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Giovedì 15 giugno 2000



SCIOPERISSIMO

23 giugno 2000

ROMA
Alla luce dei fatti e degli accadimenti dei recenti incontri delle OO.SS. con il vertice politico-amministrativo del ministero delle finanze pare che sia inevitabile lo sciopero del 23 giugno 2000.
Dunque è necessaria come non mai una grande mobilitazione di Tecnici LSU e dipendenti per questo sciopero. Un'importante e strategica possibilità di mettere in campo la nostra volontà avanti alle nostre necessità.
Vorrei lanciare un segnale a tutti i colleghi tecnici LSU il giorno 23 giugno anche se cascasse il mondo devono assolutamente essere a tutti a Roma, sotto il ministero delle finanze, a manifestare per il nostro lavoro.
Si consiglia vivamente di indossare qualcosa di arancione.
Una notizia importante che tutti aspettavano:

La Direzione Centrale ha fatto sua la nostra proposta di ripartire la somma dell'integrazione su tutte le 27 ore settimanali. Nell'esempio riportato nel file messo qualche giorno fa on-line era stata proposta una versione esemplicativa.
Il giusto calcolo è:

lire 15.897x7ore/27ore = 4121,44 lire/ora

Dunque giustizia, almeno in queste piccole cose, è fatta.

Un'altra rivelazione:

Abbiamo scoperto perché tutti i LSU del Catasto hanno avuto il bel regalo della trasformazione dell'orario da 18 ore settimanali (850.000 + integrazione) a 20 + 7 ore settimanali (850.000 lire per le prima 20 e 15.897 lire/ora per le successive).

L'Ex Direttore Favale, sollecitato da molti Dirigenti degli uffici del Catasto del nord Italia, ha deciso di applicare alla lettera la legge 468/97 per punire i LSU "furbi". degli uffici dove si facevano + ore, e in questo modo a finito con il punire tutti.
Infatti, sino al 30 aprile 2000 non era mai stata applicata alla lettera la 468/97, noi effettivamente svolgevamo 18 ore settimanali pagati dall'INPS + l'integrazione del ministero.
Il malcostume che si era venuto a creare era una prerogativa di alcuni colleghi LSU "furbi" che prestavano il sevizio in quegli uffici del catasto dove per problemi dovuti alla scarsa risposta al bando di chiamata, si era presentato un numero inferiore di geometri a copertura dei posti a disposizione e quindi quei pochi avevano avuto la possibilità di lavorare per 36 ore settimanali, con le seconde 18 ore retribuite a lire 15.897 lire/ora.
I "furbi", avevano pensato bene di assentarsi durante le prime 18 ore settimanali, giustificando in vario modo, e rinunciando così volontariamente all'integrazione di circa 5.000 lire/ora sulle prima 18 ore, ma svolgendo tranquillamente le seconde 18 ore a 15.897 lire/ora. In questo modo perdevano si circa 330.000 lire mensili ma lavoravano la metà della settimana.

GRAZIE, GRAZIE e ANCORA GRAZIE, CARI FURBI.


Quì di seguito viene riportata una e-m@il ricevuta dal coordinatore generale il 10 giugno 2000 da parte del collega Ivan COSCO dell'UT di Torino.
Personalmente non sento nessuna necessità di rispondere il caro collega
COSCO, perché le risposte alle sue domande le ha da ricercare nel disordine che ha in testa. Ma cari colleghi anche questo è il precariato. Comunque se qualcuno nè sentisse, quanto meno, l'obbligo morale di rispondergli può inviare la risposta al seguente indirizzo: ctlsu@worldonline.it
risposta che noi recapiteremo pronatmente al caro collega COSCO.

Un abbraccio particolare ai colleghi di Torino. Vi capisco e vi comprendo. Dunque vi sono vicino.


A Federico RIGHI.

Carissimo collega,

sono
Ivan COSCO, L.S.U. dell’Ufficio del Territorio di Torino; ti scrivo con un certo ritardo rispetto alle intenzioni iniziali per esprimerti alcune mie considerazioni riguardo la tua proposta, indirizzata al Dott. DI MARIA, di ripartire l’integrazione ministeriale su tutte le 27 ore settimanali, anziché a partire dalla ventunesima ora lavorativa.

Innanzitutto volevo farti presente che la soluzione che tu proponi ha dei pro ma anche dei contro; in particolare risulta essere conveniente per coloro che ritengono di effettuare un numero di ore settimanali inferiore alle 27, garantendo infatti per ogni ora lavorata, a partire dalla prima, la quota parte di integrazione. Tale soluzione non risulta, invece, altrettanto conveniente per chi è comunque sicuro di poter effettuare tutte le 27 ore, credo la maggior parte dei colleghi L.S.U., per il semplice motivo che con l’attuale metodo di conteggio è possibile automaticamente scalarsi le ore di ferie, malattia, festività e altro dalle ore di competenza INPS, senza che queste debbano essere recuperate, come avveniva in passato, per poterci garantire il relativo contributo ministeriale.

