Ecco cosa accade a voler forzare la mano, è successo quello che non doveva succedere, le tensioni che si creano tra dipendenti dei catasti e tecnici LSU cominciano a fare crepe. E' proprio il precariato che incentiva simili casi, purtroppo i LSU sono sempre meno tutelati e sempre più spesso vittime del condizionamento e dello sfruttamento altrui. Vuoi tu perchè hanno creduto a qualche promessa oppure per semplice quieto vivere in un'ambiente che è sempre stato ostile sin dall'inizio, in un ambiente che, sè ha goduto momenti di calma "relativa" è stato solo per non bellicosa convenienza.
Ma all'occorrenza eccoti il ben servito; ma come dicevo ieri la pazienza ha un limite ed i colleghi di Firenze stanchi di essere sfruttati hanno reagito.
Ecco come titola il quotidiano la nazione di Firenze:
Lavoravano altri, predevano i soldi degli incentivi loro.
Così tre impiegati dell'Ufficio del Territorio, ex Catasto, sono stati scoperti dal servizio ispettivo interno.
L'inchiesta è stata richiesta dal direttore Paolo Ceccherini.
Parallelamente un esposto firmato da tredici lavoratori socialmente utili è stato presentato alla
Procura della Repubblica.
Catasto: tre impiegati "rubavano lavoro"
L'indagine interna ha appurato che alcuni impiegati si sono appropriati di lavoro fatto dai dipendenti a contratto a termine. Come? Hanno archiaviato l'aggiornamento di pratiche nel cervellone del catasto utilizzando le password d'accesso in loro possesso. Hanno certificato quindi che quell'attività era stata svolta da loro e non dai lavoratori precari. Cos avrebbero potuto beneficiare degli incentivi messi a disposizione dal Ministero delle Finanze, la cui prima tranche è stata di circa 150 milioni. Gli incentivi sono stati consegnati prima che scoppiasse il caso. Per tre di loro la busta paga sarà presto più leggera: con un conguaglio dovranno rendere quanto gli è stato dato ingiustamente.
Intanto le code davanti all'Ufficio di via dell'Agnolo sono sempre pi* lunghe: ormai l'attesa inzia fin dalla notte.
Qualcuno pensava che fosse solo una leggenda metropolitana. Si sentiva parlare di bolgia infernale, di girone dantesco in riferimento alla situazione in cui versa l'ufficio del Catasto di via dell'Agnolo.
E che succederà mai di così tremendo?
Sarà un po' come la maggior parte delle cose fatte e decise all'italiana. Un po' di coda, qualcuno che borbotta, altri che bestemmiano, qualche pratica rosicchiata dai topi, documenti che si perdono, insomma una emergemza istituzionalizzata, ma poi tutto finisce Bene non è esattamente così.
Ieri mattina il cronista, per verificare di persona, ha pensato di mettersi in coda regolarmente a un'orario abbastanza civile, le sette del mattino, aspettando l'apertura del portone fissata per le otto e mezzo. Le sette? A quell'ora le speranze di arrivare a uno dei due accessi per il mitico docfa, che sembra una parolaccia invece deve essere la soluzione informatizzata di tutti i mali dell'ufficio erano già ridotte al lumicino.
Quì si viene di notte a prendere il posto ci racconta Tiziano, un veterano di queste battaglie io sono arrivato alle 5 e mezzo e ho potuto agguantare solo la diciottesima posizione, adesso dovrò passare la mattinata qui e incrociare le dita.
In testa a tutti, sulla lista improvvisata, un foglio doppio affisso alla facciata esterna del portone, c'è il signor Aloisio. Cerchiamo di conoscerlo questo primatista così invidiato. Al momento è appisolato in macchina, ma dormicchia con un occhio solo per controllare che nessuno strappi quel benedetto elenco semiclandestino, unico passaporto verso il tanto agognato documento che manca per chiudere la pratica edilizia. Ma a che ora è arrivato il recordman del giorno? Verso le tre con altre 4 o 5 persone. Qualcuno ci ha detto però che verso le due di notte c'era già un'altra lista strizzata con altri 21 nomi, ma noi non l'abbiamo vista. Il numerino come alla Coop? Macchè, mai visto nulla di simile, magari poi qualcuno si fregherebbe il tutto, contenitore compreso. Una chicca dal sapore tutto partenopeo: ci sarebbero, mescolati tra i vari professionisti in attesa, anche i prestalista, per lo più ragazzotti che, dietro compenso, firmano il foglio e si mettono in coda di notte per tenere ben saldo il posto ad altri. In guerra come in amore tutto diventa lecito. E questa è davvero una guerra. Per avere definita una volta per tutte una rendita catastale, una voltura, un passaggio di proprietà, un cambio di volumetria. Per non finire nella famigerata stanza 42 a cercare fascicoli tra quella montagna polverosa di carte, c'è gente disposta a svenarsi in pubblico. Papò Renato ieri mattina si è alzato alle cinque e da Borgo San Lorenzo si è precipitato in via dell'Agnolo a fare la coda e non ce la farà è il 55 in graduatoria al posto di un figliolo ormai esaurito dalla snervante attesa del giorno precedente per poi sentirsi dire che il sistema eletrronico, quello nuovo, era in tilt. E se l'altro giorno il sistema era in coma, ieri non stava neppure un po' meglio tanto * vero che il personale aveva riesumato e rimesso in funzione quello vecchio, per non rimandare a casa gente dal volto spiegazzato da una notte in strada. E che magari dopo due notti spese invano non sarebbe stata proprio conciliante Marisa è serena: sa che questa volta, a conti fatti, ce la farà ad arrivare a quel benedetto docfa e poi spiega è anche una occasione per socializzare, per fare amicizia. E' giovane e sorridente, ma altri non sembrano così benevoli. Un altro mistero da svelare: ma cosè questo Docfa? Domanda da profani, ok d'accordo. Una invenzione della Sogei, spiegano quasi tutti in coro,
per avere subito la rendita catastale avendo alcuni dati essenziali. E' un procedimento che doveva servire a sanare le situazioni pregresse, a recuperare un arretrato impressionante. Questo è il risultato. Ma potrebbe essere peggio. Peggio di così? Certo, potrebbe piovere. Nelle foto: l'attesa davanti all'ingresso e gli sportelli del Catasto
di Amadore Agostini
Questo è un chiaro segnale al MM.FF ed alle OO.SS. confederali, bisogna fare presto, accelerare il processo di stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili dei catasti nel MM.FF., prima che si arrivi ad un punto di non ritorno.
