENTO DI RIGHI (U.P. NAPOLI): in questi anni abbiamo visto numerose esternalizzazioni, trattasi di una logica comune nella trasformazione degli Enti. Si esternalizzano le competenze perché ci sono lobbyes che girano attorno a questo o a quel Governo; vediamo che il Demanio è già passato! Il Territorio deve rimanere NON economico. A breve verrà emanato il DPCM per passare 4000 dipendenti del Territorio ai Comuni, allora l’Ag. non avendo personale a sufficienza dovrà esternalizzare le competenze! Vogliamo essere lavoratori dello Stato non del privato.
Si comunica ch’è presente Umberto Pugliese – CGIL.
Per far valere la nostra stabilizzazione dobbiamo ricordare quanto gli LL.t.d. sono stati parte integrante del recupero dell’evasione fiscale. Lo testimonia anche un articolo apparso sul giornale: “007 a tempo determinato per scovare gli evasori”.
Allora la mancanza d’introiti è bloccata dalla NON volontarietà dell’esecutivo; evidentemente c’è un giro d’affari per i privati che coinvolge tanto denaro ed il nostro operato passa comunque in second’ordine!
Amara è poi l’analisi sull’età media degli LL.t.d., sui problemi legati alle famiglie, come possiamo riciclarci??
Non mancano le “fregature” come la riduzione del contratto da 12 a 8 mesi, la legge 368 sulla durata massima del nostro contratto. Purtroppo per noi le informazioni che giungono provengono dal centro e non sappiamo quali interessi ci stiano dietro.
Le OO.SS. hanno bisogno di essere spronate ed i segnali d’allarme devono essere lanciati da Catasto a Catasto.
Noi siamo quelli che devono vincere il Gran Premio con una 500!
DALL’INTERVENTO DEL COLLEGA DI PESARO: il nostro Gran Premio è il recupero dell’arretrato; pare certa la proroga di un anno ancora, questo perché evidentemente non è finito l’arretrato.
Il sindacato ha fatto i nostri interessi in merito alle ferie negate? E per i permessi?
E’ riuscito ad ottenere l’annullamento di una disparità nei nostri confronti in qualche ufficio?
DALL’INTERVENTO DEL COLLEGA DI PALERMO: si, a Palermo.
DALL’INTERVENTO DEL COLLEGA DI CHIETI: propone di fare una manifestazione con i sindacati a Roma.
DALL’INTERVENTO DI PICCOLO (U.P. MILANO): nell’Ufficio sono in 28 a fronte di una richiesta di 245. 4 di loro sono impegnati nell’ordinario. A Milano si può partecipare al progetto Finalizzato solo se fai l’ordinario. I dirigenti pressano per ottenere gli obiettivi perché hanno degli interessi: premi in denaro. Si dice contrario al solo sciopero perché va a vantaggio dell’Agenzia, che per quel giorno non ti paga, ed a tuo svantaggio perché il giorno dopo devi recuperare quello che non hai fatto lavorando il doppio. Hanno scritto una lettera a Fini (come i colleghi di Reggio Emilia) chiedendo concretezza alle promesse pre-elettorali. Occorre individuare delle forme di pubblicità per raggiungere il nostro obiettivo: la stabilizzazione.
(Si chiede una copia della lettera inviata da Fini agli LSU da mettere agli atti)
DALL’INTERVENTO DI RIGHI (U.P. NAPOLI): alla mail d’invito a quest’Assemblea hanno risposto: Frattini, Armosino, Benvenuto, ed altri.
Nel redigendo documento bisogna premettere l’importanza del recupero dell’evasione fiscale.
DALL’INTERVENTO DI PICCOLO: (U.P. MILANO): ora noi siamo entrati senza prestare nessun giuramento allo Stato (al contrario dei colleghi di ruolo), quindi potremmo non avere scrupoli di coscienza nel trattamento dei dati personali, si sa di società che stampano gli atti presentati in un giorno per poi venderli!
Si pensa di andare da avvocati in merito ai termini posti dalla L. 368, si chiederà di pagare i danni subiti se ci lasciano a casa, a conti fatti allo Stato converrà assumerci.
Si chiede di recepire in toto la protesta attuata dai colleghi di ruolo delle Agenzie Fiscali della Liguria.
DALL’INTERVENTO DI DI PIETRO (U.P. CATANIA): da Catania sono state mandate lettere agli LL.t.d. alcuni mesi fa per sensibilizzarci; in merito ci sono stati contatti e telefonate per un primo periodo, poi ….
Siamo precari da 5 anni e se abbiamo ottenuto qualcosa è per l’iniziativa personale di lotta svolta davanti al Ministero. Poi siamo andati dai Sindacati e dai politici, il risultato è stato l’avere continue proroghe. Perché non ritorniamo a lottare individualmente come Coordinamento? Sono un L.t.d. e me ne vanto perché abbiamo ottenuto risultati riconosciuti anche dai politici!
