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lunedì 3 dicembre 2001
Biella e Verbania: l'ultima spiaggia?
Con una nota del 6 novembre 2001, il responsabile centrale del territorio per le risorse umane, il dott. Imbucci, ha comunicato, agli uffici provinciali del territorio del centro sud, la mobilità incentivata per la costituzione degli uffici provinciali del territorio di Biella e Verbania.
Tale comunicazione deriva dalla contrattazione, con le OO.SS., sul F.U.A. 2001.
Il FUA del 2001 sarà così ripartito:
- £. 37,733 miliardi definiti nelle intese del 2 e del 17 luglio c.a. (£. 20,903 miliardi + £. 16,830 miliardi) aventi ad oggetto i piani per lanagrafe Beni Immobiliari e il nuovo assetto dellAgenzia;
- £. 4,1 miliardi per ordinamento del personale;
- £. 17,063 miliardi per lerogazione di indennità o compensi di cui allart. 32 CCNL, ivi comprese le incentivazioni alla mobilità per i costituendi uffici provinciali di Biella e Verbania;
- £. 42,00 miliardi a titolo di indennità professionale quale riconoscimento per la partecipazione del personale al processo di riforma;
- £.6,00 miliardi a titolo di premio di risultato per gli uffici che hanno raggiunto gli obiettivi di convenzione.
Le modalità di erogazione delle indennità e compensi sopra specificati saranno definiti con appositi accordi.
Leggiamo la trascrizione del documento inviato, a firma del Dott. Imbucci.
OGGETTO: Mobilità incentivata per la costituzione degli uffici di Biella e Verbania
In data 29 ottobre 2001, è stato sottoscritto un accordo di mobilità volontaria da finanziarsi con i fondi FUA anno 2001 (allegato 1), finalizzato al raggiungimento di obiettivi oggetto della Convenzione per l'esereizio 2001 tra il Ministero delle Finanze e l'Agenzia del Territorio, relativamente alla costituzione, entro il corrente anno, degli uffici del territoro di Biella e Verbania.
Come è noto, le suddette province sono già sedi di Conservatorie per cui l'accordo prevede che in via sperimentale potrà partecipare alla procedura di mobilitá volontaria il personale appartenente alle diverse aree professionali preferibilmente con esperienza operativa nel settore catastale.
Si invitano, pertanto, i Direttori degli uffici in indirizzo a diffondere tempestivamente ed in maniera capillare a tutto il personale in servizio l'accordo in questione.
Si precisa che le eventuali adesioni alla procedura di mobilità dovranno essere comunicate entro il 30/11/2001 utilizzando esclusivamente il rmodello allegato A, opportunamente compilato e sottoscritto da ciascun dipendente interessato, lo stesso sará inviato alla Direzione Centrale, Area Sviluppo Risorse, Ufficio Pianificaziorle e Selezione che curerà la formazione della graduatoria.
Si evidenzia che il successo di tale sperimentazione rappresenta il raggiungimento di uno dei rilevanti obiettivi di questa Agenzia.
L'ennesima presa per i fondelli a danno dei precari:
Ci sembra di tornare qualche mese indietro nel tempo, esattamente, nel mese di luglio 2001, quando con una nota dell'agenzia, molto equivoca perché dava adito a diverse interpretazioni, veniva informato il "personale" che sarebbe partito un progetto straordinario di recupero dell'arretrato.
Questo generò un contenzioso enorme, in sede di contrattazione decentrata sui posti di lavoro, gli ex LSU volevano parteciparvi e molti rappresentanti sindacali si opponevano; i dirigenti in un primo momento volevano tenerli fuori e poi, per opportunità, velatamente appoggiavano le richieste dei tecnici a contratto.
Dunque, tutti avrebbero voluto parteciparvi; qualcuno ci riuscì e molti altri no. A quelli che non parteciparono gli fu impedito, anche con modi non proprio ortodossi, altri ancora furono costretti, a parteciparvi, da chi non aveva dimenticato i perversi meccanismi del progetto al 31/12/1999.
Alla fine, si scopre, che se non lo facevano gli ex LSU, il progetto sarebbe fallito. E visto che lo hanno svolto quasi esclusivamente gli ex LSU, (molti dipendenti di ruolo non vi hanno preso parte perché erano rimasti scottati dalle batoste fiscali ricevute per il progetto finalizzato al 31/12/99), chi lo ha fatto e chi no, resterà comunque scontento.
