Il RE è nudo.
O sventura per noi, miseri sudditi,
privati della luce regale,
ora che per superbia irriverente
e frivola coscienza
nulla più è nascosto,
e luomo appare nella sua naturalezza,
fatta di regalità umile
o genialità misera.
A te, caro Federico,
ci rivolgiamo dalla ridente conca sul mare azzurro di Sicilia, da quei lidi a te più volte noti che finanche la scorsa estate ti ospitarono, dove in amicizia pasti tipici consumammo sino al saluto, in cui decisi ricordammo obiettivi e strategie
per la comune causa. Ti accompagnava il savio Marco di Cavicchia, già oratore abile e intelligente, i cui tuoi vuoti più volte ha colmato. Da allora ad oggi parecchi passi son stati fatti, anche se lultima battaglia deve essere ancor compiuta.
Ed in questora che ci chiama uniti a corte, come unincosciente smemorato rivolgi la tua scoppiata ira contro i compagni di battaglia, accecato chissà da quale dubbio ed ubriacato da insicurezza e megalomania.. Siamo convinti che la tua furia è comunque diversa da quella di Orlando o qualaltro mitico eroe, anche perché di te non ci è noto il regno e tanto meno limpero. E citare lEco e su lui parafrasare, nessuna corona ti potrà consegnare. E più del Barbarossa, vista la patetica comparazione, più adatto sarebbe stato lo Stupor Mundi, quel Federico II, abile e colto che parecchio tempo passò a Palermo di cui ne fece del mediterraneo una capitale e del Regno di Sicilia il simbolo. Ma anchegli come il nonno Barbarossa fallì contro i Comuni, o meglio fallì la loro sottomissione, nel nome di libere genti ed idee.
Vedi, caro Federico, la Sicilia è fatta da genti diverse seppur pronte ognuna a dichiararsi siciliano puro; essa è grande, è molte sono le culture che da un angolo allaltro ci hanno forgiato, di cui ancor oggi notiamo le differenze, accettandole.
Così, senza colpo accusar, abbiamo accettato le immotivate e inspiegabili insinuazioni, dopo due anni di lotte, assemblee, trasferte e
sacrifici, molti quelli dellinfaticabile Giovanni Di Pisa e di coloro che al suo fianco hanno collaborato in ogni modo per una causa, senza dubbio, nazionale; sia davanti i ministeri come in ogni altro posto di lavoro si è lottato contro, burocrazia, inadempienze, discriminazioni, indifferenza e soprattutto contro le logiche politiche che ci privano di diritti e di futuro dovuto;a far sopportare ciò, un po di solidarietà, qualche buona persona ed altre realtà, piccoli patrimoni statali nascosti. Poco per chi ha vissuto anche tempi professionali migliori. Ma bisogna saper accettar il destino
! E tu volente o dolente, caro Federico, stai condividendo con noi ed altri questo destino.
Ma caro Federico, quanto lo vuoi condividere con noi, questo destino? Dico, soprattutto con noi siciliani? Vedi pensiamo che tutto ciò, ci riferiamo ai tuo scritti
dalla Patria
alle Dolcezze siciliane
faccia parte più di una scadente rappresentazione Pirandelliana, che di un affaire siciliano. Crediamo quindi che questa farsa possa essere risolta in loco parlandone o meglio ignorando tutto.
Noi avevamo scelto la seconda ipotesi , per quieto vivere siculo, ma soprattutto perché è sempre meglio ridere e scherzarci sopra,
vista la bufala..
E innegabile infatti, caro Federico, che il collega di Messina che si dichiara coordinatore regionale, è lo stesso che alla costituzione del primo coordinamento regionale siciliano 98, dove venne subito eletto il Di Pisa, chiese ed ottenne una carica di vice-coordinatore ad interim con un collega di Agrigento, per avere una carica e fare più movimento in Sicilia orientale. ! Ma da quel giorno i presenti fra noi non rividero il collega messinese per più di un anno, ed e stato a lungo tempo irreperibile. Così andammo avanti verso oriente ed insieme ad altri uffici dellisola, ci riunivamo e ci organizzavamo, mantenendo il contatto con te ed il coordinamento nazionale. Ed arrivammo sin sotto lEtna per un coinvolgimento con i colleghi della provincia di Catania.. Ma anche da quel giorno non vedemmo più i colleghi orientali, forse per via di una loro delicata storia interna o chissà cosa.. E cosi da Trapani ad Enna, sino a Siracusa, ci si vedeva e ci si organizzava per superare qualsiasi problema e sostenere la causa a Roma, dove operavi tu, caro Federico.
Ma altri problemi abbiamo superato, qui in Sicilia, e tu ricorderai lindifferenza e il disinteresse che stava facendo saltare il progetto e tutti noi siciliani in ben due proroghe, concesse poi dalla commissione regionale; per non parlare della sensibilizzazione fatta al ns. compartimento, al fine di accordi e riconoscimenti sui diritti nei posti di lavoro, da cui hanno tratto vantaggio tutti.
Ci sono due anni di attività, di sinergie, di risultati, che fanno ancora ben sperare; e cè tuttoggi, almeno per noi di Palermo, una via sindacale che ha risposto, finora, alle ns. esigenze, contribuendo positivamente ai risultati che tu conosci ed al rilancio in vista dei nuovi appuntamenti. Altro che assenze nelle date determinanti, tutte tra laltro con te concertate.