Siamo numericamente pochi e ci sono altri problemi più “grossi”.
Se la produzione è scesa è perché abbiamo sempre dato e voi (dirigenti, politici, ecc.) avete dato nulla! Le proroghe che ci hanno dato sono solo a loro vantaggio; l’unica arma per ricattarli è il nostro lavoro. Bisogna far cadere le teste. Chiedo: perché non abbiamo il nostro lavoro? Non dobbiamo più elemosinare! Se occorre faremo una rottura totale!
DALL’INTERVENTO DI RIGHI: con difficoltà ci regoliamo la produzione per fare solo quello richiesto dalla tempistica.
Chiedo a voi di far diffidare i dirigenti se ci chiedono di fare l’ordinario. Non prestiamoci a fare l’ordinario perché dalla carenza di organico potranno dire che serve il personale, altrimenti finiamo solo col togliere loro le castagne dal fuoco!
DALL’INTERVENTO DI FOGLIA (U.P. SALERNO): se la richiesta è fatta con un ordine di servizio si può accettare.
DALL’INTERVENTO DI RIGHI: fanno ordini di servizio falsi! Gli ordini di servizio che ci propinano non sono ufficiali, infatti, dovrebbero riportare nell’indirizzo anche le organizzazioni sindacali!
Nel PPC, il piano di produzione dell’anno, che viene fatto a dicembre si quantifica la forza lavoro. Gli LL.t.d. devono essere inseriti nel PPC (che riguarda l’ordinario). In questo modo dimostriamo la nostra utilità nell’ufficio. Il dirigente deve fare l’ordine di servizio con comunicazione rivolta anche ai sindacati. Se il bisogno arriva durante l’anno e noi ci prestiamo facciamo solo i favori ai dirigenti che non denunciano l’effettivo bisogno di personale andando a tappare i buchi
DALL’INTERVENTO DI FOGLIA (U.P. SALERNO): chi è dunque il nostro interlocutore? Il politico o l’amministrativo?
DALL’INTERVENTO DI RIGHI: sono i politici, i sindacati e la Direzione Centrale.
Le eventuali manifestazioni a settembre saranno rivolte contro il Governo, l’Amministrazione Centrale e le OO.SS. se necessario.
DALL’INTERVENTO DEL COLLEGA DI SASSARI: siamo tutti solidali con Federico Righi. Cerchiamo assieme di superare gli ostacoli, magari facendo come suggerisce il collega di Milano. A Sassari stiamo lavorando sull’Aereofotogrammetria (progetto per integrare la mappa catastale con quanto rilevato dall’Aereofotogrammetria; sarà il prossimo obiettivo per numerosi Uffici). Occorre spronare le OO.SS come abbiamo fatto recentemente nell’inviare loro numerose lettere.
DALL’INTERVENTO DEL COLLEGA DI CATANZARO: Solidarietà e plauso a Righi e colleghi per quanto fatto. Proposta di rottura con i sindacati per quanto non fatto, non ci hanno rappresentato. Il nostro nemico è il Governo ed i sindacati, nello sciopero del 27/06 noi non eravamo all’o.d.g.
Le volture di Sassari si fanno a Catanzaro, perché?
Suggerisce di muoverci da soli e chiedere un incontro col Ministero; mentre alla riunione della prima decade di settembre i sindacati dovranno ascoltare e non parlare; staranno seduti in platea a prendere appunti e poi si renderanno operativi!
DALL’INTERVENTO DI PUGLIESE – CGIL NAPOLI: Sono presente perché ritengo fondamentale ascoltare e dire, anche il 10/09 ci saremo per dire ed ascoltare.
Non sfidare il sindacato, ma camminare insieme per raggiungere gli obiettivi.
Voi rivendicate il posto di lavoro, ma in questo momento si sta stabilizzando il precariato! Il problema non è stabilizzare oggi o no, piuttosto è lavorare 3 mesi si e 1 no…Si va verso la scelta di esternalizzare e privatizzare i servizi pubblici togliendo la materia prima da lavorare. Ricordo che il sindacato ha fatto per i lavoratori, nel ’94 (precedente Governo Berlusconi) si diceva che la pubblica amministrazione non funzionava (andava smantellata), i sindacati, invece, dicevano d’investire con riforme e ingenti finanziamenti. La pubblica amministrazione garantisce la democrazia perché non si può trasferire l’imparzialità ai privati. Nel ’96 si è concertato il rilancio con il Governo e si sono lanciate le Agenzie fiscali, ma non significava esternalizzarle! Al contrario erano pensate per lottare contro l’evasione fiscale.
