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Giovedì 22 giugno 2000

EDIZIONE RIVEDUTA ED INTEGRATA

SCIOPERO SOSPESO


Le OO.SS. sospendono lo sciopero.
Dunque l'intesa alla fine c'è stata e per i tecnici LSU del ministero delle finanze si apre un nuovo capitolo.
Prima tappa modifica del Protocollo d'Intesa.

Il protocollo dovrà essere modificato in virtù di una futura assunzione nell'Agenzia del Territorio di tutti i LSU del Catasto.
Modi e tempi, di assunzione, si sapranno a partire dalla metà di luglio.

Ci aspetta una calda estate.

Auguri a tutti.


ECCO LA PARTE CHE CI RIGUARDA DEL PROTOCOLLO DI INTESA SIGLATO, NELLA SERATA DEL 21.06.00 AL MINISTERO DELLE FINANZE, DALLA PARTE POLITICA E DALLE OO.SS.


... Per quanto concerne il protocollo d’intesa stipulato in data 29 marzo 2000 con il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale concernente gli obiettivi di stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili (L.S.U.), viene assunto l’impegno di rinegoziarne i contenuti dopo un apposito confronto con il Ministero del Lavoro, in accordo con le indicazioni del dipartimento del territorio. I suddetti lavoratori continueranno ad essere applicati al progetto “catasto”, con le modalità specificate nell’apposita circolare del dipartimento, per tutto il corrente anno.
La problematica dei lavoratori socialmente utili, da inquadrare nel contesto della trasformazione del dipartimento del territorio in Agenzie e del progressivo decentramento ai Comuni previsto dal d.lgs. 31 marzo 1998, n.112, sarà oggetto di immediata attenta e particolare considerazione anche nel momento della individuazione delle risorse da assegnare all’Agenzia del Territorio, in sede di stipula della convenzione per l’anno 2001, in occasione della definizione del regolamento di amministrazione. In tali occasioni non potrà essere trascurata la particolare condizione dell’Agenzia che dovrà disporre di strumenti regolamentari e finanziari per poter avviare a soluzione il problema dell’utilizzazione di tali lavoratori con riferimento ai vari strumenti offerti dalla vigente normativa.


Con riferimento al processo di attuazione del decreto legislativo 300/1999, il Ministro assume l’impegno del completamento del processo di riforma dell’Amministrazione Finanziaria nel minor tempo possibile e comunque non oltre i termini stabiliti, confermando il coinvolgimento delle OO.SS. nelle fasi di definizione dei provvedimenti attuativi. A tal fine, a partire dal giorno 26 del corrente mese riprenderà il tavolo di confronto con la disamina congiunta dei progetti la cui stesura è già in fase avanzata.


Roma, 21 giugno 2000


Scarica il documento per intero


Giusto per la cronaca, pubblichiamo una nota di risposta alla lettera del collega
COSCO Ivan, leggi quì, da parte di Marco CAVICCHIA; a seguire due lettere, sempre del collega COSCO, a chiarimento del suo ordine mentale.
Ed a conclusione del caso una risposta del coordinatore nazionale
RIGHI.


Federico RIGHI



AL COLLEGA GEOM. LSU DI TORINO, IVAN COSCO,
PRECISAZIONI DA PARTE DI CAVICCHIA MARCO, LSU DI ROMA.


CARO IVAN,
IL SOTTOSCRITTO CAVICCHIA MARCO NON E' IL COORDINATORE NAZIONALE DEL SINDACATO UIL PER I GEOMETRI LSU DEI CATASTI D'ITALIA,
MA E' IL RAPPRESENTANTE DEI GEOMETRI LSU PER IL SINDACATO UIL, PER LA REGIONE LAZIO,
COME DA REGOLARE ELEZIONE TENUTASI NEL MESE DI MARZO 2000 NELLA SEDE UIL-LAZIO DI ROMA.
PRESENTI ALLA MIA ELEZIONE :
FRANCO DORE SEG. NAZ. UIL-LAZIO
ROBERTO CEFALO RAPP. NAZ. UIL PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
FEDERICO G.MARIA SEG. NAZ. UIL-PA
MASSIMO SERVELLO RAPP. UIL PROBLEMATICHE-LSU
OLTRE A 100 GEOM. LSU DEI CATASTI DI ROMA E PROVINCIA ISCRITTI ALLA UIL-PA.
DETTO CIO' , PRECISO CHE:

-PER QUANTO RIGUARDA IL FINANZIAMENTO DEL CT-LSU, E' A COSCIENZA PERSONALE.

