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Domenica 28 maggio 2000

Questo articolo potrebbe essere un capitolo del "libro bianco" di Marco CAVICCHIA, io scrivo, chissà che Marco non decida di inserirlo il libro bianco sotto la voce "misteri" ovvero ma che ci siamo dovuti inventare per un posto di lavoro.

I tanto agognati soldi dell'integrazione sono in arrivo.

Possiamo confermare che l'iter burocratico relativo al versamento delle indennità integrative ai tecnici lsu è quasi al capolinea, i soldi saranno disponibili presso la Banca D'Italia molto presto e mi sento di poter affermare che entro giugno li avremo in tasca.

Non sappiamo come classificare la storia, perché potrebbe essere vista, come al solito, sotto aspetti diversi.
Lasceremo dunque al lettore la scelta, noi ci limiteremo alla semplice nazzazione dei fatti e a fornirne le varie interpretazioni.

Chiedo scusa per eventuali frasi colorite, sicuramente saranno coperte da un bip.

Andiamo qualche mese indietro e torniamo ai tempi in cui quello stBIPzo di Visco era il ministro delle finanze, nel mese di dicembre 1999. A quei tempi l'infaBIPme ed il suo degno compare Favale non volevano che noi fossimo prorogati. una incursione a Roma il 3 dicembre 1999 (vedi quì) riuscimmo ad ottenere l'attenzione che richiedeva il caso, sia da parte delle OO.SS. che da parte del ministero. il 9 dicembre 1999 ci fu un primo risultato (vedi quì). Dobbiamo giungere ad una data poco prima di Natale, dopo diverse insistenze del CTLSU, che le OO.SS. ed il ministero affrontano il problema dei fondi per l'integrazione. Dunque in una rapida seduta pre-natalizia, senza consultare alcun esperto dell'economato della direzione Centrale del Territorio, si decise di stanziare somme provenienti dal famoso "FONDO UNICO DEI DIPENDENTI PER IL 1999", fondo che matura nell'arco del 2000. Dunque ci ritroviamo ad oggi. con la pratica quasi conclusa mancante solo dell'approvazione da parte di un magistrato della corte dei Conti.
Perché tutto questo?
Secondo me le motivazioni e le cause, indirette e dirette sono molteplici.
Distrazione e menefreghismo epocale congenito delle organizzazioni sindacali, meno male che hanno cambiato il loro atteggiamento nei nostri confronti.
Volontà punitive da parte di Visco e Favale.
Lentezze burocratiche intrinseche dell'enorme inerzia erariale; inerzia che dopo l'avvento dei dott. Picardi e Di Maria si è trasformata in una vivace e frizzante velocità ciò denota un'intelligenza gestionale che non ha termini di paragone con le precedenti. Questo, secondo il mio modesto parere, ha spiazzato parecchie ottusità locali, posizionat su e giù per l'Italia, ridicole meschinità intellettive abituatesi a fiorire nel buio grazie alle vecchie gestioni, sbaglierò ma anche per questo motivo Visco è stato cacciato dal ministero delle Finanze.
Ops, scusatemi forse ho detto qualcosa che non quadra? credo prorpio di no, in questo bel paese quando qualcuno non funziona lo "promuovono" sempre ad altro inacrico. Non è per nulla logico spostare un ministro prorpio nel momento cogente, proprio al culmine della trasformazione della macchina fiscale dello Stato, un'operazione così importante che aveva bisogno di una persona che conosce il popolo, di una persona che ha fatto le file al collocamento e che è abituata a ragionare con i lavoratori. Del Turco.
Concludendo: sono contento che Visco se né è andato, sarò più contento se lo manderanno a pascolare le pecore, perché li almeno imparerà qualcosa che certamente lo eleverà; inoltre aspetto impaziente la rivelazione del nuovo ministro.
Un suggerimento, per chi mi critica sempre senza cognizione di causa, facendo mia una frase di Vittorio Sgarbi: "per essere,
il pensiero dev'essere eretico; così come l'unico modo per dire è trasgredire". Perché la sua eresia e la sua trasgressione assumono sempre più il significato di una forte, urgente indicazione sul piano della civiltà, oltre che della cultura"

Federico RIGHI


Sperando che il servizio che offriamo indistintamente a tutti per la causa comune, nella speranza che per tutti si appianino i problemi, vi ricordiamo di sostenerci anche economicamente, (vedi quì come fare) perché questo compito che ci siamo assegnati va ben oltre la semplice e pura narrazione di fatti accaduti e che per qualsivoglia causa ci interessano da vicino; quì si parla di storie ed azioni tutte improntate al raggiungimento dell'obiettivo dei LSU degli uffici del catasto.
Ammazzare il nostro sito significa disperdere la nostra forza ovverò l'unità di intenti e di voleri.