Nella mattinata di ieri ho tentato di comunicare con l'Ing. VANNOZZI al MM.FF., ogni tentativo è stato vano, eppure cosa si chiedeva, solamente un pò di chiarezza come avevo spiegato venerdì scorso al capo di gabinetto dell'ON. VIGEVANI. Ero stato chiaro è importante che sul posto di lavoro ci siano condizioni di tranquillità, queste fanno si che sia il datore che il lavoratore né godano e se ne avvantaggino. Era un discorso semplice e chiaro, vediamo questa mattina se il MM.FF invia questi benedetti documenti.
Se non giunge il documento chiedo ufficialmente un'intervento a CGIL, CISL e UIL, stanno solo facendo brutte figure, infatti il MM.FF., non convocando CIELO, SILVERI E CEFALO, li stà screditando.
Se entro Giovedì 9 dicembre 1999 non arriva nessun documento da parte del MM.FF., ci aspettiamo una chiara presa di posizione delle OO.SS. confederali.
Dunque ripeto che fino a quando non ci sarà un documento ufficiale firmato non smetterò di restare
AGITATO.
QUALORA NON DOVESSE GIUNGERE NESSUN DOCUMENTO
UFFICIALE DI
PROROGA INVITO TUTTI I COLLEGHI
LUNEDI' 13 DICEMBRE 1999
AL PRESIDIO FISSO CHE INIZIERA' DALLE ORE 9.00 AVANTI AL
MM.FF.
TUTTI SONO PREGATI DI INTERVENIRE, SE HANNO UN MINIMO
DI STIMA DI SE STESSI.
I KRUMIRI INSIGNIFICANTI, PARASSITI DELLO STATO E PEGGIO ANCORA DEI LORO COLLEGHI, NONCHE' LORO COMPAGNI DI SVENTURA, NON AVENDO NESSUNA CONSIDERAZIONE DI SE STESSI, NON MERITANO NEMMENO LA NOSTRA !
DUNQUE, POSSONO PURE NASCONDERSI NELLA SPAZZATURA;
TANTO SONO ABITUATI.
INVOCO DUNQUE LA SOLIDARIETA' NAZIONALE:
UN SOLO SCOPO UN SOLO GRIDO: VOGLIAMO IL LAVORO!
Continua la campagna di sensibilizzazione verso il DDL 6384 presentato dall'ON. SCOZZARI:
L'importante è che i Deputati contattati firmino anch'essi la proposta dell'ON. Scozzari, proposta che è depositata alla Camera.
Dunque non c'è bisogno che contattino l'Onorevole Scozzari ma basta che si rechino a sottoscrivere il DDL 6384, depositato alla Camera dei Deputati.
E' importante che lo facciano in molti!!!!!
La parola d'ordine è SENSIBILIZZAZIONE.
Questo disegno di legge potrebbe essere un'ottima chance per la nostra assunzione nel MMFF, ma deve essere appoggiato e sottoscritto da altri Onorevoli, (Deputati) sopratutto della maggioranza, affinchè rappresenti veramente uno strumento risolutivo del nostro precariato.
Orsù dunque è necessaria una collaborazione da parte vostra.
Tutti i colleghi si devono impegnare in modo veramente estremo affinchè si possano trovare Deputati e Senatori che appoggino il DDL dell'ON Giuseppe SCOZZARI affinchè passi alla Camera ed al Senato e sia approvato, per la definitiva assunzione di tutti i 1730 tecnici LSU.
Vi invito a fare molto di più, cercate tra parenti, amici e conoscenti dei contatti con Onorevoli Deputati e Senatori del Governo Italiano che si impegnino per la nostra causa in modo serio affinché il DDL di SCOZZARI, avallato dai loro consensi, diventi lo strumento della nostra assunzione definitiva.
Il DDL è possibile scaricarlo cliccando quì.
Sottoscrittori del D.D.L. 6384
ON. Giuseppe SCOZZARI
ON. Pierpaolo CENTO
ON. Luca CANGEMI
ON. Vasco GIANNOTTI
Comunicateci i sottoscrittori. Grazie.
Fraterni Saluti