Il progetto LSU è nato con l’organizzazione dei sindacati per il recupero dell’arretrato e lotta all’evasione fiscale. Con i sindacati si è avuta la trasformazione a LL.t.d. con l’applicazione totale del Contratto nazionale , grazie ai sindacati si è avuto l’opportunità di vedere riconosciuto il Contratto nazionale. Ora, con il Governo di destra, vediamo il Demanio trasformato e,senza ascoltare nessuno, prepara i decreti per passare le competenze dell’Agenzia del Territorio ai Comuni.
Le OO.SS. ribadiscono che il sistema di gestione deve essere unitario sul territorio nazionale, quindi arricchire le competenze e l’organico, in fine non disperdere le potenzialità degli LL.t.d.. Siete una risorsa, un patrimonio per l’Agenzia. Occorre fare pressione e con questa Assemblea state facendo bene, così come con le iniziative locali, ma stiamo uniti, non dividiamoci. Assieme potremmo avere più chances!
E’ utile riconoscere la professionalità vostra, non si risolve il problema con lo stracciare le tessere. Insieme andare al Governo per interrompere i passaggi agli Enti Locali.
Non è vero che il 27/06 (sciopero) non c’erano i problemi della vostra stabilizzazione, c’era assieme agli altri problemi affrontati in merito alle Ag. Fiscali.
Le controparti devono capire che rivendichiamo l’autonomia gestionale delle Ag. Fiscali sull’intero territorio nazionale con relativo potenziamento degli organici.
DALL’INTERVENTO DI RIGHI: ritengo che le iniziative corali siano migliori.
A questo punto un gruppo si stacca dall’Assemblea per redigere il documento, ne fanno parte un rappresentante per le seguenti regioni: Lombardia, Sardegna, Lazio, Campania, Sicilia, Abruzzo, Calabria, Emilia-Romagna.
DALL’INTERVENTO DI PISA (U.P. PALERMO): non ritengo utile non avvalermi del sindacato, la cortesia di cancellarmi dagli iscritti non la do.
Se fallisce il CABI ci sono ripercussioni per tutti, anche per noi. E’ bello dire di rallentare i ritmi, ma è difficile da fare. Il nostro primo interlocutore è il sindacato e in questo momento le OO.SS. sono impegnate a vedere il quadro generale dell’Ag. del Territorio, quindi, per poter avere un certo peso contrattuale, devono prima affrontare il quadro generale, solo dopo ….Chiedo di fare un incontro con le OO.SS in luglio per stabilire per tempo come utilizzare quel peso contrattuale, conseguentemente andare a discutere la nostra stabilizzazione. Si rischia di arrivare tardi se aspettiamo settembre! Il calendario stringe.
E’ il PPC che testimonia il reale fabbisogno di persone nell’Ufficio, per cui asteniamoci dall’attività ordinaria totalmente.
DALL’INTERVENTO DI ANGELINO (U.P. NAPOLI): E’ un L.t.d., ma si presenta come segretario nazionale dell’RdB; viene subito contestato dai presenti che lo invitano a limitarsi solo alla sua posizione di lavoratore, in quanto nella sala sono presenti molti altri lavoratori che hanno incarichi sindacali di livello in altre OO.SS., ma hanno rinunciato a presentarsi sotto quelle spoglie in quanto lavoratori uguali agli altri. Angelino, non chiede scusa all’assemblea e continua con le sue esposizioni. Spiega che è necessario svolgere l’ordinario perché è foriero di qualcosa di produttivo? Siamo considerati di serie B; non lo saremo se facciamo le stesse cose dei colleghi di ruolo. Gli LL.t.d. a Napoli sono 83. Con l’ordinario possiamo acquisire professionalità; s’invita a lasciare libera scelta ai colleghi di Napoli all’adesione al lavoro ordinario, per evitare le etichette.
Mercoledì 16/07 a Roma una rappresentanza di precari del catasto di Roma e Napoli si è unita ai colleghi di Grazia e Giustizia nel presidio sotto al Parlamento, si è ottenuto un incontro con Guerzoni. Nel DPEF è comune il destino dei precari di Grazia/Giustizia e Beni Culturali. Purtroppo c’è una campagna giornalistica contro la Pubblica Amministrazione. Propongo di “uscire fuori” e fare gli incontri tutti insieme. A chi fa l’ordinario spetta anche l’indennità di turnazione.
DALL’INTERVENTO DI SPINO’ (U.P. NAPOLI): Il consulente del lavoro dice che distraendo personale per finalità diverse (l’ordinario) si rischia la violazione del contratto e quindi di essere mandati a casa. Invito a non fare l’ordinario ed a chiedere i computer per fare il CABI, inoltre v’invito a leggere i documenti su Intranet relativi alla Convenzione dell’Agenzia, precisamente alla pagina 11 si dice che siamo impegnati nella fase 1 dell’attività CABI e si parla positivamente di noi.
