7 Settembre 1999
COORDINAMENTO LSU-UT
UFFICI DEL TERRITORIO


Finalmente il MMFF invia le proroghe in tutte gli uffici del Territorio.
cliccando quì è possibile scaricare il file.pdf della proroga giunta a Napoli.


Se qualcuno sa dirmi cosa si sono detti i sindacati e Morese nell'incontro del 6 settembre me lo comunichi, grazie.
Dell'incontro se nè parlava su il mattino di Napoli del 5 settembre 1999, clicca quì per vedere l'articolo.



In seguito a quanto espresso dal sottoscritto sulla condotta dei colleghi LSU dell'UT di Milano ed altri catasti, del
19 luglio e dell'8 di agosto 1999, i colleghi LSU-UT di Milano hanno inviato via e-mail il seguente documento che è possibile scaricare in versione integrale in formato pdf cliccando quì. Segue la replica di Federico RIGHI, che è possibile scaricare cliccando quì.



Egregio collega Federico Righi,

noi sottoscritti componenti del Comitato L.S.U. di Milano, con la presente intendiamo dare risposta alle tue affermazioni, apparse sul sito Internet in data 19/7 e 8/8 c.a., in merito a presunti nostri atteggiamenti disfattisti e discriminatori nei confronti del comitato nazionale da te rappresentato e dei colleghi L.S.U. del Sud per il fatto di aver organizzato l'assemblea interregionale del 16 luglio presso la Camera del Lavoro di Milano, in cui invitavamo a partecipare i rappresentanti delle regioni del centro nord sotto l'egida e su sollecitazione dei Sindacati Confederali Regionali C.G.I.L-C.I.S.L.-U.I.L.
Pure ritenendo di non aver nulla da rimproverarci, intendiamo nonostante tutto opportuno di dover fornire a tutti i colleghi e principalmente a quelli del sud la nostra versione dei fatti e ciò è d'obbligo visto l'attacco diretto che ci hai mosso etichettandoci come ispiratori di sentimenti razzisti e portatori di ideologie politiche separatistiche che non ci appartengono.

Caro Federico possiamo dirti apertamente che hai nettamente frainteso il nostro atteggiamento.

In data 8 luglio e quindi ben prima dell'assemblea sotto accusa, hai lungamente interlocuito con il componente del nostro comitato Giancarlo Uva e lo stesso ti ha messo al corrente del fatto che ci sarebbe stata l'assemblea interregionale organizzata dalla C.G.I.L-C.I.S.L.-U.I.L. e con lo stesso convenivi che una frammentazione di convenienza in due zone dell'Italia poteva risolvere parecchi problemi soprattutto di carattere logistico che tale soluzione avrebbe aiutato gli interscambi di idee, per arrivare a soluzioni comuni, vista la grossa difficoltà di un collega di Asti o di Trieste di venire a Roma o a Napoli per discutere dei loro problemi.

Sembrava più logico e democratico concedere anche ai colleghi più lontani geograficamente di potersi aggregare più spesso ad un gruppo e Milano appariva, sia per le strutture gentilmente messaci a disposizione dai sindacati confederali che per la posizione geografica, la più idonea a tale scopo. Il collegamento con te come responsabile del comitato sarebbe stato immediato e su basi fortemente collaborative per lo sviluppo di programmi comuni a livello nazionale sempre e comunque sotto la tua regia, mentre il tuo attacco ci ha lasciati letteralmente di stucco proprio quando stavamo per inviarti copia dei verbali dell'assemblea sulla base dei quali si intendeva discutere e confrontarci.

Perché di confronti bisogna parlare; nella nostra visione delle cose non sono in discussione leadership o prevaricazioni che manco lontanamente ci interessano (nel nostro comitato non esiste un coordinatore ma l'azione collegiale) e l'assemblea del 16 luglio non aveva la pretesa di nominare nè coordinatori regionali, interregionali nè tantomeno nazionali.

Noi a te riconosciamo grande spirito di abnegazione ed il fatto che sin dall'inizio di questo calvario tu ti sei adoperato a spingere in ogni senso le tue ricerche per trovare soluzioni e contatti adatti alle rivendicazioni comuni.

