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www.ctlsu.it/archivio/10_2004/28.10.2004.html
giovedì 28 ottobre 2004
Attenti a zio Fester.....
Abbiamo prima ragionato, poi controllato la fondatezza e solo oggi, a distanza di pochi giorni, diamo rilevanza nazionale alla segnalazione, fondatissima, fornitaci dai colleghi dell'UP di Salerno
L'On. Leone, parlamentare di Forza Italia ha per davvero rilasciato l'intervista che riportiamo più in basso.
L'articolo del giornalista MARCO ESPOSITO che abbiamo tratto da Il Mattino di Napoli del 23 ottobre 2004, intitolato: I NODI DELLECONOMIA. In grassetto è evidenziato il passaggio incriminato.
Antonio Leone da Putignano. Finora era uno dei 630 deputati che siedono a Montecitorio. Da oggi è per tutti il firmatario dellemendamento taglia-Irpef: tre aliquote invece di cinque con la massima al 39%. Uniniziativa estemporanea, avevano accusato i colleghi della maggioranza, finché ieri il premier Silvio Berlusconi non ha affermato: «La proposta di Antonio Leone è la nostra proposta».
«Il 23% fino a 26.000 euro - precisa il premier durante la sua visita al Mattino - 33% fino a 33.000 e 39% oltre. Poi negli anni alzeremo progressivamente gli scaglioni. Per la copertura non vedo problemi: Siniscalco sta lavorando bene e alla fine si arriverà a un piano ben disegnato. Non escludo che nella trattativa con gli alleati quel 39% possa diventare 42%. Ma la mia posizione è per laliquota massima al 39».
«Non mi stupisco di questa sintonia - dichiara al Mattino Leone, in viaggio sullautostrada per tornare nel suo collegio pugliese - la mia non è altro che la traduzione della proposta fiscale di Forza Italia. Berlusconi riteneva di essere stato lasciato solo e noi abbiamo dato questo segnale. Certo, poi sul progetto definitivo si deciderà collegialmente. E comunque - puntualizza Leone - non sono un deputato qualunque ma il vicepresidente vicario del gruppo».
Lemendamento Leone risolve, a suo dire, il problema della copertura, utilizzando per il 2005 dei fondi già disponibili: in particolare si azzera la tabella A allegata alla Finanziaria, cancellando per esempio - accusa lopposizione - i 770 milioni destinati alla cassa integrazione. Per il 2006 sono previsti invece tagli consistenti per i ministeri con il licenziamento dei precari. La copertura, per 6 miliardi, deriverà dal taglio del 15% delle spese 2006 per i consumi intermedi dei ministeri e da una sforbiciata del 20% per il personale pubblico a tempo determinato e collaborazioni.
Non manca un raddoppio di imposte per le cooperative, da sempre considerate da Forza Italia un feudo economico della sinistra. Per qualche minuto le agenzie di stampa rilanciano la notizia che si potrebbe ricorrere alla reintroduzione della tassa di successione, ma lipotesi viene smentita.
La tesi alternativa a Forza Italia è quella di Alleanza nazionale, che predilige invece un sistema con quattro aliquote. La differenza, dal punto di vista politico (ed economico) non è da poco. Berlusconi punta su un taglio generalizzato delle imposte che premi soprattutto i più ricchi. Quelli cioè che oggi versano il 45% per i redditi oltre i 70.000 euro e che con la proposta Leone guadagnerebbero 600 euro ogni diecimila oltre la soglia. Se laliquota massima dovesse essere al 43% come chiede Gianfranco Fini, o al 42% come concede Berlusconi, il vantaggio si ridurrebbe alla metà o addirittura a un terzo.
Il timore di An e dellUdc è che uno sconto forte sui ricchi finisca con lirritare sia le classi più povere (le quali già oggi versano nessuna o poche imposte, per cui non possono ottenere particolari sgravi) sia quelle intermedie e medio-alte, che hanno pochissimi vantaggi dal sistema a tre aliquote proposto da Leone.
Cè anche unaltro problema tecnico. Se Berlusconi insiste sulle tre aliquote, allora a che livello si farebbe partire quella del 42%? Se dovesse partire già a 33.000 euro, ciò rappresenterebbe un aggravio di tre punti rispetto alla situazione attuale. Se dovesse partire a 70.000 euro, lo sgravio concesso ai redditi medio alti (che scenderebbero da 39% a 33%) sarebbe eccessivo rispetto ai fondi a disposizione. Andrebbe quindi individuata una soglia intermedia, presumibilmente fra i 40 e i 50 mila euro.
I colleghi di Salerno si sono già attivati e stanno contattando, a mezzo email, tutti i Parlamentari, vi invito a fare lo stesso e sopratutto a scrivere email di protesta direttamente all'On. Antonio Leone, anche dal vostro Ufficio, tramite il sito della Camera dei Deputati, al seguente indirizzo email:
Noi nel frattempo abbiamo attivato l'On. Mario Landolfi di Alleanza Nazionale.
Cordiali saluti.
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L'emendamento ammazza Precari
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