I colleghi di Milano: Ciro Piccolo ed Enzo Morena. |
L'Assemblea del 22 luglio 2000.
Lassemblea tenutasi nei locali parrocchiali della Cattedrale di don Bosco, in viale dei salesiani, 9 alle ore 9,30 del 22 luglio 2000 a Roma, è stata caratterizzata da una robusta partecipazione di LSU, per la maggior parte provenienti dal catasto di Roma; ma ha registrato presenze importanti quale quella dei colleghi di Milano, Ciro PICCOLO e Enzo MORENA ma anche dei colleghi Giovanni STUFANO CTLSU per la Puglia da Bari e dellonnipresente Alessandro MUGGITTU, CTLSU per la Sardegna da Cagliari. Chiaramente erano presenti, CTLSU per il catasto di Roma e per il Lazio, Marco CAVICCHIA, segretario dellassemblea, David DE VIRGILIIS e Cristian SPERA, presidente dellassemblea. Era inoltre presente Federico RIGHI CTLSU-Naz. con diverse deleghe inviate da molte città.
Cristian Spera e Federico Righi |
Il Presidente ha introdotto i lavori presentando lordine degli interventi e gli argomenti da trattarsi, in seguito ha dato la parola a Federico RIGHI, coordinatore nazionale CTLSU, il quale ha esordito ricordando allassemblea intenzioni, aspirazioni ed obiettivi del CTLSU, che si pone quale collante tra i LSU del Catasto, organo propulsore e propositore, fecondo concepitore di idee, fucina dideali, database degli imput propositivi e delle denunce provenienti da tutti i LSU, imparziale organo di divulgazione, scevro da filtri e censure, elemento di collegamento tra OO.SS e LSU. E stato inoltre ribadito che il CTLSU non intende sostituirsi al sindacato per il quale nutre la più ampia stima ed il più profondo rispetto nel ruolo del suo operato. E che se talvolta ha agito eccessivamente è solo perché è la voce di 1700 uomini oramai saturi delle condizioni in cui versano e a cui sono assoggettati.
Federico Righi |
Non ultimo ha citato il caso di una lettera anonima inviata alla procura della repubblica, imputata ai LSU di Napoli, quale segno del nervosismo e della sfiducia che cè tra dirigenza e LSU. Inoltre ha citato lepisodio che vede la procura della repubblica italiana presso il tribunale di Firenze indagare sul cattivo operato di qualcuno, questa volta per una denuncia effettivamente firmata dei LSU di Firenze e molti altri casi che potrebbero per scoppiare. Ha aggiunto che tutte queste situazioni non potranno essere indifferenti alla Direzione Centrale ma soprattutto al Ministro ed alla Giustizia; in quanto recriminazioni e denunce generate da malcontento effettivamente seminato.
Il dibattito si è tinto di toni più forti per la contestazione verso il CTLSU avvenuta da parte di alcuni LSU che vedono nella linea di comportamento e nellazione del CTLSU troppa morbidezza; loro sarebbero più dazione e lotterebbero con veemenza contro dirigenze tiranniche ed ingiuste e contro i risultati al contagocce delle OO.SS.; nella contestazione si è giunti addirittura ad ipotizzare lavvenuta trasformazione del coordinamento in una pedina delle filo-governative OO.SS..
In prima battuta Federico RIGHI rispondeva che se queste persone erano così inutilmente infervorate era perché o non a conoscenza di fatti e risultanti oppure perché facevano finta di ignorare che il cambiamento in positivo cera stato. Un LSU ha risposto che se sfruttati per 27 ore la settimana, alla stessa paga di quando ne facevamo 18, era un cambiamento in positivo allora veramente non aveva capito nulla. Federico RIGHI, mitigando i toni spiegava che per lui i risultati positivi erano quelli che le OO.SS. stanno portando avanti con la trattazione al ministero ovvero il sapere che nel piano generale della riforma del Ministero delle Finanze, nella ripartizione delle risorse del dipartimento del territorio tra le agenzie del demanio e del territorio, bisognerà considerare i LSU alla luce dellintesa del 21 giugno 2000; questo era un risultato positivo. Dunque se nel percorso verso la stabilizzazione di tutti i 1700 LSU del catasto, cè qualche spiacevole incidente, limportante che questo non interferisca con il raggiungimento dellobiettivo. Inoltre non è da dimenticare e sottovalutare proprio limportante protocollo dintesa tra OO.SS. e ministero, siglato il 21 giugno 2000 è un grandissimo risultato, giunto insperato quando tutti pensavano oramai ad uno sciopero imminente, quello del 23 giugno 2000. Federico RIGHI ricordava inoltre che ciò che le OO.SS. stavano portando avanti era anche in virtù di uneffettiva ed esplicita richiesta formale fatta dal CTLSU con il documento dassemblea prodotto in data 5 giugno 2000, nel quale era chiesto alle OO.SS. che la trattativa per la stabilizzazione dei LSU nelle agenzie non poteva prescindere dallessere trattata in modo unitario con la trasformazione in agenzie e soprattutto non divisa dalla questione sulla ripartizione di risorse da inviare ad enti locali ed agenzie.