Perché per chi non lo avesse capito ancora questo strumento informatico è più importante di quanto si crede, è il nostro elemento di aggregazione nazionale

Marco CAVICCHIA


Per chi fosse interessato ad approfondire la sua conoscenza su progetti finalizzati ed affini, quì è possibile scaricare il file relativo agli stanziamenti ed alle attività che si svolgeranno nel nuovo finalizzato. Un finalizzato necessario per ovviare agli errori provocati da un'altro finalizzato di qualche tempo fa. Un finalizzato in parte fatto esternamente da società appaltatrici ed in parte all'interno del ministero delle finanze, sempre uffici del Catasto.
Scarica quì.


Statuto dei lavoratori
L. 20 maggio 1970, n. 300
Norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale e dell'attività sindacale nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento.
.Pubblicata nella Gazz. Uff. 27 maggio 1970, n. 131.


..Artt. TITOLO I -
Della libertà e dignità del lavoratore 1 - 13 TITOLO II - Della libertà sindacale14 - 18 TITOLO III - Dell'attività sindacale19 - 27 TITOLO IV - Disposizioni varie e generali28 - 32 TITOLO V - Norme sul collocamento33 - 34 TITOLO VI - Disposizioni finali e penali35 - 41

TITOLO I
Della libertà e dignità del lavoratore


1. (
Libertà di opinione).
- I lavoratori, senza distinzione di opinioni politiche, sindacali e di fede religiosa, hanno diritto, nei luoghi dove prestano la loro opera, di manifestare liberamente il proprio pensiero, nel rispetto dei principi della Costituzione e delle norme della presente legge.


2. (
Guardie giurate).
- Il datore di lavoro può impiegare le guardie particolari giurate, di cui agli articoli 133 e seguenti del testo unico approvato con regio decreto 18 giugno 1931, numero 773, soltanto per scopi di tutela del patrimonio aziendale.

Le guardie giurate non possono contestare ai lavoratori azioni o fatti diversi da quelli che attengono alla tutela del patrimonio aziendale.

E' fatto divieto al datore di lavoro di adibire alla vigilanza sull'attività lavorativa le guardie di cui al primo comma, le quali non possono accedere nei locali dove si svolge tale attività, durante lo svolgimento della stessa, se non eccezionalmente per specifiche e motivate esigenze attinenti ai compiti di cui al primo comma.

In caso di inosservanza da parte di una guardia particolare giurata delle disposizioni di cui al presente articolo, l'Ispettorato del lavoro ne promuove presso il questore la sospensione dal servizio, salvo il provvedimento di revoca della licenza da parte del prefetto nei casi più gravi.
Massime giurisprudenziali e commento <300mc2.html>
?

3. (
Personale di vigilanza).
- I nominativi e le mansioni specifiche del personale addetto alla vigilanza dell'attività lavorativa debbono essere comunicati ai lavoratori interessati.
Massime giurisprudenziali e commento <300mc3.html>
?

4. (
Impianti audiovisivi).
- E' vietato l'uso di impianti audiovisivi e di altre apparecchiature per finalità di controllo a distanza dell'attività dei lavoratori.

Gli impianti e le apparecchiature di controllo che siano richiesti da esigenze organizzative e produttive ovvero dalla sicurezza del lavoro, ma dai quali derivi anche la possibilità di controllo a distanza dell'attività dei lavoratori, possono essere installati soltanto previo accordo con le rappresentanze sindacali aziendali, oppure, in mancanza di queste, con la commissione interna. In difetto di accordo, su istanza del datore di lavoro, provvede l'Ispettorato del lavoro, dettando, ove occorra, le modalità per l'uso di tali impianti.

