COORDINAMENTO dei TECNICI LSU
degli UFFICI PROVINCIALI del TERRITORIO



Mercoledì 5 aprile 2000
(aggiornato alle ore 1:13:36)




Una breve storia



Prologo.

Aspettando la Legge di proroga dei progetti LSU dopo il 30 aprile 2000.
Aspettando un documento, nonché un incontro congiunto di GCIL, CISL e UIL, che porti chiarezza sulle posizioni attuali delle OO.SS. sopracitate nei riguardi dei geometri LSU dei catasti d’Italia.
Aspettando con ansia le decisioni del sig. Ministro delle Finanze in merito alla stabilizzazione del rapporto di lavoro degli oltre 1700 LSU appartenenti al “progetto catasto urbano”.
Il sottoscritto Marco Cavicchia decide di inviare al Coordinatore CT-LSU, Federico Righi le proprie riflessioni private e non.
Roma 2-4-2000.


Analisi dei fatti fin qui accaduti.

Il Direttivo del Ministero delle Finanze (Ministro, Sottosegretari, Direttore del Territorio) voleva chiudere la partita LSU-catasto il 31 dicembre 1999.
A prova di ciò espongo i seguenti fatti:
1. Il MM.FF. è stato l’ultimo ente che ha fatto richiesta di proroga al Ministero del Lavoro per il periodo 1-1-2000, 30-4-2000, questo è stato confermato per l’appunto dal MM.LL.
2. I ritardi dei pagamenti dell’integrazione del MM.FF., sono dovuti semplicemente al fatto che per l’appunto il Min. delle Finanze non aveva previsti tali pagamenti, in base al punto 1 sopra citato. Ricordo che l’99% dei geometri LSU non percepisce integrazioni dal mese di dicembre 1999!
A prova ulteriore del punto 1 , porto l’esperienza di quei catasti che hanno dovuto sudare “sette camicie” per farsi firmare il documento di proroga (1-1-2000, 30-4-2000) dai propri Direttori Compartimentali, Lazio e Toscana in testa a tutti. Infatti i Direttori Compartimentali avevano avuto ordine dal Direttore del Territorio di non firmare le proroghe dei geometri LSU dei catasti d’Italia, per il periodo in questione. Hanno firmato solo alla fine, perché costretti dai LSU intervenuti a” brutto muso” nelle varie Direzioni dei catasti d’Italia.

Ricapitoliamo.


Il 31 dicembre 1999 fuori tutti gli LSU dei catasti
Entro il 16 aprile 2000, tutti gli LSU dei catasti momentaneamente a casa, sarebbero stati richiamati per partecipare al famoso Consorzio gestito in primis da Italia-Lavoro. Tutti noi ci saremmo andati anche contenti visto che stavamo senza lavoro. E il Direttore del Territorio ci avrebbe fatto la figura del “Salvatore”.
Ma cosi non è andata.
Questo lo si deve a quelle persone, uomini e donne LSU, che non hanno voluto cedere alla prepotenza e all’arroganza del Direttivo delle Finanze, arrivando addirittura, se ce ne fosse stato bisogno, ad occupare tutte le sedi dei catasti d’Italia per non farsi buttare fuori dal Ministero dopo oltre un anno di duro lavoro per il Ministero stesso. Ricordo che col nostro operato abbiamo fatto fare bella figura al sig. Ministro (oltre 3000 miliardi di evasione recuperata, accumulata in trent’anni di disservizio). Quale era la ricompensa? un bel calcione e tutti nei mega consorzi, che servono solo a far arricchire le solite lobby di potere.
Ma ripeto così non è andata.
Noi abbiamo avuto la tanto sospirata proroga fino al 30 aprile 2000.
Il Direttore invece è stato rimosso, ed il Ministro ed il Governo aspettano il 16 aprile 2000 per decidere cosa fare di noi.

Prospettive future.


Finalmente abbiamo dalla nostra parte CGIL, CISL e UIL. Il piano dei sindacati, pieno di buoni propositi, è il seguente:
proroga 6 mesi più 6 mesi, fino al 1-1-2001, poi assunzione (forse par-time a tempo indeterminato) nelle Agenzie Fiscali, Territorio e Demanio. Tale piano è condiviso dal Coordinamento CT-LSU
Un buon piano ma questo lo pensiamo solo noi LSU dei catasti d’Italia, in quanto il Direttivo del MM.FF. pensa sempre al consorzio privato (incredibile doppione delle Agenzie suddette). Purtroppo la società Italia Lavoro è dura a morire, e perciò potrebbe accettare un compromesso: alla data dell’1-1-2001, una parte degli LSU va alle Agenzie Fiscali e l’altra nei Consorzi privati ed un'altra ancora nelle riserve del 30% dei posti messi a concorso degli altri Enti. Non si capisce il criterio di scelta della parte di LSU che confluirebbe nei Consorzi, nelle Agenzie o al 30% di riserve.