Infatti i soldi della famosa prima trance, dovevano essere versati a fine settembre, non li ha ancora visti nessuno e chissà se mai li vedranno quelli che si sono ammazzati di fatica.
Non parliamo poi dei vari, perversi, diversi e contorti ragionamenti di tagli e decurtazioni per il compenso che spetta ai lavoratori.
Siamo veramente smarriti, infatti, non capiamo chi è che deve vigilare su questi continui soprusi a danno dei lavoratori.
Ma non usciamo fuori tema: parliamo dei nuovi uffici catastali.
Si prospetta, a nostro modesto parere, un nuovo raggiro ai danni dei tecnici a contratto, (sia ben chiaro i raggirati sono anche i colleghi di ruolo, ai quali vengono sempre spiegate le cose a metà e sopratutto, ogni giorno, perdono sempre e costantemente loro diritti e prerogative).
La lettera di mobilità incentivata, di cui sopra è in pratica rivolta esclusivamente agli ex LSU, come lo fu il progetto di recupero straordinario del luglio scorso.
Ci viene il sentore, ma possiamo dire di avere la quasi certezza, che a quella richiesta hanno fatto seguito sicuramente delle domande di dipendenti interessati alla mobilità incentivata verso Biella e Verbania, ma tali domande, in numero inferiore al centinaio sono state, esclusivamente, presentate dai lavoratori precari dell'agenzia del territorio, gli ex LSU.
Avranno mai i settanta milioni?
Faranno loro un contratto più duraturo?
Che garanzie avranno?
Sono questi alcuni degli inquietanti dilemmi che da giorni mi pongo, ed per questo che mi viene in mente un parallelo, non temporale ma solo geografico, e subito mi rendo conto, che la nostra società civile italiana, che i centri del potere, i centri di comando, nel lavoro, gestito così com'è sono gestiti dai "mangiager" oops, volevo dire manager, ha un comune denominatore con gli afgani: anche anche noi siamo sotto un regime talebano.
Andate a vedere il film viaggio a Kandahar
Viaggio a Kandahar
Il film di Makhmalbaf è una supplica, un desiderio fortissimo di mostrare per far capire e per spronare la ricerca di una soluzione alla grave situazione in cui versano gli afgani. Diciamo che il senso del film è come il nostro vibrante desiderio di cambiamento, mediante la stabilizzazione, chiaramente in una scala diversa.
La volontà del regista di viaggio a Kandahar, è quella di evitare che, in nome di Allah, la memoria di questo popolo e di questo paese venga cancellata per sempre, e per questo produce questa supplica.
Ci sono due scene salienti che seppur drammatiche e forti, ricordano da vicino la nostra situazione.
La prima di cui voglio narrare è paragonabile al nostro periodo da LSU, tempo nel quale sotto il controllo dittatorio ed attento, dell'aguzzino di turno, producevamo sino a schiantarci, questo per paura di essere licenziati; ebbene c'è una scena nel film dove i ragazzini afgani studiano, in uno sforzo fisico
eccezionale, che li vede ripetutamente piegarsi in avanti sulle pagine del corano come degli ossessi, per impararne a memoria i versetti e tutte le cantilene ad esso associate e, continuamente, vengono interrottti dal mullah per essere interrogati ora su di una spada e dopo sul kalashnikov, e chi non è pronto a rispondere, viene brutalmente scacciato dalla scuola. Questo significa non aver più da mangiare.
L'altra scena, che l'ho chiamata la corsa degli zoppi è davvero drammatica ed è una vera e propria corsa tra disperati senza una o tutte e due le gambe, che aspettano presso un centro della croce rossa che gli vengano fornite delle gambe finte. Le gambe, consegnate sempre in numero limitato, vengono lanciate da un elicottero appese sotto un paracadute. La corsa degli zoppi si scatena quando avviene il lancio delle protesi dall'elicottero, 5 o 6 gambe finte, verso le quali corrono dozzine di zoppi a cui sono saltate le gambe sulle mine antiuomo.
Io questo lo vedo nelle corse alla maggiore produzione, oltre ogni standards, di alcuni colleghi, ma anche nella corsa verso Biella e Verbania.
Siamo davvero disposti a tutto........ Che fine faremo signor Picardi!
Voglio ringraziare sinceramente tutti quelli che ancora oggi ci aiutano, sostenendoci economicamnete, al fine che tutti si giovino di queste pagine.
Grazie
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