Alessandro Muggittu |
Si registrano nel dibattito sui indicato gli interventi di David DE VIRGILIIS, che ha spiegato la problematica dei LSU fuoriusciti dal ministero con la proroga da gennaio ad aprile 2000, di Alessandro MUGGITTU, che ha spiegato concisamente ma determinatamente le ragioni della giusta linea del CTLSU ed il perché della stima verso le OO.SS.. E seguito unintervento di Marco CAVICCHIA e di Cristian SPERA che hanno redarguito i loro colleghi per la poca fiducia che hanno nel CTLSU, che invece tanto fa e tanto porta avanti. Ricordando loro la costante e capillare opera di informazione che spesso e volentieri, nello svolgimento di briefing informativi, spesso si prestano ad ogni sorta di domanda; questo senza mai nulla chiedere se non un misero contributo per sostenere le spese del CTLSU. Giovanni STUFANO è intervenuto ribadendo che se oggi abbiamo quel che abbiamo, che se oggi siamo qui a parlare è perché cè stata unopera di base del CTLSU che si è coronata nel coinvolgimento delle OO.SS., che hanno sposato la causa e che meglio di loro nessuno la può portare avanti, nellinterlocuzione con il ministero. Inoltre ha chiesto che smettessero le polemiche soprattutto perché la riunione era per discutere cose più importanti, quali condizioni lavorative e d orari.
David De Virgiliis e Ciro Piccolo. |
Lassemblea è tornata fuori dal binario della polemica ed ha preso la parola il collega Ciro PICCOLO, del catasto di Milano, il quale ha illustrato il progetto per lacquisto di una spazio su di un giornale ad ampia tiratura nazionale, per pubblicare unarticolo dei LSU. Questidea si basa sulla constatazione oggettiva che ad ogni manifestazione nazionale di protesta dei LSU del catasto, in molti sono costretti a rinunciarvi date le esigue risorse economiche dei LSU e le proibitive spese da doversi affrontare ogni volta per venire a Roma. Dunque lintenzione dellarticolo è inquadrata come forma di protesta a basso costo infatti da indagini di mercato, il costo di un quarto di pagina di un quotidiano nazionale verrebbe a costare una cifra che se ripartita su 500 LSU sarebbe di circa 20.000 lire iva compresa cadauno. In questo modo si raggiungerebbe comunque lo scopo della visibilità della protesta e soprattutto con minor danno economico per tutti. Questopportunità sarebbe utilizzabile già da settembre se ci si dovesse accorgere che le cose non vanno bene. A questo punto è intervenuto David DE VIRGILIIS il quale ha affermato la necessità che la vertenza volga quanto prima in porto infatti solo con un contratto o una proroga che vada oltre la scadenza elettorale (18 mesi almeno) ci si vedrebbe un po più garantiti nei confronti dellincognita elezioni.
Giovanni Stufano e Marco Cavicchia |
E in seguito intervenuto Federico RIGHI che ha informato lassemblea che attualmente, da parte dellamministrazione della Direzione Centrale del Territorio, è in preparazione unulteriore proroga di mesi 6, come LSU, che dovrebbe traghettare tutti nel 2001; si spera che questa proroga sia interrotta a partire dal primo gennaio 2001 per la definitiva immissione nei ruoli delle agenzie di tutti i circa 1700 LSU del Catasto.
Il collega di Milano, Ciro PICCOLO, concludeva con lillustrazione del progetto, non escludendo il fatto che in concomitanza della pubblicazione dellarticolo, i LSU più prossimi alla capitale potrebbero comunque scioperare presso le sedi istituzionali mentre i restanti colleghi lo farebbero nelle loro città. A tal proposito Marco CAVICCHIA ha ribadito che attualmente le condizioni impongono di stare tutti calmi e tranquilli e soprattutto non è presente lo stato di necessità. A tal proposito chiede che il CTLSU faccia esplicita domanda alle OO.SS. di convocare una loro assemblea per tutti i LSU, magari come quella di via Rieti a Roma, verso la metà del mese di settembre 2000, al fine di illustrare processi evolutivi e progetti per la stabilizzazione dei LSU del catasto.
