COORDINAMENTO dei TECNICI LSU
degli UFFICI PROVINCIALI del TERRITORIO




Mercoledì 26 gennaio 2000
(aggiornato alle ore 16:37:41)




IL COORDINAMENTO






Giovanni STUFANO (COORD. PUGLIA),
Federico RIGHI (
COORD. CAMPANIA),
Giovanni DI PISA (
COORD. SICILIA),
Alessandro MURGITTU (
COORD. SARDEGNA),
Marco CAVICCHIA (
COORD. LAZIO)
e tanti altri colleghi invitano tutti i LSU-UT alla

COMPATTEZZA


Ricordando il motto: "OGNUNO E' RESPONSABILE DEL POSTO DI LAVORO DEL COLLEGA" si esortano i colleghi LSU-UT a tesserarsi con una sigla delle OO.SS. confederali, CGIL, CISL, UIL.
Chi non lo ha ancora fatto, contatti immediatamente il coordinamento, per avere informazioni.




il verbale dell'assemblea del 22 gennaio 1999
verbale d’assemblea

Il giorno 22, del mese di gennaio, alle ore 9,30, presso una sala della Cattedrale di Don Bosco, a Roma in via dei salesiani, 7, nei pressi di via Tuscolana, si è tenuta l'assemblea generale dei tecnici LSU che operano presso gli uffici provinciali del territorio (MM.FF.) per discutere e deliberare sul seguente
ordine del giorno

1. Cambio ai vertici del ministero: problematica la proroga dopo aprile 2000.
2. Il punto della situazione dopo la partenza della proroga sino al 30 aprile 2000.
3. Organizzazione e programmazione di forme di protesta unitaria da subito.
Nel luogo e ora indicati sono presenti i rappresentanti dei tecnici LSU dei catasti delle seguenti regioni: Abruzzo, Campania, Lazio, Liguria, Lombardia, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Veneto.
Assume la presidenza il tecnico LSU Geom. Alessandro Muggittu, i presenti chiamano nella funzione di segretario il tecnico LSU Geom. Marco CAVICCHIA.
Costituito così l'ufficio di presidenza, il presidente chiama a parlare Federico RIGHI, in seguito si apre un dibattito con i presenti sui punti all’ordine del giorno, al quale sono aggiunti i seguenti punti di discussione:
4. Iscrizione alle OO.SS. CGIL, CISL e UIL.
5. Censimento dei LSU-UT.
6. Assemblea delle OO.SS. Confederali.
7. Compattezza dei LSU e presenza alle manifestazioni nazionali.
Sentiti i presenti l’assemblea

