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venti maggio 2001
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La storia dei giorni nostri...
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Per chi ha dimenticato o chi fa finta di non ricordare.
di Federico Righi.
Il 20 maggio 1999, chi c'è stato se ne ricorderà, chi non c'è stato ho lo ha sentito dire in giro oppure lo ha appreso dal sito, per noi è stata una data storica, che al pari dell'8 marzo 1999, dove ci fu la costituzione del comitato tecnici LSU, viene registrato il nostro primo giorno di mobilitazione di massa.
Sono ancora oggi nei miei ricordi i pensieri e le incertezze del giorno prima del 20, la tensione che si palpava nell'aria, la giornata nella sede romana di RdB, dove io e Marco proponemmo di fare questo sciopero.
Sotto il ministero delle finanze c'era un dispiegamento di forze di polizia imponente, ma ai circa 700 LSU che intervennero non facevano impressione.
Venimmo accolti da uno sbalordito Direttore, il Dott. Favale, che salutiamo caramente, eravamo una decina circa, in una stanza del ministero, ricordo poco i presenti, mi pare c'erano Aldo Chessa, Marco Cavicchia, Fabrizio Di Domenico, Baldassarre Mangione, Giovanni Di Pisa e Giovanni Stufano, qualcun altro che ora non ricordo, ed anche il simpatico Luigi Marinelli, con il quale c'è stato qualche disappunto, ma da bravo sindacalista quale è ha capito intelligentemente quale era il percorso e la strada che intendeva seguire il CTLSU e dunque non ci ha mai fatto nessuna opposizione, dopotutto chiedevamo le stesse cose.
Noi, quel giorno, eravamo convinti si era all'inizio di un processo, lento si, difficile certamente ma dal risultato sicuro per chi ci avesse creduto sino in fondo: la stabilizzazione nel ministero delle finanze o in quello che ne sarebbe stato, l'agenzia, per quel che ci riguarda oggi.
Certo, quello sciopero ci è servito in primis per valutare le nostre capacità di piazza e di forza, ma resta uno dei passaggi fondamentali per la nostra stabilizzazione.
Leggi cosa scrivevemo il tre giugno 1999.
Nella serata eravamo tutti contenti e soddisfatti, ma qualcosa aveva turbato la nostra pacifica manifestazione; qualcosa che ancora oggi ci lascia l'amaro in bocca, un'episodio che rese funesta quella memorabile giornata, il truce assassinio di Massimo D'Antona, noi in questa giornata commemorativa, gli rivolgiamo un silenzioso pensiero e ci fa sorridere il pensarlo contento del fatto che il suo lavoro, almeno per una piccola parte dei LSU, ha consentito di conseguire una stabilizzazione o di intraprendere un concreto processo di stabilizzazione.
Anche oggi passa in secondo piano il mio compleanno, pazienza, verrà il giorno che sarà festeggiato come dio comanda.
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I giorni felici
di Federico Righi
Una volta noi del catasto di Napoli eravamo un gruppo affiatato e compatto.
Due anni e più di lotte, di pensieri e di grandi difficoltà, conditi dal grande precariato che sempre ci ha accompagnato, impregnati forse di una qualche superficialità delle scelte e dei pensieri espressi, ha fatto si che oggi tutti noi, ex LSU, di quell'ufficio, abbiamo solo una parvenza di compartecipazione e di amicizia. In verità la situazione è ben diversa.
Dal due maggio 2001, primo giorno di contratto, in cui ci fu una bella festa presso l'ufficio di Napoli, qualcosa ha rotto gli equilibri facendo uscire fuori prepotente il demone che si nascondeva e serpeggiava, da tempo, tra i nostri più reconditi pensieri.
Certo ammettto di aver fatto un'intervento molto duro, e molti si sentirono colpiti, è evidente, a volte, che la verità non va detta. Ma questa era una situazione che molto probabilmente ci trascinavamo dietro da parecchio e che forse, per troppa sottovalutazione, non era stata mai presa in considerazione, quel giorno ci fu la goccia che fece traboccare il vaso.
Tutti credono di essere rappresentanti, tutti sparano sentenze, tutti oggi si sono svegliati.
Ma in questa confusione si dimenticano gli obiettivi e si perdono di vista i passaggi fondamentali che ci forniranno il lasciapassare per la definitiva stabilizzazione.
Mentre in quasi tutti gli uffici italiani, tutti hanno capito, che per questo primo anno di contratto è di importanza fondamentale il raggiungimento puntuale degli obiettivi, e che in mancanza di adeguate strutture logistiche, quali postazioni informatiche, è necessario anche sacrificarsi e dare luogo a turnazioni dell'orario, pur di massimizzare l'utilizzo delle poche postazioni informatiche e farle produrre tanto.
Mentre nel 90% degli uffici italiani si effettuano delle turnazioni, a Napoli, si pretende di venire tutti di mattina, finendo pure con il litigarsi per chi deve per prima occupare la postazione.
Siamo arrivati al paradosso dell'empasse.
Oggi a meno di venti giorni dal due maggio, l'atmosfera, nel nostro ufficio, è così carica di elettricità che dopo infinite discussioni, dopo due tentate, e fallite, riunioni sindacali, il 22 maggio 2001, l'ufficio di Napoli, sarà chiuso, per tutta la giornata, a partire dalle otto di mattina, per una grande assemblea sindacale di tutto il personale.