Per gli impianti e le apparecchiature esistenti, che rispondano alle caratteristiche di cui al secondo comma del presente articolo, in mancanza di accordo con le rappresentanze sindacali aziendali o con la commissione interna, l'Ispettorato del lavoro provvede entro un anno dall'entrata in vigore della presente legge, dettando all'occorrenza le prescrizioni per l'adeguamento e le modalità di uso degli impianti suddetti.

Contro i provvedimenti dell'Ispettorato del lavoro, di cui ai precedenti secondo e terzo comma, il datore di lavoro, le rappresentanze sindacali aziendali o, in mancanza di queste, la commissione interna, oppure i sindacati dei lavoratori di cui al successivo art. 19 possono ricorrere, entro 30 giorni dalla comunicazione del provvedimento, al Ministro per il lavoro e la previdenza sociale.
Massime giurisprudenziali e commento <300mc4.html>?

5. (
Accertamenti sanitari).
- Sono vietati accertamenti da parte del datore di lavoro sulla idoneità e sulla infermità per malattia o infortunio del lavoratore dipendente. Il controllo delle assenze per infermità può essere effettuato soltanto attraverso i servizi ispettivi degli istituti previdenziali competenti, i quali sono tenuti a compierlo quando il datore di lavoro lo richieda.

Il datore di lavoro ha facoltà di far controllare la idoneità fisica del lavoratore da parte di enti pubblici ed istituti specializzati di diritto pubblico.
Massime giurisprudenziali e commento <300mc5.html>?

6. (
Visite personali di controllo).
- Le visite personali di controllo sul lavoratore sono vietate fuorché nei casi in cui siano indispensabili ai fini della tutela del patrimonio aziendale, in relazione alla qualità degli strumenti di lavoro o delle materie prime o dei prodotti.

In tali casi le visite personali potranno essere effettuate soltanto a condizione che siano eseguite all'uscita dei luoghi di lavoro, che siano salvaguardate la dignità e la riservatezza del lavoratore e che avvengano con l'applicazione di sistemi di selezione automatica riferiti alla collettività o a gruppi di lavoratori.

Le ipotesi nelle quali possono essere disposte le visite personali, nonché, ferme restando le condizioni di cui al secondo comma del presente articolo, le relative modalità debbono essere concordate dal datore di lavoro con le rappresentanze sindacali aziendali oppure, in mancanza di queste, con la commissione interna. In difetto di accordo, su istanza del datore di lavoro, provvede l'Ispettorato del lavoro.

Contro i provvedimenti dell'Ispettorato del lavoro di cui al precedente comma, il datore di lavoro, le rappresentanze sindacali aziendali o, in mancanza di queste, la commissione interna, oppure i sindacati dei lavoratori di cui al successivo articolo 19 possono ricorrere, entro 30 giorni dalla comunicazione del provvedimento, al Ministro per il lavoro e la previdenza sociale.

Salvatore SPINO'

AGENZIE DI STAMPA

CONFINDUSTRIA- CONFSAL, I SINDACATI NON ACCETTANO BACCHETTATE

Roma, 26 mag. - 2000 - I sindacati non possono accettare ''diktat e bacchettate con rassegnazione''. Il presidente della Confsal Nino Gallotta non accetta la tirata d'orecchi del presidente della Confindustria ai sindacati e ribadisce di non credere ''che la nuova concertazione possa basarsi sulla contrapposizione ideologica e sulla ricerca di capri espiatori a cui assegnare la patente di conservatori''.

''Se D'Amato capira' che le sue argomentazioni e le sue richieste devono essere confrontate con le argomentazioni e le richieste del mondo del lavoro, si potranno gettare le basi per un nuovo Patto sociale realmente adeguato alle esigenze di sviluppo'' afferma Gallotta, che conclude rifiutando ''diktat e bacchettate'' e replicando che ''ad un arroccamento confindustriale seguira' un arroccamento di segno opposto con tutte le ovvie conseguenze''.


