Questo aggiornamento delle nostre pagine, tra l'altro non so se riuscirò a finirlo, il telefono squilla continuamente, è il resoconto di un'intera giornata trascorsa alla Camera dei Deputati insieme ai colleghi DI PISA e CHESSA.
In un primo incontro avuto nella mattinata, con l'ON. CANGEMI, è stato parlato del D.D.L. 6384 dell'ON. SCOZZARI per il quale abbiamo avuto la piena disponibilità, da parte dell'ON. CANGEMI, a sottoscriverlo e ad impegnarsi per farlo sottoscrivere da altri Onorevoli suoi colleghi. E' stato discusso e trattato, chiaramente, l'argomento LSU. In seguito abbiamo avuto un'incontro con l'ON. SCOZZARI, il quale si è complimentato per il nostro lavoro e per quanto stiamo facendo per la sensibilizzazione del suo D.D.L. 6384.Si é parlato di manovra finanziaria e proproga dei LSU.
Gli incontri avuti alla CAMERA sono stati positivi, sopratutto per i contenuti e per quanto abbiamo potuto apprender, negativi nei contenuti. Vengo ai fatti.
Nella giornata del 30 novembre 1999 nella seduta pomeridiana alla Camera dei Deputati si doveva convertire in legge il decreto-legge 2 novembre 1999 n.390 recante disposizioni per il finanziamento dei LSU, (per chi volesse approfondire, cliccando quì, è disponibile la trascrizione di un'ampio dibattito tenutosi sull'argomento e non, alla Camera dei Deputati, nell'ultimo mese. Il file è in formato pdf e riguarda il n. 6521 della Camera, presentato il 3/11/99). Ebbene alll'intervento dell'ON. ELIO VITO, quì di seguito testualmente riportato:
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LUCIANO VIOLANTE (ore 17,16)
ELIO VITO. Se è vigente un decreto-legge, vuol dire che il Governo ha ritenuto che sussistessero gli elementi per fare ricorso a questo strumento normativo, quindi dovrebbe battersi per ottenerne la conversione. Ora, invece, troviamo che la materia è stata inserita al Senato nel disegno di legge finanziaria e noi abbiamo già chiesto in Commissione che questa norma venga soppressa o stralciata. Il Governo, che si era riservato di dare una risposta in merito alla richiesta da noi formulata in Commissione bilancio, con l'intento di provare nel frattempo ad ottenere la conversione di questo decreto-legge, visto che per quest'ultimo le cose si presentano male, decide di rinunciarvi, sapendo di poter comunque percorrere l'altra strada, quella della legge finanziaria. Eh no, il Governo non è padrone assoluto del Parlamento!
Vi sono poi anche un secondo ed un terzo episodio, Presidente, che mi permetto di richiamare brevemente. Vi era un altro decreto-legge, iscritto all'ordine del giorno dell'Assemblea, varato dal Governo in condizioni di necessità ed urgenza, relativo ai lavori socialmente utili: ebbene, il Governo all'improvviso fa presente alla Conferenza dei presidenti di gruppo di aver scoperto che quel decreto-legge non era necessario. Allora vi è stata una violazione dell'articolo 77 della Costituzione! Il Governo ha affermato che quel provvedimento non era necessario perché si è accorto di poter ottenere lo stesso risultato, questa volta, non attraverso la legge finanziaria, ma tramite una vecchia delega. Ma che Governo è mai questo? Adotta un decreto-legge e poi scopre che in realtà (poiché è impraticabile la via parlamentare, dal momento che in Commissione vi è stata una forte opposizione) poteva fare ricorso ad una delega che gli era già stata conferita.
Vi è poi un terzo caso, recentissimo, di oggi. Il Governo ha provato ad inserire nel disegno di legge finanziaria i contenuti di un provvedimento, già esaminato dalla Commissione finanze, sul mercato dell'oro. L'inserimento nel calendario di questo provvedimento - concluso, peraltro senza particolare contrasto, già da tempo dalla Commissione - non è stato sollecitato dal Governo con gli strumenti propri, ma l'esecutivo cerca di inserirne i contenuti nella legge finanziaria, dalla quale giustamente vengono cassati per estraneità di materia: allora il Governo ne chiede (e sembra che l'otterrà, anche se so che è prevista una riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo) l'immediata e
rapidissima - cosa senza precedenti - iscrizione in calendario per la seduta di domani, con termini abbreviati per la presentazione degli emendamenti, e così via. Così, anche un provvedimento che poteva non essere contrastato rischia di diventare un caso politico.
Allora, questo è il punto. La dichiarazione del sottosegretario Montecchi non spiega e non giustifica un atteggiamento di arroganza del Governo, che ritiene di poter fare, soprattutto in questo periodo dell'anno, tutto e il contrario di tutto.
Adotta decreti-legge che poi scopre non necessari; adotta decreti-legge il cui contenuto inserisce nel frattempo nella legge finanziaria e di cui ora chiede il rinvio dell'esame ad altra data (in realtà, poi comparirà un emendamento per sopprimere questo testo): insomma, Presidente, noi vorremmo che fosse posto un limite allo strapotere del Governo.