Conclusioni


La lotta è appena iniziata, il Coordinamento CT-LSU ora deve essere più forte e combattivo.
Le OO.SS. devono essere decise e uniformi nelle loro idee, escludendo corporazioni di partito, perché il “Drago “ è ferito, ma non è morto, bisogna dargli il colpo finale.
Il contenuto di questa lettera è frutto delle mie idee, ogni riferimento a fatti o cose realmente accaduti è puramente casuale, si è trattato solo di pensieri deliranti dovuti alla cosiddetta “patologia del precario”.
O forse no!



Cosa fa il coordinamento in concreto?
Ha cominciato col chiedere un'incontro urgente ed inprocrastinabile con i vertici del MM.FF. e con i sindacati, tutto questo al max entro martedì mattina.
Scarica quì il documento inviato il giorno 4/42000.

Il prossimo documento che invieremo sarà una proclamazione di sciopero.



Un simpatico articolo scritto e fatto pubblicare sulla gazzetta del medio campidano dai colleghi dell'Ufficio del Territorio di Cagliari. Klikka quì.





Dai quotidiani Nazionali


Il sole 24 ore del primo aprile 2000
Agenzie delle Finanze, spuntano nuovi nomi tra i candidati in lizza

ROMA Due outsider ai vertici delle Finanze. In attesa delle nomine ufficiali alla testa delle quattro agenzie fiscali, nelle quali saranno concentrate le attività amministrative del ministero, circolano alcuni nomi più accreditati di altri.
Per l’agenzia del Demanio si parla di Elisabetta Spitz, un’architetto esperto di edilizia pubblica. La prima donna ai vertici delle Finanze ha collaborato con il ministero dei Lavori pubblici, ha lavorato al progetto di informatizzazione degli immobili dello Stato ed è stata tra gli esperti che hanno contribuito alla riforma delle Finanze.
Un "esterno" anche per l’agenzia del Territorio: Mario Picardi, che proviene dall’Iritecna, è già stato designato dal Consiglio dei ministri alla guida del dipartimento del Territorio. Non avrebbe però ancora firmato il contratto; così la carica diventerebbe operativa con la nascita della nuova agenzia.
Un nome "storico", invece, all’agenzia delle Entrate: Massimo Romano, è l’unico alto dirigente destinato a rimanere al suo posto di direttore del dipartimento delle Entrate.
All’agenzia delle Dogane viene indicato tra i possibili direttori Mario Andrea Guaiana, che attualmente ricopre l’incarico di direttore del personale.
Le nomine potrebbero essere presentate alla Conferenza Stato-Regioni che si terrebbe a metà della prossima settimana a Roma.
Sa. Fo




La repubblica del 29 marzo 2000

Beffa per i precari che toccano i 2 milioni

Il Fisco penalizza i "collaboratori" con redditi medi

ROMA (m.e.) - Due milioni al mese, senza tredicesima, senza liquidazione, senza diritto a ferie o malattie e soprattutto senza garanzia del posto. Ma con una grande soddisfazione: per il Fisco sei considerato ricco. Le nuove norme fiscali sui "collaboratori" - cioè quei due milioni di italiani (spesso giovani e qualificati) che lavorano in quel limbo fra lavoro autonomo e lavoro dipendente perché le aziende non assumono quasi più - danneggiano chi nella dichiarazione dei redditi raggiunge i 40 milioni lordi, vale a dire, dopo aver pagato i contributi Inps, Inail, Irpef e la tassa sulla salute, un paio di milioni netti al mese.
Il settore dei collaboratori - chiamati anche parasubordinati, precari, popolo del 10% - è emerso quando è stata introdotto l'obbligo di copertura fiscale con un versamento all'Inps pari appunto al 10% (era il 1996). In pochi anni si sono succeduti numerosi cambiamenti normativi, più altri annunciati ma mai concretizzati. Per il 2000 il governo ha superato se stesso: prima in Finanziaria ha previsto delle agevolazioni specifiche per i collaboratori, poi ha cambiato strada con un emendamento al proprio collegato fiscale, in discussione alla Camera. L'intenzione, per la verità, non è cattiva: per dare una mano a questi lavoratori privi di garanzie, il governo ha presentato un emendamento al collegato fiscale che introduce sconti per i bassi redditi, identici a quelli dei lavoratori dipendenti. Tuttavia questi sconti si annullano intorno ai 40 milioni (lordi) di reddito per diventare un aggravio fiscale per chi incassa di più.
I sindacati vorrebbero contestare il provvedimento e chiedere che le due forme di tassazione siano alternative: il collaboratore cioè possa scegliere se farsi tassare come lavoratore dipendente, e quindi godere di sgravi per i bassi redditi, oppure come lavoratore autonomo, e depennare un 5% del reddito a titolo di rimborso spese forfettario. Ma un incontro sabato con i tecnici delle Finanze non ha portato i chiarimenti sperati.
Tuttavia i sindacati non hanno preso posizione ufficiale contraria. Un po' perché ci sono problemi di rappresentatività, in quanto appena l'1% dei collaboratori è iscritto a un sindacato (i più attivi sono Nidil per la Cgil e Alai per la Cisl); un po' perché l' idea di assimilare i collaboratori ai dipendenti non li scontenta, visto che in questa direzione va un disegno di legge alla Camera, peraltro arenato.
Resta il fatto che i cosiddetti collaboratori coordinati e continuativi vedono assottigliarsi sempre più il reddito netto: da una parte infatti salgono i contributi previdenziali (che dal 10% iniziale oggi sono al 13% e toccheranno il 19% tra qualche anno); dall'altra si aggiungono quelli anti infortuni (entro il 15 aprile è obbligatoria l'iscrizione all'Inail); infine arriva un trattamento fiscale che premia solo chi è al limite della sussistenza.