Anche a Napoli è stata denunciata la compravendita di dati personali in Conservatoria.
DALL’INTERVENTO DI PISACANE ( U.P. NAPOLI): non parliamo più dell’ordinario!
Pensiamo ad uscire dall’ambiguità e decidiamo se stare col sindacato oppure no. Seguiamo l’ostruzionismo dei colleghi della Liguria. Non accettiamo più nessun trattamento discriminatorio oppure rompiamo per fare il Coordinamento.
DALL’INTERVENTO DI MOGAVERO (U.P. SALERNO): è provocatorio sapere che c’è una proroga per i precari di Grazia/giustizia e dei Beni Culturali, e per noi?
Noi lavoriamo come i nostri colleghi di ruolo! Bisognerebbe andare alla Procura della Repubblica e denunciare il fatto che in 5 anni abbiamo recuperato l’arretrato di quarant’anni. La stabilizzazione passa attraverso gli Uffici provinciali? Un rappresentante sindacale venga a vedere il nostro operato e porti i numeri del lavoro fatto dagli LL.t.d.
DALL’INTERVENTO DI RIGHI: la stabilizzazione è data dall’ingresso nell’Ag. del Territorio, abbiamo dimostrato una professionalità, lo Stato è colpevole di questa situazione. Bisogna rafforzare l’Ag. del Territorio. Inoltre si rischia la guerra interna sull’ordinario. Se smantellano l’Ag. siamo tutti i più deboli.
DALL’INTERVENTO DI CAVICCHIA (U.P. ROMA): sono qui per testimoniare solidarietà a Righi, il passaggio da LSU a LTD è un successo ottenuto e fermamente voluto da Righi quando a febbraio del ’99 si recò a Roma, aveva già pianificato tutto, assemblee, scioperi, manifestazioni ed occupazioni.
A Roma siamo 260 LL.t.d.
L’ordinario è un problema secondario, idem per i buoni pasto.
In Finanziaria leggeremo che ci sarà la proroga per dodici mesi con relativo obbligo di stabilizzazione?? Credo di si. Il 02/10 leggerò la Finanziaria e dirà qualcosa anche per quanto riguarda la fine proroga a febbraio 2004.
Napoli è stata la locomotiva trainante per affrontare i nostri problemi, ringraziamo Federico Righi. Sono contrario a cancellare la tessera sindacale. Qualche dissidio anche fra di noi è naturale che ci sia.
DALL’INTERVENTO DI SPERA (U.P. ROMA): stanno mettendo le mani sull’Ag, del Territorio con un DPCM dettato dall’ANCI per il decentramento; dobbiamo chiedere la stabilizzazione nell’Ag. con il rafforzamento delle competenze. I sindacati devono ascoltare la nostra situazione, basta con lo sfruttamento, tanti di noi sono sposati ed hanno figli. E’ importante chiedere la deroga al blocco delle assunzioni per il 2004!
Ne destra, ne sinistra, solo futuro per le persone. Del resto la L. 112 è stata varata dalla sinistra ed ora è applicata dalla destra. Prima di tutto è la Direzione Centrale che deve dire che serviamo!
Con Righi, il 20/09/2000, andarono 200 persone al Catasto di Roma per protestare e subito dopo la Direzione C. convocò le OO.SS per discutere il problema L.t.d.; con i fatti anche senza parlare noi otterremo qualcosa. Se il 2/10 non leggeremo notizie positive in Finanziaria andremo tutti alla Direzione C.le, sarà il caos per loro.
DALL’INTERVENTO DI CAVICCHIA (U.P. ROMA): deve funzionare l’asse Roma-Napoli, così faremo risaltare la nostra situazione; non tentenniamo e non litighiamo fra noi.
DALL’INTERVENTO DEL COLLEGA DI MANTOVA: siamo in 15, alcuni fanno i tipi mappali che non fanno quelli di ruolo. Nel nostro Ufficio davano le pagelle di produzione con i voti!
DALL’INTERVENTO DI RIGHI: non dovrebbe essere fatto, si può dare un giudizio, ma non un voto.
DALL’INTERVENTO DI PATTACINI (U.P. REGGIO EMILIA): siamo rimasti in 11 rispetto ai 23 richiesti. Ci occupiamo prevalentemente del recupero dell’arretrato nell’ambito del CABI, precisamente lavoriamo sulla toponomastica e sulla sovrapposizione delle mappe, ma abbiamo problemi logistici come in molti altri Uffici, inoltre ci siamo visti cambiare gli obiettivi varie volte sapendo prima di dover recuperare l’arretrato della Conservatoria, poi i tipi di Rimini ed ora, pare, quelli di Bergamo. Sono per la concertazione con i Sindacati. Su proposta di Righi abbiamo consegnato il documento rivendicativo al Prefetto di Reggio E. in data 10/07, con l’importante avvallo e firma dei rappresentanti sindacali locali di CGIL-CISL-UIL.