Delibera

In merito ai punti 2 e 5, siccome dopo la partenza della proroga sino ad aprile 2000 molti colleghi, per un motivo od un altro, hanno lasciato il progetto, è sorta la necessità di avviare una conta generale di quanti effettivamente siamo. Secondo nostre stime i LSU-UT dovrebbero essere meno di 1700, cerchiamo di conoscere il numero preciso, dunque si rivolge un appello ai catasti a comunicarci l’effettivo numero dei tecnici LSU di VI livello che operano da loro.
In merito al punto 1: constatato che attualmente la situazione per i tecnici LSU delle finanze è peggiore di qualsiasi altro progetto nazionale LSU/LPU, sia per come sono trattati nella maggior parte degli uffici del territorio, sia perché attualmente il ministero delle finanze non ha dato nessun segnale positivo, non proponendo progetti concreti per la stabilizzazione generale del rapporto di lavoro con i LSU-UT. Questo si affianca al cambio ai vertici dei sottosegretari alle finanze e all’insediamento del nuovo direttore generale del territorio. Ciliegina sulla torta è la poca chiara partita che le OO.SS. confederali stanno giocando, infatti, per motivi vari e a volta incomprensibili sono sistematicamente posticipati importanti incontri chiarificatori con tutti i LSU-UT, incontri congiunti nel quale si dovrebbe progettare e programmare un futuro oramai diventato presente. La tanto agognata assemblea, di cui al punto 6, si farà il 12 febbraio o forse il 19, questo ha un solo inequivocabile significato: il 30 aprile 2000 tutti a casa. Si è deliberato comunque di continuare a dare fiducia alle OO.SS. confederali CGIL, CISL e UIL, almeno sino all’assemblea che terranno a metà febbraio, forse. Nel frattempo il coordinamento avanzerà una richiesta d’incontro ufficiale alle OO.SS. confederali. Richiesta motivata dalla necessità d’avere chiarimenti, oramai improrogabili, di tipo tecnico, logistico, politico e propositivo sugli argomenti dell’assemblea generale di metà aprile. A tal proposito in merito al punto 4, si invitano i colleghi LSU-UT, che ancora non lo hanno fatto, a tesserarsi con una delle tre sigle sindacali confederali CGIL, CISL e UIL, questo per avvalorare e dare un peso maggiore alle nostre richieste. Si invitano i colleghi a contattare gentilmente il coordinamento per avere istruzioni più precise.
In merito al punto 3 l’assemblea ha deciso che se non si avranno risposte concrete dalle OO.SS. confederali in tempi brevissimi, questo sarà un segnale inequivocabile, dunque il coordinamento deciderà in un’assemblea ristretta straordinaria il da farsi. Tutto quello che sarà deciso in quell’assemblea straordinaria avrà una sola possibilità di riuscita, la risposta totale, unanime e compatta di tutti i tecnici LSU dei catasti. Qui si entra nel merito del punto 7, la compattezza. Se forse abbiamo una minima speranza di riuscita nel raggiungimento dell’obiettivo comune, questa è avallata solo dalla volontà d’ogni singolo LSU-UT, dunque se sino ad oggi molti sono stati a dormire sonni tranquilli, da domani non potranno più farlo se si tiene a questo posto di lavoro. In caso di necessità che si mobilitino tutti e partecipino fianco a fianco, nord, centro, sud e isole, nella costruzione della strada per il loro posto di lavoro nel ministero delle finanze. L’assemblea conclude con un’appello d’amicizia verso quei catasti ancora dubbiosi e che hanno frainteso la limpidezza del coordinamento.
A sigillo della volontà di tutti i tecnici LSU intervenuti questo verbale composto da numero 2 pagine si chiude alle ore 13.00 dello stesso giorno in cui è stato iniziato.
Scaricalo cliccando quì




Un articolo su italiaoggi:
Un articolo apparso sul quotidiano italiaoggi di martedì 25 gennaio 2000 sui LSU/LPU intitolato: " Cento miliardi per esaurire i LSU", come se non bastassero tutte le continue vessazioni e tribolazioni a cui siamo sottoposti di continuo per farci venire un'esaurimento nervoso. Adesso lo Stato rincara la dose, ed investe cento miliardi per .... Leggilo cliccando quì.




Ecco una proposta dei LSU di Mantova su probabili attività da svolgere in un progetto di proroga:

I L.S.U. del Catasto di Mantova da un’ attenta analisi della realtà in cui sono attualmente impegnati hanno rilevato che un’ eventuale proroga potrebbe essere motivata dalle seguenti necessità dell’ Amministrazione :

1. Ricerca, compilazione, spedizione istanze (L. 154/88)
2. Inserimento in mappa dei tipi mappali in arretrato
3. Inserimento volture in banca-dati per allineamento con il classamento effettuato tramite il progetto “Catasto Urbano”
4. Riorganizzazione degli archivi e aggiornamento dei modelli 57 per collegamento con il lavoro svolto nel progetto “Catasto Urbano”
5. Conversione della consistenza catastale da vani a mq con eventuale rasterizzazione

In merito al punto n° 5 si sottolinea che l’investimento per la cessione in appalto del progetto risulterebbe economicamente meno conveniente rispetto all’assegnazione del lavoro ai L.S.U.