Giovanni Stufano e Marco Cavicchia |
Era affrontato largomento dettato dalle dimissioni del Geometra DI PISA, del catasto di Palermo, amico e collega nonché valido rappresentante CTLSU. Federico RIGHI ha esposto i fatti, adducendo i documenti pervenuti al coordinamento e che il coordinamento ha prodotto in tal senso; concludeva affermando che era necessario che Giovanni DI PISA tornasse sui suoi passi ma che comunque, se il collega non volesse recedere dalle sue dimissioni, il CTLSU avrebbe dovuto amaramente accettarle. LAssemblea concorde ed unanime su quanto espresso dal coordinatore nazionale, aspetta un segno del collega DI PISA.
Prende la parola, in qualità di relatore, il collega Giovanni STUFANO, sulla spinosa questione dettata dal problematico trattamento dei LSU, che è loro riservato nella maggior parte degli uffici catastali italiani. Partendo da unanalisi oggettiva sul dato di fatto che la delibera dipartimentale del 17 maggio 2000 o è totalmente disattesa o è stravolta al fine di strumentalizzarla, in molti uffici, viene subito da porsi la domanda del valore che viene ad essa attribuita negli uffici e sulla sua effettiva efficacia. Inoltre sovviene il dubbio se alla Direzione Centrale sono a conoscenza o meno di quanto accade. E se ne sono a conoscenza e fino a che punto, intendono far finta di nulla. Nella relazione del collega si è venuto delineando un chiaro spaccato della realtà catastale italiana; ovunque malcontento da parte dellutenza; servizi quasi mai allaltezza delle aspettative, grossa mole di lavoro arretrato ai terreni, allurbano, al demanio ecc., e per finire unico male accertato, e quindi da debellare, i LSU.
LSU che in tempi non lontani hanno contribuito in modo determinante nel portare al raggiungimento, nella maggior parte degli uffici del catasto, degli obiettivi del progetto finalizzato al 31 dicembre 1999 di recupero di milioni di unità immobiliari urbane che giacevano senza rendita da decenni negli archivi catastali. LSU che da più parti dItalia hanno ricevuto lettere dencomio da parte dei loro Dirigenti. Oggi la situazione si vede ribaltata, i LSU non servono, sono troppi e non ci sono postazioni informatiche per loro, inoltre sono considerati meno di bestie da soma, sono relegati quasi sempre negli archivi a svolgere attività non dettate nella dipartimentale, a svolgere attività non consuntivabili, a svolgere attività che andranno a vantaggio di pochi e che nel quadro del consuntivo di produttività che rientra, con questultima proroga in atto, nel p.p.c. (produzione) dellUfficio di appartenenza, risultano scarsamente presenti in quanto la produzione di pochi LSU viene irrimediabilmente per forza di cose mediata con quella dei loro colleghi che non hanno la possibilità e lopportunità di svolgere compiti scritti nella dipartimentale e chiaramente consuntivabili.
Si rende dunque necessaria la richiesta di un provvedimento dipartimentale volto a consentire a tutti i LSU lo svolgimento delle 27 ore settimanali in un orario dufficio (ci sono realtà in cui sono imposti turni pomeridiani dalle ore 14,00 alle ore 19,30) e soprattutto di consentire a tutti di operare come stabilito dalla dipartimentale e non in deroga alla stessa. Inoltre di rendere pubbliche le produttività medie orarie, suggerite dalla SOGEI e concordate con le OO.SS, per quanto riguarda le lavorazioni indicate nella dipartimentale del 17 maggio 2000.
Come provvedimento del CTLSU partirà una campagna di sensibilizzazione verso il problema di tutti i LSU del catasto, invitando tutti a richiedere un foglio di produttività e di provvedere comunque a conservarne una copia dello stesso prima di consegnarlo alla dirigenza, per ogni attività che sono chiamati a svolgere; al fine di giustificare la loro non produttività ai sensi della dipartimentale.
Conclude Federico RIGHI esprimendo il dubbio che talvolta ci sovviene: quale valore si dà, da parte di chi ci organizza e dirige, al documento del 21 giugno 2000, sottoscritto dal Ministro DEL TURCO e dalle OO.SS.
Bisognerebbe che il Ministro fosse informato dalle OO.SS. di quanto accade negli uffici del 2000 a danno di persone che chiedono solo di lavorare; questo ad opera di persone che dovrebbero almeno avere dalla loro la civiltà.
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