Ad ogni buon conto, supponendo che tu, con i tuoi potenti mezzi, abbia effettuato un accurato sondaggio, di cui dubito, dal quale sia risultato che la maggioranza dei colleghi sul territorio nazionale abbia optato per un numero di ore settimanali inferiore alle 27 consentite, avresti perlomeno potuto evitare di lasciare gli spiccioli alla nostra già “generosa” amministrazione. Secondo il tuo conteggio per il calcolo dell’importo orario dell’integrativo, viene fuori una retribuzione oraria lorda pari a circa 3.761 £. Ti faccio presente che il Ministero, così come da delibera, si è impegnato per 15.897 £/ora e non più per un importo fisso mensile di 440.000 £; di conseguenza l’importo orario lordo nella tua proposta di pagamento, doveva ricavarsi nel seguente modo:

15.897 £/ora ´ 7 ore settimanali = 111.279 £ ( integrativo settimanale )

ripartendo su tutte le 27 ore si ottiene infine

111.279 £ / 27 ore = 4.121,44 £/ora » 4.121 £/ora

Risulta, quindi, una differenza di 360 £/ora rispetto al tuo conteggio, un’inezia, ma almeno evitavamo oltre al danno anche la beffa. Spero comunque che la tua proposta non venga accettata.

Colgo l’occasione, anche qui con molto ritardo rispetto ai propositi, per esprimerti il nostro rammarico (quello degli L.S.U./U.T. di Torino ) per il passo indietro rispetto alle posizioni assunte nella riunione nazionale del 20 Aprile u.s., constatando la tua decisione, di fatto, di tenere in piedi un coordinamento lodevole negli intendimenti, ma inopportuno, per non dire una pagliacciata, nella sua forma e nei modi di porsi. La nostra modestissima, ma convinta opinione è che sarebbe maggiormente auspicabile, così come sosteniamo da tempo, che il generosissimo impegno dei vari Righi, Cavicchia e via dicendo, venisse profuso all’interno delle Organizzazioni Sindacali alle quali siamo in gran parte iscritti. Seguendo le direttive delle OO.SS. avreste potuto e potremmo ancora:

- evitare di mettere in piedi iniziative burlesche e di dubbia efficacia;

- controllare dall’interno delle OO.SS. le iniziative da queste intraprese per avere una maggior garanzia delle posizioni da loro assunte nei Comunicati;

- risolvere, una volta per tutte, il problema della legittimità delle tue continue richieste di finanziamento, implicitamente rivolte anche a chi non ti ha mai dato la propria delega di rappresentanza.

Un altro appunto che avremmo da fare, riguarda le modalità con cui sono stati “eletti” i delegati nazionali degli L.S.U./U.T. delle tre sigle sindacali confederali CGIL, CISL e UIL. Prendiamo atto che gli autorevolissimi colleghi:

DE VIRGILIS per la CGIL,

RIGHI per la CISL,

CAVICCHIA per la UIL,

sono i nostri tre rappresentanti sindacali nazionali, ma la domanda sorge spontanea: chi, come e quando vi hanno eletti? Non sappiamo se sono state le OO.SS ad aver adottato i tuoi metodi, antidemocratici e autoproclamisti, o se tu li abbia imposti, ma quantomeno se così era implicitamente già deciso, perché non comunicarlo il 20 Aprile approfittando della presenza di tanti colleghi pervenuti da tutta Italia? Inoltre, qui ci rivolgiamo ai nostri referenti della CGIL, perché privare 66 iscritti alla CGIL dell’U.T. di Torino del piacere, oltrechè del diritto, di comunicare al collega di Roma DE VIRGILIS tramite una preferenza, espressa in una qualsiasi forma, tutta la nostra fiducia nel suo operare?

Con Stima

Ivan COSCO


Torino, li 10/06/2000


CONTINUA LA SENSIBILIZZAZIONE.

Questo disegno di legge potrebbe essere un'ottima chance per la nostra assunzione nel MMFF, ma deve essere appoggiato e sottoscritto da altri Onorevoli, (Deputati) sopratutto della maggioranza, affinchè rappresenti veramente uno strumento risolutivo del nostro precariato.

Orsù dunque è necessaria una collaborazione da parte vostra.
Tutti i colleghi si devono impegnare in modo veramente estremo affinchè si possano trovare Deputati e Senatori che appoggino il DDL dell'ON Giuseppe SCOZZARI affinchè passi alla Camera ed al Senato e sia approvato, per la definitiva assunzione di tutti i 1650 tecnici LSU.

Vi invito a fare molto di più, cercate tra parenti, amici e conoscenti dei contatti con Onorevoli Deputati e Senatori del Governo Italiano che si impegnino per la nostra causa in modo serio affinché il DDL di SCOZZARI, avallato dai loro consensi, diventi lo strumento della nostra assunzione definitiva.
Il DDL 6384 è possibile scaricarlo cliccando quì.


Sottoscrittori del D.D.L. 6384

ON. Giuseppe SCOZZARI
ON. Pierpaolo CENTO
ON. Luca CANGEMI

ON. Vasco GIANNOTTI
ON. Renzo INNOCENTI
ON. Filippo MISURACA
ON. MONTAGNINO
ON. CARDINALE
ON. Vito LECCESE

Comunicateci i sottoscrittori. Grazie.

PROGETTO CATASTO
Via Indipendenza II traversa, 6, 80026 Casoria (NA)
03477259980 - 03395999510
fax: 1782222978
e-m@il:
lsu.catastourbano@tin.it


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Data ultimo aggiornamento22-06-2000
Aggiornato da CTLSU