Fraterni Saluti
L.S.U.-U.T.Mantova

Questo ci dà lo spunto per avviare un interessante quanto imìportante progetto di indagine conoscitiva sullo stato dell'arretrato che esiste ancora negli uffici del territorio italiani, dunque tutti i colleghi sono invitati a fornire in tempi brevissimi le seguenti informazioni:
Numero effettivo dei tecnici LSU operanti nell'ufficio.
Giacenze ed arretrati impellenti o comunque presenti nei loro uffici.Stato di abbandono e d'incuria, nonchè rispetto delle norme igieniche e di sicurezza (626) nei loro uffici.

Aspettiamo vostre notizie



Agenzie di stampa


60 MLD PER 1.800 POSTI LSU AI BENI CULTURALI

Roma, 21 gen. 2000 - Continua il confronto tra Italia Lavoro e il ministero dei Beni culturali e ambientali per decidere le mansioni da affidare ai 1.821 lavoratori socialmente utili che verranno assunti nel comparto. Il progetto, da 60 miliardi di lire, prevede quattro programmi di assunzione e la costituzione di un consorzio composto da diverse societa', tra cui Iritecna e Francorosso. Ma la federazione dei sindacati autonomi del settore, Faldbac-Fas, avverte in una nota che si corre il rischio di affidare ''agli lsu i compiti istituzionali del personale di ruolo'' creando sovrapposizioni.

La ripartizione prevede 452 Lsu impegnati nel Giubileo, 420 nella societa' mista Aless, 370 nel consorzio di imprese e 580 ripresi dalle precedenti convenzioni. ''Dei 1.800 lavoratori utilizzati nei Beni culturali, il 20% e' utilizzato in compiti di segreteria, il 40% negli uffici e in compiti di contabilita' -riporta una nota della Faldbac- ed il restante 40% e' utilizzato nelle mansioni previste per legge''. Il sindacato avverte il ministro Melandri sul rischio di ''sovrapposizione di compiti che in alcuni istituti dei Beni culturali vede impegnati contemporaneamente personale di ruolo, ditte private e Lsu; come a dire si paga tre volte per un unico servizio''.


D'ANTONI, INUTILE RINVIO SU AMMORTIZZATORI

Roma, 21 gen. 2000 - ''Non si capisce quando e perche' il rinvio dovrebbe consentire di reperire le risorse''. E' il segretario generale della Cisl, Sergio D'Antoni, a criticare il governo per il rinvio della riforma degli ammortizzatori sociali, sollecitandolo ad aprire subito il confronto con le parti sociali per affrontare il nodo delle risorse necessarie. ''Ancora una sede ufficiale del negoziato non c'e' -dice D'Antoni- e invece vorremmo trovarci di fronte al fatto compiuto. Penso che sia urgente aprire il tavolo per trovare delle soluzioni, ma per ora la trattativa e' solo virtuale''.

Il leader della Cisl giudica dei ''cacciatori d'oro'' i tecnici del governo che stanno lavorando al testo della riforma, e avverte: se con la riforma si dovesse far passare un intervento sul sistema previdenziale, la Cisl non ci sta. ''Se la strada e' quella di mettere insieme riforma degli ammortizzatori e intervento sulle pensioni, i soldi non si troveranno mai'' dice D'Antoni. Per il leader della Cisl il problema pensioni verra' sconfessato dalla maggior crescita del pil. ''La gobba presunta ci sara' nel 2015, ma solo con una crescita costante all'1,5%. Quindi non si giustifica la drammaticita' del dibattito''.

Il leader della Cisl e' ottimista sulle possibilita' di crescita economica del paese, e sottolinea la necessita' di avviare una serie di riforme nel mercato del lavoro a cominciare da una maggiore flessibilita'. ''C'e' una idea complessiva della flessibilita' che metteremo in campo nell'iniziativa sul lavoro che manca e il lavoro che cambia del 12 febbraio. Chi sostiene che il sindacato e' arroccato e fuori dal mondo fa solo chiacchiere. I referendum sono in tal senso fuorvianti e bisogna respingerli per avviare un serio dibattito sulla flessibilita''.