-PER QUANTO RIGUARDA L'OPERATO DEL COLLEGA RIGHI, RITENGO CHE FINO AD ORA ABBIA DIMOSTRATO OTTIME ATTITUDINI NEL COORDINARE (ANCHE TRAMITE IL SITO) LA GRAN PARTE DEI GEOM. LSU DEI CATASTI D'ITALIA.

-PER QUANTO RIGUARDA LE INIZIATIVE BURLESCHE ED TALVOLTA INOPPORTUNAE DEL CT.LSU, BISOGNA ESSERE INDULGENTI NEI NOSTRI CONFRONTI, IN FONDO SIAMO SOLO DEI DILETTANTI, E IN QUANTO TALI POSSIAMO ANCHE SBAGLIARE.
A DIFFERENZA DEI RAPP. NAZIONALI DELLE OO.SS., NOI POVERI RAPP. LSU DELLE NOSTRE REGIONI ( VEDI RIGHI, CAVICCHIA, DE VIRGILIIS, ECC....) , NON PERCEPIAMO STIPENDI EXTRA, ED E' NORMALE , VISTO CHE , COME RIPETO SIAMO DEI DILETTANTI.
COMUNQUE TUTTO QUESTO E' SOLO RETORICA, IO MI RITERRO' SODDISFATTO SOLO QUANDO TUTTI I 1700 GEOM. LSU DEI CATASTI D'ITALIA AVRANNO UN CONTRATTO DI LAVORO STABILE CON IL MM.FF. O LE AG. DEL TERRITORIO, E FINO AD ALLORA DEDICHERO' TUTTO IL MIO TEMPO PER IL RAGGIUNGIMENTO DELL'OBBIETTIVO CUI SOPRA.
UN CARO SALUTO DA MARCO CAVICCHIA

ROMA 18 GIUGNO 2000



Il caro collega Cosco, proprio per chiarire la sua organizzazione mentale, come dicevamo, ha inviato due lettere: una versione insulti, quì sotto riportata ed una versione riveduta in sequenza.



versione insulti:


Caro Federico RIGHI,


sono Ivan, di Torino; prendo atto della tua parziale non risposta, dico parziale perché hai prontamente rettificato il calcolo dell’importo orario come da me indicato, anche se ho notato che i simboli di “moltiplicazione” e “circa uguale”, nella conversione da formato doc a formato html, si sono persi per strada.

Per quanto riguarda la tua accusa di disordine mentale, di cui ti ringrazio, non ho ben capito, data la confusione che appunto ho in testa, se è scaturita dalla tua contrarietà, legittima, alle opinioni espresse nella e-mail oppure ad una effettiva mancanza di comprensione del testo, il quale, a me, è parso sufficientemente chiaro.

Mi rammarico, in particolare, per non essere riuscito a spiegarti il fatto che i pagamenti disgiunti, quello dell’INPS per le prime 20 ore settimanali e quello ministeriale per le 7 ore successive, presentano i loro vantaggi per chi, secondo me la maggioranza, effettua tutte le 27 ore settimanali garantendosi comunque l’intera retribuzione a disposizione. Ritenendo la questione di una certa importanza, proverò a spiegartela via telefonica il prima possibile, anche se pare sia troppo tardi.

In merito alle altre questioni che ti ho esposto nella precedente e-mail, ritengo che fossero estremamente chiare, non pretendo condivisibili.

Criticare tanto per criticare, non è uno sport che mi appassiona, oltretutto avrei di meglio da fare. Ho grande rispetto per l’impegno da voi profuso tramite il CTLSU, ritengo però, a mio modestissimo avviso, che tali energie siano sperperate e male indirizzate, perché, mi pareva lo avessi capito anche tu, un coordinamento autonomo non porta in nessun posto e non viene preso adeguatamente in considerazione dalla controparte. Inoltre dopo esservi fatti nominare, non si sa bene come, delegati sindacali nazionali per gli LSU/UT, sembra che, invece di credere nel nuovo ruolo assunto, continuiate a coordinare le iniziative di un movimento asindacale, vedi le proposte di pagamento autonomamente concordate dal CTLSU e che invece avrebbero dovuto far parte di una vertenza sindacale sulla base di rivendicazioni condivise dalla maggioranza degli iscritti, oppure lettere indirizzate al Presidente della Repubblica con evocazioni che cito testualmente: “… lei e il nostro Presidente non può non intervenire, non può restare indifferente ad un grido d’aiuto che le giunge dai suoi sudditi”; caro Federico, con tutto il rispetto del tuo modo di agire e di essere, non ci riconoscono la sacrosanta dignità di lavoratori, teniamoci almeno la nostra dignità di persone libere senza nessun tipo di sudditanza. Allora, se non ci credete fino in fondo e senza riserve, all’incarico di coordinare la nostra lotta all’interno delle strutture sindacali, perché vi siete presi l’onere di rappresentarci? E’ per questo motivo che solo adesso critichiamo il vostro operare; fino a quando vi facevate promotori delle iniziative del CTLSU, per quanto non le condividessimo, eravate liberi di fare come vi piaceva, a vostro nome però e non a nome di tutti gli LSU/UT d’Italia, come a volte accadeva. Ora, invece, vi siete presi un impegno, sulla base di una nuova strategia di lotta, formalizzata tutti insieme il 20 aprile scorso, che dovreste portare avanti con convinzione, coerenza e correttezza verso chi rappresentate, altrimenti avete l’obbligo morale di farvi da parte e dedicarvi al vostro CTLSU.

