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dodici aprile 2001

Una frase storica.



......devo dire, con franchezza, che il vostro processo di autorganizzazione, per cui avete costruito un percorso di mobilitazione, certamente ha avuto un grande ruolo; perché è chiaro che, in prima battuta, non c'era stata un'attenzione esaltante nei vostri confronti, ma vi devo dire, in tutta onestà, che tutto il sindacato confederale e dunque anche la UIL, che io quì rappresento ufficialmente, vi ha preso seriamente in considerazione, specialmente in seguito ai vostri interventi su Roma al Ministero e nei vostri Uffici del Territorio.......

Roberto Cefalo a Palermo il 25 settembre 1999



Pubblicate le nuove norme che regolano l'attività
dei tre milioni di dipendenti della pubblica amministrazione


Stop alle telefonate private
Arriva il codice del travet

Le regole riguardano anche i regali e le macchine di servizio

ROMA - Stop ai regali e alle telefonate personali dall'ufficio. Concessi solo cadeaux di "modico valore" e chiamate solo in caso di necessità. Ed ancora "massima disponibilità nei rapporti con i cittadini" e risposte veloci ai quesiti. Eccoli i punti più innovativi del nuovo codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni che entra in vigore dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 10 aprile. Un codice che riguarderà quasi tre milioni di persone che lavorano nella pubblica amministrazione.

Le nuove regole sono ispirate a una doppia filosofia: i dipendenti pubblici devono comportarsi "lealmente" verso l'amministrazione e i cittadini e non devono "ottenere utilità che non gli spettino sfruttando la posizione ricoperta". Per fare un esempio, è vietato far salire amici o parenti nella macchina di servizio dei lavoratori pubblici. Il dipendente, recita fra l'altro il codice, non accetta regali da chi può avere benefici da decisioni dell'ufficio. Non li accetta nei giorni normali e "neanche in occasione di festività". Non chiede e non accetta regali da un subordinato o da suoi parenti "entro il quarto grado". Ed ancora informa di tutti i rapporti di collaborazione extra-ufficio, si mantiene indipendente ma fa in modo di stabilire con i cittadini "un rapporto di fiducia e collaborazione". Il lavoratore è poi tenuto a non parlare male dell'amministrazione in pubblico.

Norme che il ministro della funzione pubblica Franco Bassanini libera da ogni intento punitivo per i dipendenti pubblici, ribadendo che il codice è ispirato a criteri "di serietà e rigore e non a criteri punitivi".

"Il telefono d'ufficio - aggiunge Bassanini - deve essere usato per motivi d'ufficio. Nei casi in cui è giusto avere una ragionevole flessibilità è giusto che vi siano misure di ragionevole flessibilità, mentre non si può essere flessibili su tutto quello che attiene etica e moralità pubblica". Secondo il ministro il codice è l'arma per evitare tutte quelle situazioni di conflitto di interesse e tutti i casi in cui il dipendente pubblico può trovarsi ad operare avendo interessi propri. "Su ciò è giusto essere inflessibili" dice bassanini.

Il ministro ricorda inoltre come si sia passati da un codice unico, allegato ai contratti di tutti i dipendenti, a questo nuovo codice quadro nel cui ambito ogni amministrazione elaborerà un proprio codice etico. "Si tratta - spiega ancora il ministro Bassanini - di uno strumento più aggiornato e moderno per avere un'amministrazione efficiente e corretta e dare ai dipendenti pubblici regole comportamentali, alcune delle quali possono sembrare banali ma che, in realtà, sono fondamentali".

(Repubblica 11 aprile 2001)
 

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