PART TIME: CISL CRITICA SU SCHEMA DECRETO LEGISLATIVO SALVI

Roma, 21 gen. 2000 - Lo schema di decreto legislativo sul part time messo a punto dal ministro del Lavoro, Cesare Salvi, non piace alla Cisl, che ha inviato le proprie osservazioni sul testo alle commissioni parlamentari competenti. In una nota, la Cisl sottolinea che, dopo aver gia' criticato ''il metodo assolutamente non concertativo utilizzato dal ministro'', trova che lo schema affronti ''le rigidita' presenti nell'attuale normativa senza tener conto -si legge- ne' delle esigenze delle imprese ne' di quelle dei lavoratori''. I punti insoddisfacenti, secondo la Cisl, riguardano le modalita' di variazione dell'orario (le cosiddette 'clausole elastiche'), e quelle per la possibilita' di svolgere orario supplementare.


D'ANTONI, IL 12 FEBBRAIO OFFENSIVA SU FLESSIBILITA'

Roma, 21 gen. 2000 - La Cisl prepara ''una vera e propria offensiva per rilanciare il tema della flessibilita'''. E' il leader del sindacato di via Po Sergio D'Antoni ad annunciare, nel corso di un convegno della Fim-Cisl dedicato al Sud, per il 12 febbraio la manifestazione in 'cento citta' inizialmente indetta il 25 gennaio. Sara' l'occasione, dice il segretario generale della Cisl, per richiamare il governo agli impegni non mantenuti in tema di occupazione e sviluppo. ''Sono tre le priorita' per rilanciare la vera occupazione: dare una forte spinta alle amministrazioni locali, cominciando ad avviare gli sportelli unici per le imprese; innovare il sistema delle infrastrutture e creare delle convenienze fiscali per le imprese del Mezzogiorno -dice- avviando una seria flessibilita' salariale nelle aziende''.

Proprio su questo punta 'l'offensiva' della Cisl, che chiede un rafforzamento del contratto doi secondo livello, quello aziendale, rispetto ai contratti nazionali per creare condizioni di vantaggio alle imprese che assumono. ''Se si continua ad abbattere l'inflazione e ci si avvicina mano mano allo 0% -spiega- il contratto nazionale perde progressivamente valore. Il futuro e' nella contrattazione aziendale, che vogliamo estendere a tutti i lavoratori italiani e non riservarlo a quel 40-50% che ne usufruisce oggi''. La spinta alla 'territorializzazione' dei contratti, per D'Antoni, e' anche ''un incentivo a sconfiggere il lavoro nero'', ad esempio attraverso i contratti di riallineamento per le attivita' nel sommerso.
Ma non c'era un'assemblea generale dei LSU-UT?.


CGIL, OLTRE 500MILA BAMBINI SFRUTTATI

Milano, 21 gen. 2000 - In Italia sono oltre 500 mila i minori che lavorano e circa 130 mila i ragazzi che ogni anno abbandonano gli studi scolastici per un ingresso troppo precoce nel mercato del lavoro. E' il dato presentato oggi dalla Cgil a Milano che, alla presenza del Segretario Sergio Cofferati, ha varato l'ultimo atto della campagna contro il lavoro minorile: un libro con videocassetta sul tema che verra' inviato a migliaia di scuole italiane. ''Sono le scuole infatti -ha sottolineato Cofferati- il luogo dove i bimbi possono imparare al meglio i loro diritti, ed il modo corretto per avviarsi al lavoro''.