Ora dimmi, caro Federico, dove erano i colleghi che adesso gridano al vento complotto? Dove erano questi ultimi arrivati, a suo tempo coinvolti e poi scomparsi ed ora riapparsi dalle nebbie del ridicolo? Dove erano questi illuminati in possesso della verità? Ma quale verità? Ma quella che ci racconta del collega di Pisa e della confraternita del Catasto, eredi di Cagliostro, che stretti in una Loggia potente stipulano accordi con la massoneria Consorzium; o forse quella di un meeting in un antico palazzo di Roma, dove i componenti consorzianti accettano le condizioni del diabolicus Di Pisas, che venderà i colleghi per 30.000 Euro. Cè del marcio in Danimarca, svegliati Federico, qui te la fanno sotto il naso, e tu che forse hai qualche stizza personale con Di Pisa, con cui hai lavorato non poco, ti sei lasciato trascinar nel sarcasmo offensivo e nello stupido denigrare.
Vedi , caro Federico, non è tanto per il megalomane di turno o per il disturbatore impegnato che ci siamo sentiti in dovere di replicare, ma per il comportamento stolto che hai adoperato nel linguaggio e nelle intenzioni.
Da noi si usa dire:
è più stupido Carnevale o chi ci va dietro?
Forse lo scioglimento del coordinamento ti ha buttato giù psicologicamente, trasformando il tuo sito da impegnato lottator-post68-postnucleare-hip-pop-rivoluzionario-rep, ad intrattenitore da rivista del pettegolezzo, con autorità imperiale al giudizio ed al verdetto! Ma caro Federico, anche i giornalisti rosa se realmente interessati, appurano le fonti delle notizie, ascoltano le parti, e poi se vale la pena mandano la notizia.. Obiettività, precisione. Macché, tu ti sei servito solo di scarna diffamazione ed antipatie personali oltre che di qualche pregiudizio nei confronti del Di Pisa.
Ahimè che caduta di stile, che caduta di stima ! Adesso forse, valoroso condottier, il cui paragonarti a Masaniello è audacia pura, avrai capito che con la penna e la lingua si puo offender più che con un arma. Hai gia dato modo in passato di scritti poco eleganti, ma per giusta causa. Ma adesso, Federico senza corona e senza trono vuoi perdere anche la stima che nutrivamo in te? Tiri fendenti, contro tutti, ce nè per tuttItalia, un Don Chisciotte che vede nemico ad ogni porta. Ma si va avanti comunque, visionari o no!
Ricorda, tutti necessari, nessuno indispensabile. La lotta continua comunque.
Lo spettacolo deve continuare dirai tu. In libera rete si può scrivere di tutto ma bisogna accollarsene le eventuali conseguenze. Se hai deciso in mancanza daltro di scrivere storie, fai pure, a noi bastava solo replicare. E con la replica dovrai conoscere anche la nostra posizione, che coincide anche con quella di molti altri uffici siciliani e dItalia. Posizione che ci vede pronti a lavorare ai nuovi appuntamenti con i colleghi dotati di seria e capace discrezione, quei colleghi che abbiamo conosciuto sinora, mantenendo una componente indipendente che vigili a 360 gradi, ed alimentando la spinta sindacale, attraverso linserimento di ns. colleghi idonei allazione. Non di meno si ricontatteranno quei pezzi da novanta, come dici tu, di diverse bandiere, ma risultati utili al nostro unico scopo. Tutte queste azioni hanno dato i loro frutti Per il resto, come avevamo proposto tempo fa, e necessario quanto sufficiente la costituzione di un Osservatorio nazionale e/o regionale, che consenta il passaggio delle informazioni, i confronti fra uffici, ed il bollettino aggiornato su ciò che riguarda la nostra causa.
Caro Federico, nessuna caciara qui in Sicilia, se non quella da te strumentalizzata e amplificata; neanche quella fatta dai nostri colleghi L.S.U. degli enti locali, che hanno dimostrato per motivi simili ai nostri, ma avendo caratteristiche di progetto, professionalità e condizioni, completamente diverse da quelle nostre. Lincubo Consorzio deve essere per te una cosa terribile, e ne convengo, ribadendo che la nostra posizione mira allottenimento immediato del contratto a tempo pieno ed indeterminato presso le Agenzie del Territorio.
Ciò che non abbiamo condiviso è stata la tua superficialità in cui non ti sei reso conto cosa riportavi ed appoggiavi nelle pagine che hai scritto nei giorni scorsi.
Possediamo uno status civile con vari componenti, qualche decina di anni, e responsabilità da badare ed in una partita del genere la lealtà e la chiarezza vanno espresse al massimo, sempre.
Siamo e rimaniamo quindi, caro Federico, tolleranti; qui da noi cè razzismo pressoché nullo, ma cè qualcosa in particolare che non sopportiamo ed è la mancanza di rispetto, loffesa della dignità . In questi ultimi tempi di Rinascite e Primavere siciliane, ci si tiene forse più dellonore. Se vi fosse malafede nelle tue parole, sappi che sarebbe solo un tuo problema unenergia negativa che può danneggiare solo te, ma se caso mai fosse una mancanza di tecnica o di dialettica appropriata, memori desser culla della lingua moderna italiana, nipoti di quella scuola di poeti medioevali, potremmo aiutarti a trovar la parola giusta ed educarti allaltrui rispetto. Mai restii al confronto, qualora ve ne fosse seria motivazione, non troviamo alcun biasimo nei tuoi confronti, e temo si tratti di indifferenza, ma ad un tuo buon segno, ce lo auguriamo, troverai gli stessi amici di sempre al di là dello stretto.
AFFIDIAMO AL TUO BUON SENSO LA FACOLTA DI PUBBLICARE SUL SITO LA PRESENTE
..a noi farebbe piacere
Il Gruppo dei Tecnici l.s.u.
dellAgenzia del Territorio Regione Sicilia
Ufficio Provinciale di Palermo
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