VIENE PRESENTATO IL DOCUMENTO PER LA DISCUSSIONE:
le proposte di cambiamento al testo riguardano principalmente: la frase contenente la durata di tre anni per la stabilizzazione e la richiesta di una preventiva riunione con i sindacati (prima del 10/09). Si decide che se da quella riunione non esce niente di positivo (peggio ancora se viene rimandata!), allora si formalizza una seria protesta ai sindacati.

INTERVENTO FINALE: l’Assemblea approva il documento nella sua interezza e da mandato a Righi di estrapolare una formula a seconda degli indirizzi ai quali mandarlo.
DALL’INTERVENTO DI MAIONE (U.P. NAPOLI): viene dato il resoconto numerico dei partecipanti e del denaro raccolto. I colleghi di Napoli si sono autotassati di 10 €, mentre gli altri partecipanti di 5 €. Il denaro sarà utilizzato per il pagamento della Sala per le Conferenze, il rimanente sarà donato alla famiglia del defunto collega L.t.d. di Reggio Calabria.
PER ULTIMO: in tutti gli U.P. èb possibile installare la procedura informatica “netmeeting” che da la possibilità di “ciattare” fra tutti gli U.P., dalla propria postazione informatica. Spiegazioni più precise saranno fornite per il mese di settembre.