''Gia 5 mila insegnanti sono coinvolti nei progetti di scuole nelle 'aree a rischio' dove il tasso di dispersione scolastica e' piu' alto, e oltre 400 scuole hanno aderito a progetti in questa direzione -hanno spiegato i sindacalisti-. ''L'allarme sul lavoro minorile-ha ammonito Cofferati- deve diventare una costante preoccupazione al di la' delle mutevoli e qualche volta incomprensibili, parabole dei mass media''.

Per il leader Cgil il fenomeno del lavoro minorile ha due aspetti: ''quello del bisogno naturale, dettato dalla poverta', che fa sembrare 'normale' il lavoro dei bimbi e va combattuto combattendo la poverta', ma anche un fattore di 'poverta' culturale': basti pensare -ha spiegato- che nel nostro Paese i piu' alti indici di dispersione scolastica si registrano nelle areee di maggior sviluppo economico''.

''Questo vuol dire -prosegue il leader Cgil- che il fattore culturale riesce ad essere molto influente, ed e' l'indicatore di un disagio piu' diffuso. Molti ragazzi sono spinti ad andare a lavorare troppo presto anche quando non c'e' un bisogno impellente, questo anche per una crisi del senso di responsabilita' degli adulti, che e' destinata a produrre una crisi delle politiche verso l'infanzia''.
Fa parte della logica del Governo Italiano al fine di abituarli, da piccini, ad essere sfruttati tutti come LSU/LPU da grandi .


VALDUGA, FRIULI BLOCCATO PER MANCANZA DISOCCUPATI

Udine, 20 gen. 2000 - In Friuli lo sviluppo arranca per mancanza di disoccupati: secondo il presidente dell'Associazione industriali della provincia di Udine, Adalberto Valduga, il territorio potrebbe dare lavoro a ben 5.000 operai; ma gli operai sono ormai ''merce'' rarissima. Ci sono persino industrie che guardano con grande apprensione all'apertura di nuovi insediamenti perche' questi potrebbero ''scippare'' loro la manodopera. ''Una preoccupazione che, ad esempio -spiega Valduga- sta seriamente affligendo il consorzio che raccoglie una settantina di industrie nella zona dell'Aussa-Corno dove ci sono numerose richieste per l'insediamento di nuove attivita'''.
E' chiaro fanno tutti i LSU/LPU....


LOMBARDIA - CRESCE L'OCCUPAZIONE

Milano, 20 gen. 2000 - Cresce il numero di persone occupate in Lombardia che nella Regione si incrementa di 34 mila unita' su base annua, registrando una particolare incidenza nel settore dei servizi (che assorbe il 55, 3% dell'occupazione complessiva) con una particolare incidenza di assunzioni nel settore femminile (oltre 8 mila nuovi ingressi nel mercato del lavoro). I dati sono stati forniti dall'assessore regionale al lavoro
Guido Bombarda.

In particolare il comparto industriale lombardo vanta 7 mila occupati in piu' nell'anno, un dato dovuto perlopiu' al nuovo progresso del settore costruzioni (+9 mila occupati); aumenta anche l'occupazione dipendente (4 mila occupati in piu') ma diminuiscono (-5 mila) gli addetti del settore agricolo.
Ma chi li ha contati? ....


SUD - FIM-CISL, MORATORIA SULL'INTEGRATIVO PER NUOVE IMPRESE

Roma, 20 gen. 2000 - Per creare nuove imprese al Sud si puo' prevedere una moratoria temporanea del salario legato alla produttivita' o alcune deroghe negoziate sul salario di secondo livello. E' la ricetta della Fim-Cisl, illustrata oggi in un convegno sul Mezzogiorno, per sconfiggere la disoccupazione e la scarsita' di investimenti produttivi nel Sud. Oltre alle deroghe sui salari, i metalmeccanici della Cisl ipotizzano un premio di produttivita' per incentivare le imprese gia' esistenti e la diffusione dei contratti di riallineamento per aiutare le pmi ad emergere dal lavoro nero.