Noi del Comitato di Milano all'inizio comunque siamo rimasti scettici sui percorsi da te intrapresi all’inizio, che prevedevano una certa strategia appoggiata dai peraltro attivissimi sindacati di base a cui bisogna render merito per l'estremo interessamento spontaneo dimostratoci, ma noi sin da febbraio abbiamo preferito contattare le sedi regionali dei sindacati C.G.I.L-C.I.S.L.-U.I.L., consapevoli che senza l'appoggio di tali realtà sindacali in Italia non si muove chiodo quando si tratta di sedersi al tavolo delle trattative e discutere di problematiche del lavoro ed in particolar modo della nostra che ha connotati con forti implicazioni di carattere politico.
A te nulla si può rimproverare se non quello di avere imboccato all'inizio, secondo noi, una strada sbagliata.
La nostra assemblea del 16 luglio è stata il frutto di una costante e insistente manovra di coinvolgimento delle realtà sindacali confederali su base regionale, iniziata a febbraio e ti possiamo garantire che la cosa non è avvenuta spontaneamente ma sotto un pressante invito agli stessi di occuparsi attivamente dei nostri problemi.

Nel tuo messaggio metti in evidenza il fatto che mentre voi manifestavate noi pensavamo a "metterlo in quel posto a chi rischiava anche per voi" la riteniamo veramente fuori luogo oltre che di cattivo gusto, in quanto mentre Voi manifestavate e di questo dobbiamo renderVi merito, noi pensavamo a fare pressione in termini di confronto, prima di arrivare a soluzione estreme di rivendicazione, presso quelle forze sindacali confederali a cui abbiamo provato a dar fiducia e che poi fino a prova contraria hanno firmato, assieme alle autorità preposte, il recente documento di proroga, quale riprova che il nostro percorso nell'individuare l'interlocutore più idoneo, è stato sin dall'inizio e perlomeno fino ad ora, quello giusto.

Il presupposto imprescindibile è quello che prima ci debba essere un confronto fra le parti su basi programmatiche rivendicative con tempi e metodi prefissati e poi sulle disattese, un atteggiamento forte e marcato caratterizzato da eventuali astensioni dal lavoro, manifestazioni di piazza e campagna stampa.

Noi siamo pronti a partecipare ora più che mai, vista l'incombenza delle scadenze a rivendicazioni comuni su base nazionale purchè si mantenga quella collegialità di intenti nelle scelte strategiche basata sui confronti e non sulle discrezionalità del singolo che spesso può agire con maggiore tempestività in un'ottica di decisionismo totalitario ma nel momento in cui lo stesso intraprende, non per sua colpa, ma per quella regola imprescindibile per cui "errare umanum est", strade sbagliate, rischiando di pagarne tutti le conseguenze.

Pertanto, dato per scontato, almeno da parte nostra, che la situazione va ricomposta, ti invitiamo a darci risposta e stavolta con atteggiamenti che lascino spazio ad aperture.

Abbiamo anche noi idee da realizzare rapidamente e che intendiamo proporti e chiederti assenso sulle stesse; saranno concretizzabili molto più facilmente, se saranno accettate, con un'azione collegiale e con la tua importantissima e decisiva partecipazione fattiva.

Contattaci Federico!!- cerca di non vedere antagonisti e approfittatori dove non ci sono, anche perché questa realtà da affrontare rappresenta per tutti le stesse incognite e stà nella collaborazione fattiva l'individuazione dei percorsi che poi, se lo saranno, risulteranno essere quelli giusti.

Permettici di affermare che sarebbe meglio concentrare gli sforzi di tutti nel raggiungimento di obiettivi comuni, eliminando ovvii attriti piuttosto che scaricare saette contro quei colleghi con il quale, evidentemente per le conseguenze di passati incontri, non corre buon sangue.

Un CIAO di tutto cuore a te ed a tutti i colleghi ed in particolar modo a quelli del sud a cui rinnoviamo un messaggio sincero di comunanza.

