Mi auguro solamente che la coscienza e il buon senso dei colleghi romani, stavolta superino gli schieramenti e convincano loro a dare finalmente un apporto in termini numerici di partecipazione, a differenza di quanto si è visto nel recente passato e che se qualcuno di lor signori si sente sufficientemente salvaguardato dalle infingardaggini e piccinerie tipiche della nostra tanto amata italietta, al punto di "snobbare" le manifestazioni di piazza, si renda conto di non essere nelle condizioni di aver certezze nonostante presunte rassicurazioni che lasciano il tempo che trovano.
Nel presunto 40 percento di “segati” ipotizzato da Federico, ci potrebbe essere chiunque di noi e di questo potete starne certi. Ognuno di noi individualmente è “nessuno” nell’ambito dei giochi di palazzo.
Quelli “promossi” non avrebbero comunque da star tranquilli perché in un’eventualità come questa, salterebbero tutti gli indugi da parte degli esclusi per aprire vertenze e ricorsi ed oltretutto, non è da escludere a priori, che non avendo più nulla da perdere, qualcuno, visto il clima esasperato che si verrebbe a creare, potrebbe anche scegliersi un bersaglio fra i diretti responsabili del misfatto, ed essere tentato persino di farsi giustizia a modo proprio. Viste le premesse riscontrabili giornalmente, forse da carcerato e nell’ottica rieducativa di reinserimento, gli sarebbe più facile avere finalmente accesso ad un posto a tempo indeterminato oltretutto con la diretta tutela delle istituzioni, considerato che lavorare onestamente e con risultati tangibili non sembra essere sufficiente in questa repubblica delle banane, a raggiungere tale scopo.
L’unica speranza per noi è quella di riuscire in qualche maniera a “far paura”; tutto sta decidere sul come riuscire a farla. I sistemi potrebbero essere tanti, sta a noi individuare quelli giusti ed al più presto.
Per cominciare un bel numero di persone sotto la sede dell’agenzia il giorno 15, con i coglioni e veramente motivate, potrebbe essere il giusto inizio, purchè caricati di rabbia rivendicativa, non plasmati e demotivati da inutili illusioni create ad hoc per ammansire e neutralizzare gli effetti e frammentati dall’artificiosa e strumentale manovra sindacale.
E l’ora della battaglia finale o della resa incondizionata e tutto dipende ancora da noi, e poi, a giochi fatti, credetemi, ognuno di noi, sarà veramente solo con la sua sorte ed oltre alle altre difficoltà contingenti, dovrà confrontarsi e conviverci, con la sensazione quotidiana che ogni collega precario, a quel punto, sarà diventato un antagonista diretto ed irriducibile nell’ottica della drammatica ricerca darwinista del posto per la vita.
In questo momento in cui stiamo ancora battagliando per avere una certezza di sopravvivenza per noi e per le nostre famiglie, dopo otto anni di onorato servizio nell’interesse dello stato e della comunità, gli “illuminati” ospiti di sanremo stanno ritirando miliardi a palate guadagnati in pochi minuti di fugace apparizione che basterebbero a sanare “miserie” di schiere infinite di precari, attingendo a man bassa a quelle casse della tv di stato finanziate coi nostri soldi. Basterebbe questo per dire che è venuto il momento di cambiare, di reagire, di schiumare di rabbia e di far capire che non se ne può proprio più e che a cominciare da situazioni come la nostra, devono essere date risposte e soluzioni immediate e rispettose di concetti di giustizia sociale e di dignità per tutti quelli che se lo meritano e che se lo sono guadagnato sul campo.
Un saluto.
Giancarlo UVA
Senza alcun indugio - federicorighi -
E’ giunta la nostra ora, è giunta l’ora della resa dei conti.
E’ angosciante venire a conoscenza che le OO.SS., sapendo che i LTD si recheranno a Roma, in occasione della riunione per la stabilizzazione, facciano finta di nulla e la spostano ad altra data, occupando quella giornata per “discutere di altre cose”, quì sentiamo puzza di bruciato.
Un cinismo ed un menefreghismo veramente al limite dell’umana sopportazione.
Per questa gente, ci vorrebbe davvero le secchiate di merda.....
Invece di cogliere l’occasione per chiedere al Direttore di inviare una richiesta al Ministro per la trasformazione del nostro contratto, discuteranno di altro come se niente fosse accaduto.
E invece no!
I LTD, senza alcun indugio, il 15 marzo 2006, riunione o non, saranno tutti a Roma, per chiedere la trasformazione nel tempo indeterminato del loro contratto di lavoro.