Non insisto in una polemica che da costruttiva nelle intenzioni, rischierebbe di protrarsi in una discussione sterile. Sterile come la polemica che hai sollevato nei confronti dei colleghi LSU degli Uffici del Territorio della Lombardia, del TriVeneto e della Toscana, che hanno effettuato le 36 ore settimanali, imputando a loro la mazzata delle 27 ore a parità di salario. Sai meglio di me che è il Ministero del Lavoro che, vistosi pressato da più parti, a “costretto”, non certo suo malgrado, il Ministero delle Finanze ad adeguare, purtroppo per noi, la nostra retribuzione alla nuova e vergognosa legislazione vigente in materia di LSU. Porgo, quindi, la mia solidarietà ai colleghi, verso cui hai impropriamente rivolto accuse infondate rischiando di scatenare una guerra tra poveri oltre che ripristinare il tuo più volte manifestato leghismo all’incontrario. Sono sicuro che saprai fare opportunamente marcia indietro rispetto alle tue gravissime affermazioni.

Devo ancora constatare che come coordinatore generale sei poco propenso a farti carico anche delle critiche, inevitabili quando ci si espone, ed a prendere in considerazione voci fuori dal coro e fuori dal tuo Coordinamento. Terrò presente, inoltre, che rispondi solo se ne senti la necessità fisiologica.

Ti invito, infine, a non prenderti cura del mio ordine mentale, perfettamente integro ed a prova di precarietà occupazionale.

Ti saluto, inviandoti anche quelli di tutti i colleghi di Torino, nella speranza che lo sciopero e la manifestazione, a quanto pare inevitabili, di Venerdì 23/06/2000, possano dare il più marcato risalto e la più ampia visibilità, al di là del colore arancione, alla nostra causa comune.

Un caro saluto anche a tutti i colleghi che visitano il tuo sito nel caso decidessi di rendere pubblica anche questa e-mail, eventualità di cui ti ringrazio anticipatamente.



Con stima rinnovata

Ivan COSCO



Torino, li 17/06/2000



versione riveduta:


Caro Federico RIGHI,



sono Ivan, di Torino; prendo atto della tua parziale non risposta, dico parziale perché hai prontamente rettificato il calcolo dell’importo orario come da me indicato, anche se ho notato che i simboli di “moltiplicazione” e “circa uguale”, nella conversione da formato doc a formato html, si sono persi per strada.

Per quanto riguarda la tua accusa di disordine mentale, di cui ti ringrazio, non ho ben capito, data la confusione che appunto ho in testa, se è scaturita dalla tua contrarietà, legittima, alle opinioni espresse nella e-mail oppure ad una effettiva mancanza di comprensione del testo, il quale, a me, è parso sufficientemente chiaro.

Mi rammarico, in particolare, per non essere riuscito a spiegarti il fatto che i pagamenti disgiunti, quello dell’INPS per le prime 20 ore settimanali e quello ministeriale per le 7 ore successive, presentano i loro vantaggi per chi, secondo me la maggioranza, effettua tutte le 27 ore settimanali garantendosi comunque l’intera retribuzione a disposizione. Ritenendo la questione di una certa importanza, proverò a spiegartela via telefonica il prima possibile, anche se pare sia troppo tardi.

In merito alle altre questioni che ti ho esposto nella precedente e-mail, ritengo che fossero estremamente chiare, non pretendo condivisibili.