Il Comitato L.S.U. di Milano



lettera inviata a mezzo e-mail il 6/9/99.
e-mail firmata “ingato”




REPLICA DI FEDERICO RIGHI:


COMITATO NAZIONALE LSU-UT
PROGETTO CATASTO URBANO


AI COLLEGHI LSU-UT


OGGETTO: REPLICA AL CHIARIMENTO PERVENUTOMI IN DATA 7 SETTEMBRE ’99 DA PARTE DEI COLLEGHI LSU-UT DI MILANO.



Cari Colleghi
la prima cosa che mi viene di dirVi è perdonatemi.
Si, perdonatemi se ho colpito la vostra suscettibilità, ma se io ho reagito con troppa enfasi ed impetuosità è perché nel subire certi colpi o meglio nel ricevere simili bordate, in modo così numeroso ed a breve distanza di tempo, fa certamente perdere l’equilibrio e allora o ci si ripara subito o si casca per terra.
Certamente quello che ho scritto su web non me lo sono sognato, ricordatevi che il sottoscritto sente e ascolta tutta l’Italia, quello che sente è riferito da più parti. Fonti diverse e svariate per localizzazione e censo, hanno riferito certamente non il frutto della loro immaginazione ma dati di fatto, desunti da atteggiamenti e considerazioni che evidentemente ci sono state.
Se io parlo dei colleghi di Torino o di Milano oppure di Genova io le cose non le ho sognate. Perché, ed è una scelta legittima quella di scegliere una strada diversa, ma meno legittima è la scelta quella di ottenere fatti sul sacrificio degli altri.
A pensarci bene io che ho fatto sino ad ora ho esclusivamente perso del tempo, tempo mio, tempo prezioso che nessuno potrà mai restituirmi, sono proprio un fesso visto che si sarebbe ottenuto tutto lavorando come matti, magari per 36 ore settimanali, intascando il doppio, si ma poi non hai il tempo di guardare al futuro. Infatti mentre noi fessi, minacciavamo il MMFF, da diverse parti d’Italia, di bloccare il recupero dell’arretrato, unica arma a nostra disposizione, c’era chi poveretto si ammazzava di fatica non scollandosi dal posto di lavoro. Come lo capisco. E’ quasi un anno che stiamo facendo e dicendo, oramai anche chi non ha interesse alcuno nei LSU sa che quelli dei catasti sono i più organizzati, sono quelli che nel più breve tempo hanno ottenuto risultati insperati.
Vorrei sapere dov’è che mi si accusa di aver sbagliato, io lo ho detto sin dalla prima volta, l’8 marzo 1999, che ci siamo incontrati tutti al MMFF, il mio obiettivo è l’assunzione di tutti i LSU dei Catasti nel MMFF, seguiremo ogni strada che ci porta alla meta, la seguiremo con qualsiasi mezzo…
Una politica tra l’altro approvata dalla maggior parte dei LSU-UT e non solo da quelli del sud, chi presenziò l’8 marzo ha visto che proprio dei colleghi del sud furono i più ostici, ma poi hanno compreso.
E’ logico ed è democratico concedere ai colleghi più lontani geograficamente, cito testualmente ciò che avete scritto, di potersi aggregare più spesso ad un gruppo e Milano appariva…
Il Comitato era tutto questo, infatti esistono, e fortunatamente in massima parte sono attivi, i coordinatori regionali e provinciali, forse di questo non né eravate a conoscenza, se magari insieme ai colleghi della Sardegna, del Veneto o a quelli della Sicilia aveste preso parte a qualche assemblea… La nostra l’organizzazione ha impressionato addirittura i vertici dei sindacati, al punto tale che si domandavano chi si celava dietro di noi, un giorno li ho risposti: la disperazione, la necessità, la voglia di un lavoro, quanti di noi sono del sud, emigrati per fare i LSU al nord, ve lo siete mai chiesto?
Scagli la prima pietra chi non ha mai peccato…
Non avete mai pensato solo per un’attimo: noi siamo una quarantina, i posti stanno qui a Milano, se si deve assumere qualcuno quelli siamo noi!!!!