LICENZIAMENTI- MORESE, SOLUZIONE RAPIDA AVVANTAGGIA DEBOLI

Roma, 25 mag.2000 - ''La situazione attuale trascina le vertenze per troppo tempo, quindi se si trova una soluzione piu' rapida si aiuta la tutela di chi e' piu' debole''. Cosi' il sottosegretario al ministero del Lavoro Raffaele Morese commenta le recenti divisioni tra sindacati e industriali sulla riforma delle cause per licenziamenti, che si vorrebbero affidare all'arbitrato piuttosto che ai giudici. ''Siccome si tratta di una cosa estremamente importante i sindacati devono fare di tutto per trovare una soluzione. Si tratta di un patto tra le parti -dice Morese- quindi non credo che avra' influenze nei rapporti di concertazione''.

Secondo il sottosegretario al Lavoro le divisioni attuali non avranno effetti sulla verifica del patto sociale tra sindacati, imprenditori e governo ma ''certo, se vanno d'accordo, e' tanto di guadagnato. Io penso che proprio perche' si tratta di materia convenuta da tutti, cioe' quella dei contratti, si riuscira' a trovare una soluzione''.


LICENZIAMENTI- LARIZZA, NECESSARIO TROVARE UN ACCORDO

Roma, 25 mag. - 2000 - ''Io ritengo che sia necessario trovare un accordo. Del resto la stessa Cgil ha detto che lavorando l'accordo si trova''. Il leader della Uil Pietro Larizza, entrando all'assemblea di Confindustria, commenta cosi' il tema caldo dei licenziamenti.

''Non e' materia che si puo' decidere ognuno separatamente dall'altro -aggiunge Larizza- perche' si tratta di comportamenti e materia in cui solo l'accordo puo' renderla operativa e io confido nel fatto che l'accordo lo troveremo''.


OCCUPAZIONE- STABILE A FEBBRAIO, TENDENZIALE A -2,2%

Roma 25 mag. - 2000- Occupazione sostanzialmente stabile nelle grandi imprese a febbraio rispetto al mese di gennaio, mentre l'indice tendenziale rispetto a febbraio '99 registra un calo del 2,2%. E' quanto emerge dalla consueta rilevazione dell'Istat presso le imprese dell'industria e dei servizi con piu' di 500 addetti. Dalla stessa indagine emerge un aumento delle retribuzioni lorde tendenziale del 1,3% e del costo dle lavoro del 2,9%. In cresita anche le ore lavorate, mentre calano quelle di cassa integrazione.

Tornando all'occupazione, a febbraio, la variazione congiunturale nel settore industria e' stata di +0,1%. Valore che sale allo 0,6% se considerato al netto dei lavoratori in cassa integrazione. Se poi si destagionalizza i valori si ha rispettivamente una variazione congiunturale pari a -0,2% e -0,1%. Quanto invece al raffronto con febbraio '99 l'occupazione registra un calo del 2,2%, pari ad una riduzione su base annua di 18.000 unita'. Al netto della Cig l'occupazione presenta una diminuzione dell'1,6%. Piu' contenuto il calo nelle imprese di servizio dove a fronte di una variazione congiunturale pari a zero si registra un calo dello 0,4% pari ad una riduzione di circa 4.400 occupati.


OCCUPAZIONE- AMATO, POTRA' SALIRE SOLO CON CRESCITA STABILE

Roma, 25 mag. - 2000 - ''Con crescite che durano due anni, un anno e mezzo o due anni e mezzo non c'e' il tempo di assorbire disoccupazione, ma solo il tempo semmai di dare nuova disoccupazione. Di qui l'assoluta necessita' di rendere stabile e duratura la nostra crescita: questo vale per l'Italia ma anche per l'Europa''. Giuliano Amato parla all'assemblea annuale di Confindustria e insiste sulla necessita' di rendere stabile la nostra crescita economica anche per garantire la creazione di nuovi posti di lavoro.

''Se in Italia -sottolinea il presidente del Consiglio- e in Europa la disoccupazione ha raggiunto i livelli che ha raggiunto, una larghissima responsabilita' ce l'hanno la fragilita' e la discontinuita' della crescita dell'ultimo ventennio. Credo che il suo punto di partenza -dice Amato rivolto al neo presidente di Confindustria D'Amato- non puo' non essere condiviso. Ciascuno trarra' le sue conseguenze ma questo e' vero: non possiamo permetterci -avverte il premier- di ripetere i cicli del ventennio trascorso: cicli di crescita breve rapidamente seguita da un surriscaldamento della nostra economia, da perdite di ritmo e di posti lavoro. Si possono avere le idee piu' diverse sul modo di creare posti di lavoro, ma su questo modo di distruggerli che noi abbiamo seguito non ci puo' essere alcun dubbio''.