L’Assemblea è sciolta alle 14.30 circa.


SALVO ERRORI ED OMISSIONI




D O C U M E N T O F I N A L E D E L L' A S S E M B L E A

I lavoratori a tempo determinato dell’Agenzia del Territorio, provenienti da tutti gli Uffici Provinciali d’Italia, si sono riuniti in assemblea a Napoli il 19 luglio 2003 presso la sala per le Conferenze della Stazione Marittima per affrontare la delicata discussione della loro stabilizzazione nell’agenzia del territorio e sul futuro della stessa agenzia fiscale. Dalla importante e partecipata assemblea è scaturito il presente Atto Conclusivo. Un documento che deve investire dei problemi connessi allo scellerato decentramento del catasto ai comuni e della privatizzazione di parti importanti dello Stato, il Governo, il Parlamento, il Senato, le Parti Sociali e tutta l’opinione pubblica.
I lavoratori, preso atto del documento (9 luglio 2003) della proclamazione dello stato di agitazione delle agenzie fiscali della Liguria, a firma CGIL-FP Pastorino, CISL-FPS Bertocchi, UIL-PA Sestani, SALFI-CONFSAL Geria, RdB/CUB Peruzzi, lo condividono ed invitano le OO.SS. di categoria nazionali a prenderne esempio ed a sostenerne l’iniziativa estendendola a tutto il personale delle agenzie fiscali. Inoltre i lavoratori hanno deliberato che il presente Atto Conclusivo della loro assemblea dovrà essere alla base dei lavori dell’Assemblea, già annunciata, per la prima decade di settembre, da parte dei Segretari Nazionali delle OO.SS. per le Finanze. Ricordano inoltre l’importante successo dell’iniziativa autonoma dei LL.T.D.. Iniziativa dei lavoratori di formare dei presidi presso le Prefetture di tutt’Italia, il 10 luglio 2003, fortemente sostenuta, in molte località, dalle segreterie provinciali delle OO.SS., confederali e non, al fine di consegnare un documento dei lavoratori ai Prefetti, con la richiesta di trasmetterne le rivendicazioni di stabilizzazione al Governo che, in quel periodo redigeva il DPEF, ci si domanda se ancora il principio di difesa dei lavoratori e del lavoro, che da senso all’esistenza stessa del sindacato, sia scevro da interessi di lobbyes, ed abbia stesso seme e stesso fine, allora perché deve esistere questa “inutile e pericolosa” disunione tra le forze sindacali di oggi? Augurandoci una matura unione di tutte le forze sindacali, ma anche di tutti i lavoratori delle finanze, rinnoviamo la nostra richiesta di far pressioni, al fine di prevedere, la stabilizzazione nei ruoli di tutti i 1.600 precari del catasto, nella programmazione economica dello Stato per i prossimi tre anni. I lavoratori a tempo determinato, ma anche la maggior parte dei loro colleghi di ruolo, sono costretti a lavorare quasi tutti in ambienti malsani ed in uffici nei quali le leggi dello Stato per la sicurezza sul posto di lavoro sono una chimera. Lavorano in condizioni talmente disagiate, senza adeguati ausili informatici, mentre il Governo italiano spinge il piede sull’acceleratore su un e-governament di sola facciata, ma che dietro ai grandi annunci nasconde solo problemi e ritardi; se si volesse le nostre Pubbliche amministrazioni potrebbero essere veramente competitive ed all’avanguardia in Europa. A peggiorare il quadro, in questi ultimi tempi, è il caldo torrido con cui moltissimi lavoratori sono costretti a convivere per lavorare; ogni giorno qualcuno di essi viene ricoverato in ospedale. In tutto questo apocalittico scenario, vengono tagliati i fondi e gli investimenti per la P.A.; molti settori sono anche senza contratto di lavoro, uno è quello delle agenzie fiscali. Uno Stato che taglia fondi ed investimenti, paga con stipendi da fame e che contestualmente chiede sempre maggiore efficienza e produttività al settore pubblico. In questo contesto si inseriscono i sottoscritti lavoratori con contratto a tempo determinato con l’agenzia del territorio, che da oltre cinque anni, senza soluzione di continuità prestano servizio nel recupero dell’arretrato storico del catasto, assicurando al fisco milioni di evasori fiscali, totali e parziali. Cinque anni di lavoro altamente tecnico e specialistico, svolto prevalentemente con l’ausilio dei più moderni computer e delle più recenti procedure informatiche; un patrimonio che lo Stato conosce e che tiene prigioniero: prigioniero di una speranza. Infatti i circa 1.600 assistenti tecnici, con contratto a tempo determinato, hanno creduto, sin dal primo giorno di lavoro, in una stabilizzazione nell’Agenzia del territorio, per questo si sono impegnati, con grande sacrificio e spirito di abnegazione, nel conseguimento di importanti risultati nel recupero dell’evasione fiscale nel ramo immobiliare. Anche con pochi mezzi a disposizione e nelle condizioni di lavoro più disagiate, pochi computer, poche sedie, poche scrivanie e stanze di lavoro malsane e sporche, quasi sempre mobbizzati, hanno consentito all’agenzia del territorio di raggiungere sempre gli obiettivi prescritti in convenzione col ministero delle finanze. Questo perché i lavoratori in questione sono il più delle volte utilizzati in modo “abusivo” da “uomini” senza scrupoli, i quali, pur di raggiungere i propri obiettivi, non hanno mai esitato a minacciarli e ricattarli per farli produrre oltre gli standards, in modo tale da poterli distrarre dal progetto CABI (recupero arretrato) ed impegnarli in attività ordinarie. I lavoratori precari dell’agenzia del territorio, oramai al limite della loro resistenza umana non sono più in grado di guardare con fiducia verso il futuro e soprattutto non hanno la tranquillità per aspettare, alla fine dell’anno, il varo della legge finanziaria per sapere se potranno vivere l’anno successivo; e, siccome sono senza copertura legislativa per la prosecuzione del contratto, non possono fare a meno di ricordare a tutte le Autorità in indirizzo che il 31 dicembre 2003, gli scade il contratto con l’agenzia del territorio.

