COMUNICATO STAMPA

 

Dichiarazione del ministro delle finanze Vincenzo Visco

 

Dopo aver presentato alla Commissione Bilancio del Senato l'emendamento fiscale alla Legge Finanziaria, il ministro delle Finanze Vincenzo Visco ha rilasciato la seguente dichiarazione:

"Con questi provvedimenti i contribuenti italiani avranno, dal prossimo mese di gennaio, un alleggerimento delle imposte che, nel 2000, ammonta ad oltre 10.000 miliardi e, nel quadriennio 2000 - 2003, supera i 45.000.

La maggior parte di questo intervento alleggerisce le imposte delle famiglie con figli e, più in generale, riguarda l'Irpef: il prelievo di questa imposta, nel corso del prossimo anno, si ridurrà di circa 7.000 miliardi, vale a dire che scenderà di 3 punti percentuali rispetto al prelievo attuale. E sarà una riduzione strutturale, cioè permanente, che anzi sarà incrementata, anno dopo anno.

E' opportuno ricordare che in questo modo il Governo, non solo dà attuazione al "Patto" stipulato con le forze sociali nel dicembre del '98, ma fa di più: invece di un alleggerimento una tantum da decidere dopo aver contabilizzato il recupero di evasione sulle sole imposte sui redditi (quindi a primavera del 2000), vengono introdotte subito riduzioni, per una parte non piccola (oltre 1.400 miliardi) a valere sui redditi del '99, per l'intero ammontare (quindi non limitato al recupero dell'evasione) del surplus di entrate stimato rispetto alle previsioni, e con un carattere permanente e crescente nel tempo. Tutti coloro che hanno sottoscritto quel patto, quindi, hanno titolo per rivendicare anche a proprio merito i risultati di oggi.

Credo che questo intervento dica, con più evidenza di qualsiasi discorso, che la strada delle riforme e del rigore che abbiamo seguito fino ad oggi è stata preziosa per il Paese. Oggi siamo in presenza di una significativa ripresa dell'economia, di segnali forti di ripresa dell'occupazione e di un robusto avvio di riduzione del prelievo fiscale: vuol dire che il risanamento c'è stato - anche se il peso del debito pregresso seguita a farsi sentire - e che la riforma fiscale ha avuto successo. Il recupero di evasione, che ha contribuito molto alla creazione delle condizioni necessarie per la riduzione del prelievo, non è frutto soltanto di una più seria e intelligente "caccia all'evasore": esso deriva anche da una forte spinta all'adesione spontanea dei contribuenti ottenuta grazie a numerosi aspetti della Riforma fiscale e, spero, ad una crescita di coscienza della legalità nel nostro Paese, dove si comincia a convincersi che essere in regola è conveniente per tutti.

E' intenzione del Governo che il passo compiuto con queste misure sia l'avvio di un processo di progressivo miglioramento delle condizioni di vita di tutti i cittadini, a cominciare dalle famiglie e dalle persone in stato di maggior bisogno verso cui l'intervento fiscale riserva particolare attenzione".

Roma, 21 ottobre 1999

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