Nella fase di start-up le nuove imprese del Sud vanno aiutate con delle ''deroghe negoziate'' ai regimi contrattuali nazionali: possono ''riguardare sia la gestione del tempo di lavoro -ha detto il segretario nazionale della Fim-Cisl Salvatore Biondo- sia le forme di rapporto di lavoro dei nuovi occupati nell'ambito delle leggi esistenti, sia il salario di secondo livello''. Ma la Fim-Cisl si spinge oltre, e ipotizza ''una moratoria temporanea del salario legato ai risultati aziendali''. In cambio, dice il sindacato. deve esserci ''una forte rivalutazione delle sedi partecipative a livello aziendale e territoriale''. In pratica lo scambio dovrebbe funzionare con ''flessibilita' da una parte e tutela e rappresentanza dall'altra''.


NEL 2002 IL 47% DEI FINANZIAMENTI AL MEZZOGIORNO

Roma, 20 gen. 2000 - La quota delle spese in conto capitale del Mezzogiorno salira' dal 44% del 2000 al 47% del 2002 per ridursi gradualmente fino al 45% del 2007. Questo il quadro dei finanziamenti ordinari e aggiuntivi (comunitari e co-finanziamenti nazionali) destinati al Mezzogiorno dal dpef e illustrati nel programma di stabilita' aggiornato al '99 inviato dal governo a Bruxelles. Nel complesso, tra il 2000 e il 2007, le risorse pubbliche destinati al Mezzogiorno passeranno dai 39.300 miliardi del 2000 ai 56.500 miliardi del 2007, occupando in media il 45% del complesso dei finanziamenti per l'Italia, che passeranno dagli 88.800 miliardi del 2000 ai 126.500 miliardi del 2007.
Dal vocabolario della lingua biforcuta: dicesi mezzogiorno la tfamosa banca dei politici con le mani in pasta.


CISL- CIRCA 700 MILA ISCRITTI IN LOMBARDIA (+2,93%)

Milano, 19 gen. 2000 - Gli iscritti alla Cisl in Lombardia sono 705.350, con una crescita del 2,93%. In un anno gli aderenti al sindacato sono aumentati di 20.087 unita', passando da 685.270 a 705.357. I dati sono stati illustrati stamane a Milano dal segretario organizzativo della Cisl Lombardia Domenico Pesenti.

I risultati del tesseramento mostrano una significativa crescita dei lavoratori attivi (+2,84%) e un primo importante radicamento nei mestieri piu' nuovi (+9,52%). Continua anche la salita dei pensionati che in un anno sono aumentati del 3,03%. Nonostante le difficolta' di questi anni, l'industria si conferma il settore piu' forte con 150.726 iscritti (42,5% degli attivi), seguita dalla Pubblica amministrazione a quota 77.964 (22%) e dai lavoratori dei servizi, attestati a 70.385 unita' (19,8%). Chiude l'agro-alimentare con 15.558 tesserati (4,4%).


CGIA MESTRE, DISCUTIBILE RICERCA CISL SUI GIOVANI

Roma, 19 gen. 2000 - ''Lo strabismo statistico colpisce ancora''. E' questo il commento del segretario della Cgia di Mestre, Giuseppe Bortolussi, ai risultati della ricerca condotta dalla Cisl sulla propensione dei giovani a preferire il lavoro alla continuazione degli studi. ''Guarda -afferma Bortolussi- l'area geografica ad essere maggiormente investita da questo fenomeno e' sempre il Nordest''. Per la Cgia di Mestre questo e' dovuto ''ad un approccio metodologico della ricerca quanto meno discutibile, teso a discriminare una determinata area del Paese''. Secondo Bortolussi, infatti, ''se, come sostiene lo studio Cisl, nel Nordest ci sono piu' occupati tra i ragazzi in eta' giovanile'', lo si deve probabilmente non tanto all'abbandono scolastico quanto al fatto che ''c'e' meno lavoro nero che in altre parti d'Italia''.


