Così cantava Bennato e così cantiamo insieme ai Tipi sospesi. (tratto da i Tipi sospesi)
Cos'è questa improvvisa smania di concertare su un concorso che ormai nessuno vuole più? Cos'è successo di nuovo, cosa bolle in pentola? Perché urge incontrarsi il 15 prossimo venturo?
Noi non dimentichiamo il recente decreto che ha stabilizzato i colleghi della Protezione civile così come non dimentichiamo le parole firmate dai rappresentanti nazionali Cgil Cisl e Uil posteriori alla sua emanazione:
"Il Governo, così come ha fatto per un centinaio di dipendenti del Dipartimento della Protezione Civile, deve emanare un provvedimento legislativo che ponga fine a questa situazione. E’ questa l’unica strada percorribile per evitare conflitti e per far funzionare al meglio la Pubblica Amministrazione."
Perché abbandonare questa chiara rivendicazione? Forse che a voi piaccia non evitare conflitti di alcuna sorta? Non ci crediamo.
Noi sappiamo che le parole dette da, o che riguardano il, ministro Baccini:
13 giugno: "Ieri, il Ministro per la Funzione pubblica, Mario Baccini, ha ricevuto una delegazione dei sindacati CGIL CISL e UIL per un confronto sul precariato nella Pubblica Amministrazione.
Il Ministro Baccini, nel ribadire che la soluzione del problema del precariato nella PA non è più rinviabile, ha assunto l'impegno di approfondire il tema e di sottoporre alla valutazione del Governo alcune iniziative, non esclusa quella legislativa, per sciogliere, definitivamente, un nodo che riguarda circa 6.500 unità di personale a tempo determinato, impiegate da molti anni - presso diverse amministrazioni in funzioni e compiti istituzionali.
La scelta del Governo di avviare a soluzione le problematiche del Dipartimento della protezione civile e del precariato della scuola non può che inquadrarsi in un intervento più organico, che preveda, anche, meccanismi per evitare il formarsi, in futuro, di nuove aree di precariato."
16 giugno: "Proporrò al consiglio dei ministri un piano che, attraverso concorsi ed esami ad hoc porti all'assunzione di tutti i precari della pubblica amministrazione".
01 luglio: "il Ministro per la funzione pubblica, Baccini, ha svolto un’ampia relazione circa l’attuale situazione del cosiddetto lavoro precario nella pubblica amministrazione, segnalando come il frequente ricorso a forme di lavoro flessibile, anche per lo svolgimento di compiti istituzionali delle amministrazioni, abbia determinato distorsioni e inefficenze alle quali occorre porre rimedio definendo una disciplina più rigorosa ed avviando, compatibilmente con le disponibilità finanziarie, una progressiva stabilizzazione del predetto personale precario."
14 settembre: "...si parla di un piano di assunzioni a cui sta lavorando il ministro della funzione pubblica e che riguarda ministeri etc etc... Il progetto che dovrebbe confluire nella prossima Finanziaria, prevede l'immissione in ruolo di circa 7000 dipendenti pubblici che da anni, almeno otto, hanno contratti a tempo determinato reiterati con la P.a. Sono contratti a tempo, con i quali però si supplisce alle carenze di personale dovute al blocco del turn over... argomenta Baccini, battendo il tasto di una regolarizzazione a costo aggiuntivo pari a zero."
si tradurrebbero in un'unica soluzione possibile: un concorso per noi solo noi solo noi, se non riservato assolutamente blindato ma il problema vostro, di voi concertatori in questo caso, è che noi il concorso non lo vogliamo più!
E' una questione di principio, di uguaglianza fra cittadini italiani, di pari dignità fra precari di due enti pubblici. Noi non ci stiamo, non ci possiamo stare, non ci vogliamo stare.
E' anche, da non sottovalutare, una questione di economicità. A che pro un concorso? Per spendere ulteriore denaro pubblico? Per dimostrare un'idoneità che già ci viene riconosciuta attraverso l'elargizione di uno stipendio da otto anni?
Quel decreto del maggio scorso ha dimostrato che sono percorribili altre strade stabilizzative al di là della procedura concorsuale, non abbandoniamole!
Per questi banali motivi abbiamo la presunzione di affermare che chi si siederà a questo tavolo delle trattative lo farà esclusivamente per sè e per una sparuta minoranza di noi precari, non per la maggioranza di tutti noi che, voi volenti o nolenti, si è espressa in un recentissimo passato in maniera assolutamente chiara...
Decreto!!!
Care colleghe e cari colleghi,
in questi giorni sono stati inviati numerosi fax alla volta del Ministro Baccini.
Ne abbiamo certezza perché abbiamo parlato con una segretaria letteralmente impazzita e comunque molti colleghi ce lo hanno confermato.
Come avrete appreso, dalle pagine di Italia oggi, viene ventilata la possibilità di un decreto di fine legislatura, in verità, interpellata la giornalista Lei conferma tali intenzioni perché sostiene giungano da voci molto attendibili.
Posso solo dirvi che siamo in costante contatto con il ministero e qualcosa si sta muovendo, oggi abbiamo telefonato almeno 10 volte.
Sono davvero fiducioso nel risultato dell'operazione di questa mattina e sinceramente credo che alla fine ci riusciremo.
Ci riusciremo nel nostro intento perché siamo tutti coesi, ci stiamo muovendo tutti insieme e bene, questo perché ci crediamo e ci crederemo sino in fondo.
Ma una nube oscura all'orizzonte si sta già formando, il tentativo di ostacolare le nostre volontà, nasce sotto la spinta di alcune sigle sindacali, le solite, le quali incuranti dei nostri interessi e delle nostre volontà (vedi le 1300 schede del referendum) spingono l'agenzia nel sulla strada del percorso concorsuale, nel tentativo di accelerare i tempi e di bandire il concorso prima che qualcosa per noi possa realizzarsi. Per questo l'Agenzia presenterà una nuova bozza di concorso, che da anticipazioni, sappiamo che è comunque pericoloso e poco tutelante dei nostri interessi legittimi.
Questa bozza sarà presentata e discussa il 15 marzo 2006.
Dunque qualcuno, senza mandato, il 15 marzo 2006 si arrogherà il diritto di decidere il nostro futuro.
Come anticipammo tempo fa dalle pagine del sito www.ctlsu.it è necessario vigilare e presidiare, per mostrare con forza la nostra totale contrarietà ad un concorso subdolo e pericoloso, un percorso di stabilizzazione irto di insidie per tutti i LTD.
E' chiaro a tutti che non bastano lettere, fax ed email, occorre la mobilitazione di tutti.
Comprendo e capisco le difficoltà di ognuno di noi, ma questo è il momento in cui ci dobbiamo fare sentire tutti, nessuno escluso.
Bisogna stringere i denti ed andare avanti.
Io sarò a Roma, al Ministero della Funzione Pubblica, anche il 10/03/2006.
Ma ritengo fondamentale e necessario organizzarsi, sin da ora, per essere tutti presenti il 15 marzo 2006, alle ore 9,30 alla Direzione Centrale del Territorio, in Largo Leopardi, 8 Roma.
Nella speranza che comprendiate quanto importante e vitale sia per noi quella data attendo la vostra risposta di adesione a mezzo email.