C H I E D O N O

alle autorità politiche di Governo in indirizzo di assumersi responsabilmente il problema della trasformazione, a tempo indeterminato, dell’attuale contratto che i lavoratori, contrattisti a tempo determinato, hanno con l’Agenzia del territorio, prevedendo anche una loro stabilizzazione in un periodo compreso nella validità del DPEF.
Alle forze sindacali in indirizzo di costituire un pacchetto di contrattazione unico e non frazionabile nel quale contrattare contemporaneamente, con l’amministrazione del territorio e con il Governo, la stabilizzazione degli LL.T.D. dell’agenzia del territorio, l’ordinamento, la riqualificazione, i passaggi da e tra le aree. Considerando ciascuno argomento di portata vitale per il definitivo giusto accordo. Procedendo ad una rinuncia del tavolo trattante ed ad un conseguente blocco di tutte le attività dell’Ente, finché questo non accetti le condizioni dei lavoratori. Inoltre è necessario un’intervento risolutivo al fine di far rispettare il mansionismo, le qualifiche, i compiti, la dignità umana, i carichi di lavoro, la legge per la sicurezza 626. Inoltre per i LL.T.D. bisogna chiedere che non si creino situazioni in cui vi siano lavoratori di serie A e di serie B, così come oggi accade in molti uffici provinciali; consentendo a tutti i lavoratori l’accesso ad ogni attività dell’ufficio, relativa al loro livello, che consenta loro una equa e giusta crescita professionale nello svolgimento dei compiti d’ufficio.
Auspicando un segnale di distensione del Governo si chiede alle OO.SS. di prendere atto della volontà dei lavoratori in modo maturo e responsabile.
Detto letto e sottoscritto, questo documento di tre pagine, il cui originale manoscritto è sottoscritto direttamente o per delega da 1.027 LL.T.D. è conservato da Federico RIGHI.



Cordiali saluti.

Federico RIGHI


resoconto

ASSEMBLEA NAZIONALE

ctlsu®2001 - sito ©www.ctlsu.it
la riproduzione in toto o in parte senza il consenso scritto da parte del titolare dei diritti è vietata.
webmaster
Federico Righi.