lunedì 12 settembre 2005





Perché no?

La creazione di un movimento politico "Movimento lavoratori precari" (MLP).
Sarà una provocazione…. sarà un'illusione…….comunque noi ci stiamo pensando…..anche perché l'alternativa risulta essere quella di subire solamente una sorte infausta e senza difese dettata da un contesto a noi ostile a 360 gradi accomunato a quello di oltre 3 milioni di lavoratori nelle nostre stesse condizioni e dato che al pensiero siamo soliti far seguire azioni, proponiamo al pubblico ludibrio: una prima bozza provvisoria di Statuto del movimento politico Lettera di presentazione ai colleghi ed i contenuti dei due articoli di Antonio de Michele che fungerebbero da riferimento in merito ai contenuti definitivi ed alle motivazioni che starebbero alla base della creazione dello stesso "MLP" un movimento non schierato motivato dalle esigenze oggettive della "base" e non dalle consorterie dei giochi politico-sindacali costruiti nei soli interessi di "bottega" che nascono nei "salotti che contano" ed orientati esclusivamente ad un'economia che favorisce solo pochi eletti ai danni di una maggioranza resa silenziosa e relegata ormai al ruolo di  semplice comparsa.





Il collega ed amico Giancarlo UVA, ci propone un'idea che io esorto Tutti a valutare con molta attenzione.


Cari colleghi LTD,

pensatela come volete ma valutando la cosa ad istinto, come è risultato utile fare la petizione europea, iniziativa che ha sortito effetti anche se non si è riusciti a capitalizzarne a fondo i risultati, ritengo opportuno ritentare con un'azione nuova e fortemente di rottura con gli schemi convenzionali per cercare di dare un nuovo in-put al sistema in merito alla risoluzione delle nostre problematiche e con metodo che possa dare veramente fastidio, creando le premesse per riportare la nostra situazione in condizione di essere nuovamente valutata con estrema attenzione.
Dopo le esperienze del partito dei Pensionati (l'Onorevole Fatuzzo ora è al Parlamento europeo), dei movimenti regionalistici di cui la Lega è l'espressione nel nostro paese ed altre esperienze di scesa in campo politico di categorie di cittadini accomunati non più da percorsi ideologici ormai obsoleti ma dalla necessità di tutelare direttamente in ambito parlamentare i propri interessi diretti,  la settimana scorsa si è creato il partito degli agricoltori che scenderà in campo già nelle prossime elezioni politiche del 2006, a dimostrazione che cominciano a delinearsi atteggiamenti caratterizzati dalla volontà delle categorie di tutelare direttamente i propri interessi partecipando  alla vita politica ed alla volontà di determinarne gli esiti.
Tali orientamenti sono dettati dall'assoluta negligenza dimostrata dai gruppi parlamentari tradizionali che si preoccupano più di come mantenere il proprio seggio in parlamento che di fare il loro dovere negli interessi dei cittadini e delle categorie nel quale gli stessi si riconoscono.
Per l'esercito dei precari la situazione è la stessa, ed oserei dire molto ma molto più grave ed al tempo stesso, molto ma molto più promettente in termini di potenziale adesione massiccia a progetti anche di matrice politica, che prevedano in futuro presupposti di tutela reale delle loro rimostranze in ambito parlamentare, considerato il tendenziale in atto che erode metodicamente il diritto sancito costituzionalmente dei cittadini ad avere un posto di lavoro certo ed idoneo alla programmazione di un'esistenza su basi di sicurezza progettuale.
Considerato che l'argomento potrebbe diventare uno dei punti all'ordine del giorno della prossima assemblea LTD di Roma, gradirei verificare la disponibilità diffusa nel merito ad attuare tale ambizioso progetto, magari anche tramite l'abbandonato forum LTD, che alla luce dei fatti di oggi e della chiusura "momentanea" del forum CISL, tornerebbe ad essere assieme al blog dei tipi sospesi, l'unico strumento di comunicazione diretta a noi concessa, anche se purtroppo non tramite intranet. Pertanto considerata la necessità di comunicare per organizzare l'assemblea, vediamo di farlo nonostante l'oscuramento del forum CISL, perché altrimenti stavolta rischiamo veramente di fare tutti una brutta fine.


Un saluto
Giancarlo Uva.
Delegato sindacale LTD
Milano

(tratto dal sito web dei colleghi di Milano http://utenti.lycos.it/tutelavoro, che ha un link diretto alla fine di ogni pagina di aggiornamento del nostro sito)



Giancarlo Uva, consiglia inoltre le seguenti letture di Antonio Di Simone, che hanno il solo scopo di mostrare aspetti conosciuti ed evidenti, ma poco discussi, della situazione nazionale e mondiale e, sottolineo non hanno nulla di propagandistico od altro:
La condizione operaia nella nuova fase imperialista

La Precarietà: un esito scontato.