La situazione è davvero esplosiva, c'è da discutere orari, priorità, progetti e lavori.
Una cosa è certa, non si vuole assumere una posizione mediatoria tra esigenze nostre e dell'ufficio, eppure ci sarebbero tante strade per giungere ad un accordo equilibrato ed obiettivo.
La morale è che i tecnici a contratto di Napoli, fungono inconsapevolmente da merce di scambio, e così, in questa guerra tra deboli, si genera una situazione di stallo della quale se ne giova solo qualcuno, questo per suoi personali interessi.
Come il solito chi prenderà le batoste saranno i più deboli, leggi ex LSU ora tecnici a contratto.
Vedi le foto di quando eravamo più felici. Clicca quì.
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Sempre a proposito di Consorzio
di Federico Righi
Dunque riappare il Consorzio, questa volta cavalcato dal vecchio amico, il ministro delle finanze, uscente, Ottaviano Del Turco, il quale, seppur ferito, dopo la recente , desolante, tornata elettorale, sembra ringalluzzito nel volersi accaparrare la fiscalità degli enti locali, l'affaire da oltre 6.000 miliardi l'anno.
Il Ministro delle Finanze Del Turco a pochi giorni dalle sue dimissioni vuole affidare la gestione della fiscalità generale degli enti locali ad una Società Mista con partner privati scelti tra gli amici, suoi..
Giustificando la creazione del Consorzio con la nostra assunzione in forma stabile.
Ecco perché non più di 12 mesi, cari amici sindacalisti e tecnici a contratto.
Dunque il ministro perdente tenta di affidare il mercato dell'anagrafe dei beni immobili, la gestione del catasto, le riscossiioni delle tasse e la fiscalità generale degli enti locali ad una società per azioni con soci privati di suo personale gradimento, è chiaro che di questo né sono contenti tutti i suoi cari amici.
L'operazione è chiaro verrebbe fatta eludendo ogni procedura pubblica di gara, in questa maniera si costituirebbe una società per azioni con un giro di affari di oltre 6.000 miliardi l'anno.
Nella riunione del 18 maggio, è stato dato l'annuncio, di tale scellerato progetto, ai sindacati di categoria durante una riunione ufficiale convocata dalla Direzione dell'Agenzia del Territorio, la quale, di fronte al secco parere contrario delle OO.SS., si è impegnata a riconvocare le rappresentanze sindacali tra circa una settimana, questo dopo un confronto con il Ministro.
Da sempre contrari a ogni ipotesi di esternalizzazione, è inutile che ci ripetiamo, ritieniamo qualsiasi ipotesi diversa dalla stabilizzazione nei ruoli e nell'organico dell'agenzia del territorio dei 1600 tecnici neo-contrattisti sbagliata. Inoltre una simile soluzione non solo avrebbe gravi ricadute sui lnuovi tecnici a contratto, ma anche e specialmente sui dipendenti delle Agenzie Fiscali e del Ministero.
Inoltre ci appare fuori luogo e degna di nota negativa la procedura messa in atto da un Ministro il quale, a pochi giorni dal lasciare la sua carica, vuole lgravare di una pesante ipoteca il governo entrante. Modificando in maniera snaturata il sistema fiscale italiano, senza passare dal parlamento, ed a favore di società private e amiche del Governo uscente (ANCI, CISPEL, MPS e IMI SAN PAOLO).
Tale gesto è veramente dissennato perché una simile creazione svaluterebbe le neonate agenzie fiscali, defraudandole degli importanti compiti e funzioni istituzionali di cui sono investite.
E' incredibile che l'Agenzia del territorio sia invitata dal Ministro Del Turco a pagare la propria morte, finanziando in prima persona la creazione di una società killer che di fatto sarebbe in concorrenza con la stessa Agenzia del Territorio e poi di quella delle Entrate.
E' chiaro che questa sconfitta elettorale abbia dato alla testa a qualcuno, comunque sono fatti di una gravità inaudita, che vanno ben oltre il nostro aggiornamento del 4 dicembre 2000, che intitolammo il grande stronzo ed era indirizzato ad un'altro politico pro-esternalizzazione. Quì infatti si va contro le leggi e le norme dello Stato, infatti tali operazioni non sono consentite dall'attuale normativa italiana, che prevede solo l'eventuale costituzione di società private o miste che svolgano attività di supporto e di servizio, "strumentali", a favore degli Enti Locali e delle Agenzie.
Il progetto di Del Turco creerebbe una società operante in sostituzione delle funzioni proprie delle Agenzie Fiscali.
Dunque, come avrete potuto capire la situazione non è risolta del tutto e dunque credo che ci sarà ancora da discutere e chissà ancora quante cose.
Io penso sia necessario dare voce ed amplificazione alla vicenda, cercando di diffonderla tra i politici che hanno vinto questa tornata elettorale e sopratuto tra i mezzi di stampa, locali, regionali e nazionali.
Vi invito tutti a far risaltare questa notizia.
Questo scritto è stato inviato agli Onorevoli FINI, BOSSI e BERLUSCONI.
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