PART-TIME - CONFCOMMERCIO, TROPPI VINCOLI NEL DECRETO

Roma, 18 gen. 2000 - ''Il part-time dovrebbe essere uno strumento da incentivare, non un istituto inutilmente complicato'': e' il giudizio di Confcommercio sul testo del decreto legislativo predisposto dal ministro del Lavoro. Per la Confcommercio il dl contiene ''aspetti assenti nel;la disciplina comunitaria, ma di gran lunga piu' vincolanti e onerosi per il sistema dlele imprese. Non solo, il dl ''e' in netta contraddizione con l'obiettivo di promuovere al massimo un istituto che in Italia e' praticato in misura di gran lunga inferiore rispetto alla media europea: il 7% dei rapporti di lavoro -riporta una nota- contro quasi il 18% degli altri Paesi''. Un ulteriore ostacolo e' rappresentato dai vincoli per le aziende, quali ''consentire ai soli rapporti di lavoro a tempo indeterminato la possibilita' di svolgere lavoro supplementare'' e '' obbligare al tempo pieno il part-time verticale anche nei settori in cui gli orari ridotti in certoi periodi sono indispensabili''.


CISL, SU PART TIME GOVERNO FA GIOCO REFERENDARI

Roma, 18 gen. 2000 - ''Nella patria della concertazione, non si puo' procedere per decreto blindato su una materia come quella del part time''. Cosi' Raffaele Bonanni, segretario confederale Cisl, boccia la bozza del decreto legislativo sul part time del ministro del Lavoro Cesare Salvi.

Bonanni sottolinea che ''c'e' ancora tempo, volendo, per modificare con il contributo il testo del decreto, attualmente imprigionato nelle rigidita' ideologiche. E' illusorio pensare che si possano creare 100 mila posti di lavoro con un provvedimento unilaterale del governo, quando invece tutte le parti sociali si erano dichiarate pronte a trovare un'intesa. Questo schema non servira' ne' ai lavoratori ne' alle imprese. Sono tante e tali le rigidita' previste che, se il testo passera', finira' per mettere il piombo nelle ali di uno strumento che dovrebbe essere flessibile e agile per definizione. Il governo D'Alema e il ministro Salvi -conclude il sindacalista- finiranno oggettivamente per essere il migliore alleato dei referendari''.





CONTINUA LA SENSIBILIZZAZIONE.

Questo disegno di legge potrebbe essere un'ottima chance per la nostra assunzione nel MMFF, ma deve essere appoggiato e sottoscritto da altri Onorevoli, (Deputati) sopratutto della maggioranza, affinchè rappresenti veramente uno strumento risolutivo del nostro precariato.

Orsù dunque è necessaria una collaborazione da parte vostra.
Tutti i colleghi si devono impegnare in modo veramente estremo affinchè si possano trovare Deputati e Senatori che appoggino il DDL dell'ON Giuseppe SCOZZARI affinchè passi alla Camera ed al Senato e sia approvato, per la definitiva assunzione di tutti i 1730 tecnici LSU.

Vi invito a fare molto di più, cercate tra parenti, amici e conoscenti dei contatti con Onorevoli Deputati e Senatori del Governo Italiano che si impegnino per la nostra causa in modo serio affinché il DDL di SCOZZARI, avallato dai loro consensi, diventi lo strumento della nostra assunzione definitiva.
Il DDL 6384 è possibile scaricarlo cliccando quì.


Sottoscrittori del D.D.L. 6384

ON. Giuseppe SCOZZARI
ON. Pierpaolo CENTO
ON. Luca CANGEMI

ON. Vasco GIANNOTTI
ON. Renzo INNOCENTI

Comunicateci i sottoscrittori. Grazie.

Fraterni Saluti





PROGETTO CATASTO URBANO
Via Indipendenza II traversa, 6
80026 Casoria (NA)
03477259980 - 03395999510
fax: 0815401557 - 0818334492
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