Crotone e Decreti: che belle cose....
Mentre tutti i LTD d'Italia si mobilitano, inviando verbali di assemblea che abiurano il "concorso" (a noi e a tutti i vertici politici e sindacali), i colleghi calabresi, e non solo, manifestano all'inaugarazione dell'UP di Crotone e come se non bastasse ecco che esce il primo Decreto (sanatoria) salva LTD!
Ma la domanda è: ma se allora si può fare un Decreto perchè a forza ci volete far digerire sto concorso?
Credo che a questo punto saranno in molti i grandi rappresentanti sindacali a dover ritrattare sul concorso: o lo stanno già facendo?
Morale della favola avevamo ragione ad insistere contro il concorso, in testa a noi la UIL PA con Roberto Cefalo, che ringrazio pubblicamente da queste pagine, altro che squalo e merluzzo che ci volevano traghettare in una spa, altro che sirena dal canto melodioso; quì si tratta di una chiaroveggenza assoluta, paragonabile a quella della sibilla Cumana, per restare in tema di mitologia.
Amiche ed Amici,
alla fine il popolo dei contrari al concorso ha avuto ragione, dopo varie manifestazioni di contrarietà al concorso, con assemblee in tutti gli uffici e relativi verbali inviati ovunque (ne abbiamo tantissimi, ricevuti per fax, per lettera e per email, che non riusciamo, purtroppo, a pubblicare data la grande quantità di documenti, di questo chiediamo scusa a tutti i colleghi, che non ce ne vogliano).
Dopo aver scovato la sentenza 274/2003 della Corte Costituzionale, (grazie Nunzio), per la quale la Corte Costituzionale ritiene che alla regola del pubblico concorso - quale metodo che, per l'accesso alla pubblica amministrazione, offre le migliori garanzie di selezione dei più capaci, in funzione dell'efficienza della stessa amministrazione (art. 97, comma 1, della Costituzione) - sia possibile apportare deroghe (come del resto ammette il terzo comma dell'art. 97) qualora ricorrano particolari situazioni che le rendano non irragionevoli (da ultimo, ordinanza n. 517 del 2002).
Ai fini di una valutazione di non irragionevolezza della disciplina in esame è rilevante considerare come essa riguardi l'inserimento in posti di ruolo di soggetti i quali si trovavano da tempo, nell'ambito dell'amministrazione regionale (o degli enti regionali), in una posizione di precarietà, perché assunti con contratto a termine o con la particolare qualificazione connessa alla figura degli addetti a lavori socialmente utili; e quindi verosimilmente avevano, nella precarietà, acquisito l'esperienza necessaria a far ritenere la stabilizzazione della loro posizione funzionale alle esigenze di buon andamento dell'amministrazione (art. 97, comma 1, della Costituzione).
Inoltre, la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DECRETO-LEGGE 31 maggio 2005, n.90, recante disposizioni urgenti in materia di protezione civile, con la quale si stabilizzano 100 LTD, taglia la testa al toro.
Dimostrando, se qualcuno aveva ancora qualche dubbio, forse solo i 40 colleghi LTD che hanno votato a favore del concorso, che questo concorso era una vergogna per noi e per chi lo proponeva.
Tutto questo chiaramente accadeva mentre in tutti i ministeri vige il divieto di assunzione. Il decreto, del quale ne stavamo seguendo le evoluzioni, e che abbiamo aspettato che fosse effettivamente pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, così è avvenuto martedì scorso, ordina l'ingresso definitivo, nel dipartimento della protezione civile, di cento contrattisti, quelli che già lavoravano alla Protezione civile con contratti a termine periodicamente rinnovati, come noi.
Da molti anni la Protezione civile, come l'Agenzia del Territorio, va avanti grazie ai contrattisti, perché il personale di ruolo non basta.