Me lo spiegate perché ho dovuto sprecare fiato a dire in lungo e al nord che il nostro posto è accessibile solo per concorso?
Forse ho esagerato un po’, perché certamente una quarantina di persone non possono dividere l’Italia, ma se ho esagerato è perché volevo indurre tutti i colleghi italiani, Torino, Milano e Genova compresi ad una seria riflessione. Non è perdonabile la vostra assenza dagli scioperi, perché se oggi stanno partendo le proroghe sino al 31 dicembre 1999, per tutti i LSU del Progetto Catasto Urbano, è perché degli uomini ci hanno creduto e nelle date del 20 maggio 1999 e 30 giugno 1999, si sono astenuti dal lavoro ed hanno partecipato alle manifestazioni a ROMA, viaggiando anche tutta la notte per esserci, risalendo o scendendo tutta la penisola ed anche attraversando il mar Tirreno.
Questa proroga c’è la siamo sudata noi LSU scendendo in piazza, ciò ha indotto i sindacati a muoversi, per ovvi motivi d’immagine e di controllo, perché una cosa voi non avete mai capito il Ministero delle Finanze ha un’estrema necessità di noi LSU e la proroga l’avrebbe concessa solo per il nostro casino.
Tutta la politica svolta dal comitato ha pagato perché ha fatto si che alla fine i sindacati ci hanno preso in seria considerazione.
E’ vero l’8 luglio 1999 ho lungamente parlato con Giancarlo UVA (LSU di Milano) cercando di fargli capire che solo avendo una strategia unica ed una sola voce avremmo avuto possibilità di successo, perché 1800 persone unite nei catasti sono forti. Forse non sarò stato chiaro, ma ricordo bene di avergli assicurato che tutti i punti in discussione in quell’assemblea del 16 luglio erano già stati affrontati in assemblee precedenti alle quali avevano partecipato il 70 % dei rappresentanti regionali dei LSU-UT. Inoltre in quel periodo stavano maturando cose importanti e delicate tra il Comitato, il Ministero ed i Sindacati. E fortunatamente noi siamo più organizzati di altri, perché sennò si sarebbe buttato all’aria il lavoro paziente di 6 mesi, e soprattutto addio proroga.
Il sindacato è fondamentale nella nostra lotta, c’e stato il momento di camminare da soli e ci sarà il momento di camminarci a braccetto, ma attenzione mai voltargli le spalle, lo sanno tutti che i sindacati ultimamente fanno più gli interessi del governo che dei lavoratori, fortunatamente non tutti, ciò che dico è dimostrato proprio in questi giorni.
Quì nessuno è totalitario, quì si hanno grosse responsabilità e si misura tre volte ogni passo prima di farlo.
Non nutro mai rancore per più di 5 minuti, speravo che la risposta dei colleghi di Milano mi fosse giunta presto, forse anche portata di persona nell’assemblea di Rimini del 30 luglio 1999 che il caro Stefano FERRINI, LSU-UT di Rimini, aveva mirabilmente organizzato, proprio per un tentativo d’incontro chiarificatore e “pacificatore”, io c’ero, voi no.
Ripeto io non serbo rancori, mai come adesso la nostra unità è fondamentale, vi invito a seppellire la vostra ascia di guerra, io non la ho mai avuta.
Presto, a ROMA, in questo mese di settembre ci sarà un’assemblea, alla quale siete sin d’ora invitati, certo di incontrarvi, conto di far intervenire in questa assemblea:
- il Dott. FAVALE, Direttore del Territorio, del Demanio e delle Dogane;
- il Sig. CELO, rappresentante nazionale CGIL FINANZE;
- la Sig. SILVERI rappresentante nazionale CISL FINANZE;
- il Sig. GAFFORIO rappresentante nazionale UIL FINANZE;

I punti in discussione saranno:
- Proroga per tutti i LSU-UT per l’anno 2000;
- Concorso e/o Assunzione di tutti i LSU-UT nel MMFF.
Cordiali Saluti
Federico RIGHI

Napoli 7/9/99


FEDERICO RIGHI

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