Criticare tanto per criticare, non è uno sport che mi appassiona, oltretutto avrei di meglio da fare. Ho grande rispetto per l’impegno da voi profuso tramite il CTLSU, ritengo però, a mio modestissimo avviso, che tali energie siano sperperate e male indirizzate, perché, mi pareva lo avessi capito anche tu, un coordinamento autonomo non porta in nessun posto e non viene preso adeguatamente in considerazione dalla controparte. Inoltre dopo esservi fatti nominare, non si sa bene come, delegati sindacali nazionali per gli LSU/UT, sembra che, invece di credere nel nuovo ruolo assunto, continuiate a coordinare le iniziative di un movimento asindacale, vedi le proposte di pagamento autonomamente concordate dal CTLSU e che invece avrebbero dovuto far parte di una vertenza sindacale sulla base di rivendicazioni condivise dalla maggioranza degli iscritti, oppure lettere indirizzate al Presidente della Repubblica con evocazioni che cito testualmente: “… lei e il nostro Presidente non può non intervenire, non può restare indifferente ad un grido d’aiuto che le giunge dai suoi sudditi”; caro Federico, con tutto il rispetto per il tuo modo di essere e di agire, non ci riconoscono la sacrosanta dignità di lavoratori, teniamoci almeno la nostra dignità di persone libere senza nessun tipo di sudditanza. Allora, se non ci credete fino in fondo e senza riserve, all’incarico di coordinare la nostra lotta all’interno delle strutture sindacali, perché vi siete presi l’onere di rappresentarci? E’ per questo motivo che solo adesso critichiamo il vostro operare; fino a quando vi facevate promotori delle iniziative del CTLSU, per quanto non le condividessimo, eravate liberi di fare come vi piaceva, a vostro nome però e non a nome di tutti gli LSU/UT d’Italia, come a volte accadeva. Ora, invece, vi siete presi un impegno, sulla base di una nuova strategia di lotta, formalizzata tutti insieme il 20 aprile scorso, che dovreste portare avanti con convinzione, coerenza e correttezza verso chi rappresentate, altrimenti avete l’obbligo morale di farvi da parte e dedicarvi al vostro CTLSU.

Non insisto in una polemica che da costruttiva nelle intenzioni, rischierebbe di protrarsi in una discussione sterile. Sterile come la polemica che hai sollevato nei confronti dei colleghi LSU degli Uffici del Territorio della Lombardia, del TriVeneto e della Toscana, che hanno effettuato le 36 ore settimanali, imputando a loro la mazzata delle 27 ore a parità di salario. Sai meglio di me che il Ministero del Lavoro, vistosi pressato da più parti, ha “costretto”, non certo suo malgrado, il Ministero delle Finanze ad adeguare, purtroppo per noi, la nostra retribuzione alla nuova e vergognosa legislazione vigente in materia di LSU. Porgo, quindi, la mia solidarietà ai colleghi, verso cui hai impropriamente rivolto accuse infondate rischiando di scatenare una guerra tra poveri oltre che ripristinare il tuo più volte manifestato leghismo al contrario. Sono sicuro che saprai fare opportunamente marcia indietro rispetto alle tue gravissime affermazioni.

Devo ancora constatare che come coordinatore generale sei poco propenso a farti carico anche delle critiche, inevitabili quando ci si espone, ed a prendere in considerazione voci fuori dal coro e fuori dal tuo Coordinamento. Terrò presente, inoltre, che rispondi solo se ne senti la necessità fisiologica.

Ti invito, infine, a non prenderti cura del mio ordine mentale, perfettamente integro ed a prova di precarietà occupazionale.

Ti saluto, inviandoti anche quelli di tutti i colleghi di Torino, nella speranza che lo sciopero e la manifestazione, a quanto pare inevitabili, di Venerdì 23/06/2000, possano dare il più marcato risalto e la più ampia visibilità, al di là del colore arancione, alla nostra causa comune.

Un caro saluto anche a tutti i colleghi che visitano il tuo sito nel caso decidessi di rendere pubblica anche questa e-mail, eventualità di cui ti ringrazio anticipatamente.



Con stima rinnovata

Ivan COSCO


Torino, li 17/06/2000


La conclusione da parte del coordinatore nazionale.