In merito alla lettera di Giancarlo:

Noi tutti sappiamo, e lo abbiamo capito ed imparato, giorno dopo giorno, sulla nostra pelle, che precariato significa IMPOSSIBILITA'.
Una impossibilità composta da tante voci come l'impossibilità di progettare la propria vita, l'impossibilità di disporre del proprio tempo, l'impossibilità ad accedere ai diritti sociali e civili. L'impossibilità di far rispettare tutti diritti conquistati in anni di sanguinose lotte, sin dai primi movimenti dei lavoratori agli inizi del secolo scorso. Ricordiamo tutti la condizione operaia in Inghilterra descritta da Engel e tutti i movimenti e le iniziative, a volte utopiche, ma, con grandi difficoltà che si erano sviluppati man mano. Si era giunti ad una condizione di pax, oggi violata. Con le leggi dettate solo dall'interesse economico di pochi, in un brevissimo lasso di tempo, nel nostro paese, coalizioni di Governo, dalle quali non ci saremmo mai aspettato tanto accanimento contro i lavoratori, hanno cominciato sgretolare il muro eretto a difesa dei lavoratori, è oramai nota a tutti la frase: basta col posto fisso: (cfr. D'Alema Fiera del Levante 2000). Con questo non voglio dire che il Centro Destra non abbia anch'esso le sue responsabilità, vedi le questioni sull'articolo 18. Purtroppo tutti i Governi, sia di destra che di sinistra sono prigionieri del mondo economico, lo stesso Prodi non è da meno di Berlusconi. Si è giunti ad una riforma in negativo del mercato del lavoro che ha avuto inizio con il povero D'antona e si è conclusa con l'ancora più sfortunato Biagi, anch'essi vittime del Sistema Economico Mondiale. Una riforma che ha ridotto notevolmente il diritto dei lavoratori, complici anche i sindacati, sotto i passati Governi di Centro Sinistra. Oggi noi abbiamo un contratto di lavoro a tempo determinato che viene prorogato di anno in anno, e di questo non so se ritenerci fortunati; vivere ogni anno la stessa ansia generata dalla paura di non essere prorogati non ci fa stare bene, qualcuno tra noi ha ceduto a queste paure e non ce l'ha fatta ad affrontare il futuro, e voi lo sapete bene. Oggi, dunque, la difficoltà di accesso al reddito, ci pone in una condizione, verso il sistema, quasi servile, imposta appunto dai processi di deregolamentazione del mercato del lavoro e da una "modernizzazione" capitalistica, finalizzata a consolidare una egemonia culturale dei modelli imprenditoriali e destinata a renderci sempre più deboli rispetto agli stessi. Per questo motivo ritengo necessario affrontare con tutti voi la discussione sulla possibilità di costruire un forte movimento dei lavoratori precari, che si ponga fuori da ogni schieramento politico, a partire proprio dalla valorizzazione e dalla messa in rete, così come abbiamo cominciato a fare da qualche anno, di  tutte quelle esperienze maturate sino ad oggi. Ritengo che sia giunto il momento di lanciare un segnale visibile sul piano nazionale a tutti i contendenti, coordinando le nostre azioni politiche e le nostre mobilitazioni, nell'ottica di rilanciare un'iniziativa efficace sul terreno del conflitto tra capitale e lavoro e della ricomposizione sociale della soggettività del lavoro stesso. Dunque, sotto questa ottica, la nostra assemblea assurge ad un compito ed un onere ancora più importante: amiche ed amici, insieme alziamo il livello della nostra lotta, passiamo sul piano politico.





ASSEMBLEA LTD:

Per un errore abbiamo indicato una data per un altra. Chiediamo venia. L'assemblea dei LTD si terrà a Roma il 01/10/05.
La lettera del collega UVA, con l'idea che ha lanciato, sarà uno dei punti in discussione. Invitiamo tutti i colleghi a formulare proprie proposte per praticabili percorsi di stabilizzazione.
E' necessario che a Roma si intervenga massicciamente sopratutto per sfatare questo clima di assurda tranquillità e torpore, nel quale sono caduti non solo gli LTD, ma anche tutte le trattative e le iniziative per la nostra stabilizzazione.
Le elezioni sono alle porte e il cambianto della coalizione alla guida del paese, potrebbe far risorgere lo spettro della privatizzazione e del decentramento del catasto. Per noi e anche per la maggior parte dei colleghi di ruolo, sarebbe la fine, questo spiegherebbe il tentennamento, o meglio il temporeggiamento della nostra amministrazione, su queste vitali questioni. Dunque amiche ed amici, non cullatevi negli allori, il momento per muoversi è quello giusto, ma il tempo stringe.
Vediamoci tutti a Roma e diamo, una volta e per tutte, esempio di compattezza e civiltà.
E' superfluo informarvi che a tale assemblea, che ha l'unico scopo della stabilizzazione, e che non nasce sotto l'ala protettrice di nessuna sigla sindacale o politica, ma solo dalla volontà di alcuni di noi di compattare un serio movimento nazionale dei LTD dell'agenzia del territorio, oltre ad essere aperta a tutti i LTD è aperta anche a tutti i rappresentanti sindacali.
A Roma il 01/10/2005.
L'indirizzo preciso e l'ora si sapranno tra una settimana.




Petizione CEE 48/05: stato di avanzamento dei lavori:

Si informano i colleghi che abbiamo ricevuto un'informativa sullo stato di avanzamento dei lavori della UE relativi all'accertamento di quanto denunciato dai lavoratori LTd nella petizione alla UE.
In sostanza la UE ha verificato il corretto recepimento della direttiva 1999/70/CE da parte dell'Italia, nel DLgs. 368/2001; ravvisa però una prassi anomala di disattendimento di quanto stabilito nel DLgs. 368/2001 da parte di molte amministrazioni pubbliche, per questo continuano le loro indagini. Ci informano inoltre che per far valere il nostro diritto è opportuno rivolgersi alla Giustizia del nostro paese.
Si allega copia della lettera ricevuta, clicca quì. Una volta decompresso il file, nella cartella è stata inserita oltre alla lettera indicante lo stato di avanzamento dei lavori, una copia della petizione che fu inviata, e che se volete reinviare al Parlamento Europeo, tramitre PC, non è un male).


A presto.

Federico RIGHI


ASSEMBLEA LTD a ROMA

sabato 01/10/2005



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