Il sole 24 ore del 29 marzo 2000

Lsu: l’invalidità non vieta la prosecuzione volontaria

La titolarità dell’assegno di invalidità previsto dall’articolo 1 della legge 222 del 12 giugno 1984 non impedisce l’ammissione alla contribuzione volontaria per il raggiungimento del diritto alla pensione di anzianità o di vecchiaia da parte dei lavoratori socialmente utili. Dalla decorrenza del trattamento anticipato di pensione attribuito a questi lavoratori scatterà la revoca dell’assegno di invalidità. Lo precisa l’Inps con il messaggio n. 87 del 24 marzo 2000.

Il decreto 21 maggio 1998 aveva stabilito che i lavoratori socialmente utili, ai quali mancavano meno di cinque anni al raggiungimento dei requisiti per la pensione di anzianità o vecchiaia, potessero essere ammessi al pensionamento anticipato. La condizione era che gli interessati presentassero, entro il 31 dicembre 1999, contemporaneamente alla domanda di pensione anticipata quella di prosecuzione volontaria con onere a carico dello Stato del 50% dei contributi versati dal lavoratore. Ma gli interessati non mostrarono molto entusiasmo considerando il peso economico da sostenere per i versamenti volontari. Ecco perché la legge 144/1999 ha previsto un ulteriore intervento a carico dello Stato (18 milioni di lire pro-capite ) destinati a coprire in tutto o in parte l’altra metà dell’onere per i contributi volontari che era rimasta a carico dei lavoratori. Si tratta di una "dotazione personale" per il pagamento dei contributi volontari dovuti dal lavoratore nel corso del periodo per il quale viene corrisposta la pensione anticipata. Quando l’importo pari al 50% della contribuzione volontaria risulti inferiore a 18 milioni l’Inps corrisponderà all’interessato la differenza in unica soluzione.
G.Ro.







CONTINUA LA SENSIBILIZZAZIONE.

Questo disegno di legge potrebbe essere un'ottima chance per la nostra assunzione nel MMFF, ma deve essere appoggiato e sottoscritto da altri Onorevoli, (Deputati) sopratutto della maggioranza, affinchè rappresenti veramente uno strumento risolutivo del nostro precariato.

Orsù dunque è necessaria una collaborazione da parte vostra.
Tutti i colleghi si devono impegnare in modo veramente estremo affinchè si possano trovare Deputati e Senatori che appoggino il DDL dell'ON Giuseppe SCOZZARI affinchè passi alla Camera ed al Senato e sia approvato, per la definitiva assunzione di tutti i 1730 tecnici LSU.

Vi invito a fare molto di più, cercate tra parenti, amici e conoscenti dei contatti con Onorevoli Deputati e Senatori del Governo Italiano che si impegnino per la nostra causa in modo serio affinché il DDL di SCOZZARI, avallato dai loro consensi, diventi lo strumento della nostra assunzione definitiva.
Il DDL 6384 è possibile scaricarlo cliccando quì.


Sottoscrittori del D.D.L. 6384

ON. Giuseppe SCOZZARI
ON. Pierpaolo CENTO
ON. Luca CANGEMI

ON. Vasco GIANNOTTI
ON. Renzo INNOCENTI
ON. Filippo MISURACA
ON. MONTAGNINO
ON. MIN. Poste e Telecom. CARDINALE
ON. Vito LECCESE

Comunicateci i sottoscrittori. Grazie.


Fraterni Saluti


IL DIRETTIVO DEL COORDINAMENTO



PROGETTO CATASTO URBANO
Via Indipendenza II traversa, 6
80026 Casoria (NA)
03477259980 - 03395999510
fax: 1782222978
e-m@il:
lsu.catastourbano@tin.it