Ma, udite udite, come ha fatto la Protezione civile a ottenere quello che non aveva mai ottenuto negli anni scorsi? Pare che, dopo il grande sforzo impiegato in occasione della scomparsa di Giovanni Paolo II, il sottosegretario Gianni Letta volesse dimostrare la sua riconoscenza agli uomini del dipartimento distribuendo a tutti una bella medaglia. Ma il capo del dipartimento Guido Bertolaso gli avrebbe fatto presente che, con tutti quei precari, il gesto non sarebbe stato apprezzato: altro che medaglie, la gente della Protezione civile vuole fatti concreti, vuole la stabilizzazione.
Così, in quattro e quattro otto, il governo ha approvato un apposito decreto legge.
Di questo siamo riconoscenti al nostro Direttore Generale, per tutti i tentativi degli anni scorsi, perchè ci porta sempre nel suo buon cuore, e perchè in ogni occasione si è sempre sperticato a dire che eravamo belli, bravi e buoni, ma quando c'è stato bisogno di passare ai fatti non ha potuto darci altro che il "bozzone". Grazie ancora, lo porteremo anche noi nel nostro cuore.
Prima di lasciarvi alle belle immagini dei colleghi Calabresi che manifestano a Crotone ed al relativo articolo che il quotidiano locale ha pubblicato, prendo in prestito quanto scritto da Roberto Cefalo su UIL Informa 66, scaricabile da quì.
Agenzia del Territorio
STABILIZZAZIONE LTD
A proposito di concorso pubblico
Trascriviamo di seguito per opportuna conoscenza il testo dell'art. 3 comma 4 del Decreto Legge 31 maggio 2005 n. 90, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 125 del 31/05/2005 recante DISPOSIZIONI URGENTI IN MATERIA DI PROTEZIONE CIVILE.
In relazione alla specifica professionalità acquisita nell'ambito dei contesti di cui al comma 1 dal personale in servizio, alla data di entrata in vigore del presente decreto, con contratto a tempo determinato presso il Dipartimento della protezione civile, nonché avuto riguardo alla professionalità specialistica richiesta per il perseguimento delle finalità istituzionali del Dipartimento medesimo, entro trenta giorni dall'entrata in vigore del presente decreto, il predetto personale è assunto nel limite di cento unità, nel ruolo speciale di cui all'art. 9 ter del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, qualora lo stesso abbia acquisito specifica professionalità in materia di protezione civile per almeno 24 mesi consecutivi, previa presentazione, entro 10 giorni dall'entrata in vigore del presente decreto, di apposita domanda.
Ed ancora il comma 6 del medesimo decreto legge recita testualmente:
Fermo restando l'applicazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri dell'art. 1, commi 93 e 95, della Legge 30 dicembre 2004, n. 311, il combinato disposto dei medesimi commi si interpreta nel senso che le prescrizioni ed i divieti ivi previsti, non si applicano al Dipartimento della protezione civile, in relazione agli accresciuti ambiti d'intervento connessi all'implementazione delle funzioni del medesimo Dipartimento, unitamente alle disposizioni di cui all'art. 30, comma 2 quater, del Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.
All'Agenzia del Territorio, alle altre OO.SS. di settore, ai lavoratori interessati, le valutazioni del caso.
Ricordiamo, solo per amore della verità, che i Segretari confederali di CGIL, CISL e UIL nei giorni scorsi, hanno scritto sulla questione una nota al Ministro della Funzione Pubblica Baccini chiedendo un urgente incontro, per adottare le medesime iniziative anche per gli altri precari della PA.
In particolare hanno scritto che le sedi utili per la stabilizzazione dei lavoratori precari sono il decreto legge, il DPEF e la prossima Legge Finanziaria.
Non abbiamo invece, per fortuna, letto nulla su iniqui e contraddittori concorsi pubblici
Le Foto di Crotone:
In ultimo,
ma non per importanza,
oggi, sette giugno 2005,
sarò in assemblea con i colleghi dell'Abruzzo e delle Marche,
presso l'UP di L'Aquila.
Sinceramente Buona Fortuna a tutti.
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