Non abbiamo nulla contro il collega Cosco, né contro i colleghi del nord Italia che stimiamo tutti e con i quali abbiamo sempre collaborato nella più ampia democrazia.
Se come si dice ci autoproclamiamo è perché nessun altro ha mai preso seriamente questa iniziativa di aggregazione oltre noi, ed è sempre stato con grande spirito di sacrificio ed umiltà, nella quale ogni sera prima di andare a letto ci immergiamo, che abbiamo condotto questa battaglia, senza nessun vantaggio e senza nessun compenso.
Volontariamente abbiamo investito il nostro tempo annullando spesso e sovente la nostra vita sociale per il futuro nostro e di tutti i colleghi.
Ci domandiaamo dunque quanto vale il nostro tempo se investito per una causa giusta?
Molto probabilmente vale di più di quanto è stato speso.
E' quando ci vediamo inutilmente attaccati per un qualsivoglia banale motivo, che per forza di cose dobbiamo reagire; siamo attaccati ad una croce e invece di aiutarci con le lance ci ferite al costato?
Allora caro Ivan quando chiediamo il "sovvenzionamento" non lo chiediamo per farci la cresta ma solo per portare avanti questa avventura; un' avventura che ti ha consentito di stare comodamente seduto a casa a fare da spettatore del tuo futuro, godendo solamente delle misere proroghe che insieme ad altri LSU sacrificali abbiamo portato a casa.
Una persona di giudizio dovrebbe invece essere invogliata a fare il contrario investendo nel sovvenzionare le nostre spese per te e per tutti, affinché tutti possano continuare ad essere costantemente informati sulle evoluzioni della nostra causa.
Credi sia semplice rispondere gentilmente al telefono ogni giorno e ad ogni ora, a decine di colleghi che chiamano per avere informazioni, senza mai lamentarsi e tranquillizzando sempre tutti?
Dunque è tua leggittima facoltà esprimere opinioni ma questi tuoi importanti contributi avresti potuto fornirceli intervenendo almeno ad uno degli innumerevoli incontri che abbiamo avuto a Roma dall'8 marzo 1999 in poi. ci pare che tu come molti altri siate stati sempre regolarmente invitati?
Inoltre quello che noi scriviamo su queste pagine è sempre vero, mai filtrato e sono i fatti che ci vengono detti al ministero e da altri autorevoli fonti, e che sono purtroppo veri, certo è che fortunatamente l'operazione furbizia era solo un "modus vivendi" di pochi colleghi.
Forse non hai capito quale fattiva collaborazione abbiamo con le OO.SS. ed il Ministero.
Una cosa forse è necessaria che ti spieghi meglio: l'autonomia del CTLSU è stata necessaria affinché il nostro pensiero divenisse quello delle OO.SS., perchè se non te ne fossi mai accorto noi non interessavamo per niente. Oggi noi operiamo ancora come coordinamento solo come elemento di raccordo tra OO.SS. ed LSU.
Questo è un lavoro importante che mostra alle OO.SS.
E se oggi siamo riusciti a far digerire il pensiero che il Consorzio non è buono alle alte sfere delle OO.SS. e del Ministero delle Finanze, tu potrai facilmente digerire ogni astio e velleità nei confronti di chi lavora per te ogni giorno gratuitamente.
Leggi l'ultimo documento prodotto in un'assemblea del CTLSU trai le tue conclusioni su autonomia e pagliacciate del CTLSU e confrontale con le posizioni del
Ministero.
Scarica quì.

Federico RIGHI


CONTINUA LA SENSIBILIZZAZIONE.

Questo disegno di legge potrebbe essere un'ottima chance per la nostra assunzione nel MMFF, ma deve essere appoggiato e sottoscritto da altri Onorevoli, (Deputati) sopratutto della maggioranza, affinchè rappresenti veramente uno strumento risolutivo del nostro precariato.

Orsù dunque è necessaria una collaborazione da parte vostra.
Tutti i colleghi si devono impegnare in modo veramente estremo affinchè si possano trovare Deputati e Senatori che appoggino il DDL dell'ON Giuseppe SCOZZARI affinchè passi alla Camera ed al Senato e sia approvato, per la definitiva assunzione di tutti i 1650 tecnici LSU.

Vi invito a fare molto di più, cercate tra parenti, amici e conoscenti dei contatti con Onorevoli Deputati e Senatori del Governo Italiano che si impegnino per la nostra causa in modo serio affinché il DDL di SCOZZARI, avallato dai loro consensi, diventi lo strumento della nostra assunzione definitiva.
Il DDL 6384 è possibile scaricarlo cliccando quì.


Sottoscrittori del D.D.L. 6384

ON. Giuseppe SCOZZARI
ON. Pierpaolo CENTO
ON. Luca CANGEMI

ON. Vasco GIANNOTTI
ON. Renzo INNOCENTI
ON. Filippo MISURACA
ON. MONTAGNINO
ON. CARDINALE
ON. Vito LECCESE

Comunicateci i sottoscrittori. Grazie.

PROGETTO CATASTO
Via Indipendenza II traversa, 6, 80026 Casoria (NA)
03477259980 - 03395999510
fax: 1782222978
e-m@il:
lsu.catastourbano@tin.it


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Data ultimo aggiornamento3-07-2000
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