L'esecutivo ha i suoi poteri costituzionali ed è giusto che li eserciti; gode già di ampi strumenti, che i nostri regolamenti gli consentono, per esercitare liberamente la sua attività di governo del paese e per portare all'approvazione i propri provvedimenti, ma deve scegliere una sola strada e mantenere quella. Se ha scelto la strada sbagliata, basta, il provvedimento decade: non è possibile che ci siano decreti-legge che, a seconda di come vanno, non vengono esaminati, trasfusi in articoli della legge finanziaria o riutilizzati attraverso deleghe che il Governo improvvisamente scopre essere ancora attuali.
Signor Presidente, da qui nasce la nostra ferma contrarietà. Il decreto-legge, se è stato presentato, era urgente. Per noi la materia è estranea al disegno di legge finanziaria e chiederemo comunque lo stralcio dell'articolo 51; quindi si proceda con l'esame del disegno di legge di conversione. Certo, se si riconosce con chiarezza che abbiamo ragione sullo stralcio dell'articolo 51, si può anche provare a chiudere più rapidamente l'esame di questo provvedimento, ma ciò che fa insorgere i colleghi è il fatto che non ci sia risposta su questo punto e che sussistano, da una parte, l'articolo 51 della legge finanziaria e, dall'altra, il decreto-legge che vertono sulla stessa materia. Il Governo, quindi, in sostanza dice "vediamo dove mi va meglio: passerò da quella parte, rinunciando all'altra". Eh no, se si aderisce alla nostra richiesta di stralcio, allora esaminiamo gli emendamenti: non sono molti, si può andare rapidamente ad una conclusione; se, invece, non si aderisce alla richiesta di stralcio, è chiaro che sul decreto sorgono le preoccupazioni dei parlamentari dell'opposizione. In ogni caso, come lei sa, onorevole Montecchi, non è possibile seguire entrambe le strade: non è stato possibile per nessun Governo, non capiamo perché dovrebbe essere possibile per questo (Applausi dei deputati dei gruppi di Forza Italia e di Alleanza nazionale).
PRESIDENTE. Sta bene. Passiamo ai voti.
Per facilitare il computo dei voti dispongo che la votazione abbia luogo mediante procedimento elettronico senza registrazione di nomi.
Pongo pertanto in votazione, mediante procedimento elettronico senza registrazione di nomi, la proposta di sospendere l'esame del disegno di legge di conversione n. 6522 avanzata dal rappresentante del Governo e di passare all'esame del disegno di legge n. 5619-B, al punto 6 dell'ordine del giorno.
(È approvata).
Il seguito dell'esame è pertanto rinviato ad altra seduta.
Questo è stato ricollegato ad un articolo pubblicato su il sole24ore del 26 novembre 1999, nel quale si diceva che qualora il DECRETO SALVI, non fosse stato riconvertito in legge, il MM.LL. aveva già pronte delle contromisure o meglio un pacchetto di interventi che in un certo qual modo avrebbereo anticipato un pò ciò che si farà nella riscrittura della L. 468.
Dunque a tutt'oggi mi sento in dovere di dire, a mio parere, a tutti i colleghi LSU, del MM.FF. e non, che attualmente non esiste nessuna proroga sino al 30 aprile, o quanto meno spezzerà la continuità di tutti i progetti.
Mi riservo un paio di giorni di indagini e riflessioni per prenedere una posizione decisa sulla cosa.
Un'altro argomento che tratteremo nella giornata di domani è la presunta mancanza di volontà da parte del MM.FF. di prorogarci dopo il 30/04/2000.
Continua la campagna di sensibilizzazione verso il DDL 6384 presentato dall'ON. SCOZZARI:
Molti colleghi si stanno dando da fare in modo eccellente.
L'importante è che i Deputati contattati firmino anch'essi la proposta dell'ON. Scozzari, proposta che è depositata alla Camera.
Dunque non c'è bisogno che contattino l'Onorevole Scozzari ma basta che si rechino a sottoscrivere il DDL 6384, depositato alla Camera dei Deputati.
E' importante che lo facciano in molti!!!!!
La parola d'ordine è SENSIBILIZZAZIONE.
Questo disegno di legge potrebbe essere un'ottima chance per la nostra assunzione nel MMFF, ma deve essere appoggiato e sottoscritto da altri Onorevoli, (Deputati) sopratutto della maggioranza, affinchè rappresenti veramente uno strumento risolutivo del nostro precariato.
Orsù dunque è necessaria una collaborazione da parte vostra.
Tutti i colleghi si devono impegnare in modo veramente estremo affinchè si possano trovare Deputati e Senatori che appoggino il DDL dell'ON Giuseppe SCOZZARI affinchè passi alla Camera ed al Senato e sia approvato, per la definitiva assunzione di tutti i 1730 tecnici LSU.
Vi invito a fare molto di più, cercate tra parenti, amici e conoscenti dei contatti con Onorevoli Deputati e Senatori del Governo Italiano che si impegnino per la nostra causa in modo serio affinché il DDL di SCOZZARI, avallato dai loro consensi, diventi lo strumento della nostra assunzione definitiva.
Il DDL è possibile scaricarlo cliccando quì.
Sottoscrittori del D.D.L. 6384
ON. Giuseppe SCOZZARI
ON. Pierpaolo CENTO
ON. Luca CANGEMI
Comunicateci i sottoscrittori. Grazie.
Fraterni Saluti