ISTAT- L'OCCUPAZIONE E' DONNA, MA IL LAVORO E' ATIPICO

Roma, 25 mag. -2000 - Un decennio di grandi trasformazioni sociali quello appena trascorso, con l'ingresso sempre piu' massiccio delle donne nel mondo del lavoro, la diffusione del lavoro atipico, la riduzione della ''rete'' di solidarieta' familiare. Il Rapporto Istat 1999 e' anche uno sguardo retrospettivo sugli anni '90, un decennio denso di avvenimenti che hanno prodotto cambiamenti sociali ed economici visibili nell'Italia del 2000.

Il primo dato che si cerca, quello sull'occupazione, in realta' registra un cambiamento quasi nullo: fra il 1993 e il 1999 gli occupati sono cresciuti appena di 162mila unita' (+0,8% contro il +7% del Regno Unito, il +4% della Francia, +5,7% in media nella Ue 11). Nell'ambito degli occupati sono le donne a mostrare la performance migliore: dal '95 al '99 la quota di occupazione femminile sul totale della popolazione e' passata dal 28,1% al 29,8%, mentre gli uomini sono scesi dal 56,3% al 56,1%. Ma a condizionare l'occupazione femminile e' la presenza di figli: mentre infatti tra le 'single' le occupate sono il 63,7%, le donne con tre o piu' figli che lavorano scendono al 29,7%. Le donne con figli lavorano soprattutto nel settore pubblico (il 45,6% contro il 26,7% delle donne senza figli), mentre nel privato preferiscono il part-time (il 25,2% contro il 13% di quelle senza figli).


CONFINDUSTRIA: D'AMATO, ALLEANZA PER UN 'PAESE NORMALE'

Roma, 25 mag. - 2000 - ''Anche noi vogliamo un paese normale''. Il neo presidente della Confindustria Antonio D'Amato si appella alla politica perche' crei le condizioni favorevoli allo sviluppo delle imprese, e alle forze sociali perche' si realizzi una ''alleanza per la modernizzazione'''. Su questo D'Amato chiede esplicitamente ai sindacati ''di schierarsi apertamente, di decidere da che parte vogliono stare''.

D'Amato, nella sua prima relazione da presidente degli industriali italiani, spiega che non si tratta di fare un blocco sociale, ma una alleanza ''di cultura e di comportamenti'' fra tutti coloro che ''si rendono conto che la modernizzazione del sistema e del proprio stesso modo di essere e di agire non e' una scelta facoltativa ma una esigenza che non si puo' eludere e neppure rinviare''. L'obiettivo della modernizzazione ''si raggiunge piu' facilmente se ci lavoriamo tutti insieme. Ma dobbiamo uscire dalla logica per cui, se non siamo tutti a farlo, non lo puo' fare nessuno''.



CONTINUA LA SENSIBILIZZAZIONE.

Questo disegno di legge potrebbe essere un'ottima chance per la nostra assunzione nel MMFF, ma deve essere appoggiato e sottoscritto da altri Onorevoli, (Deputati) sopratutto della maggioranza, affinchè rappresenti veramente uno strumento risolutivo del nostro precariato.

Orsù dunque è necessaria una collaborazione da parte vostra.
Tutti i colleghi si devono impegnare in modo veramente estremo affinchè si possano trovare Deputati e Senatori che appoggino il DDL dell'ON Giuseppe SCOZZARI affinchè passi alla Camera ed al Senato e sia approvato, per la definitiva assunzione di tutti i 1650 tecnici LSU.

Vi invito a fare molto di più, cercate tra parenti, amici e conoscenti dei contatti con Onorevoli Deputati e Senatori del Governo Italiano che si impegnino per la nostra causa in modo serio affinché il DDL di SCOZZARI, avallato dai loro consensi, diventi lo strumento della nostra assunzione definitiva.
Il DDL 6384 è possibile scaricarlo cliccando quì.


Sottoscrittori del D.D.L. 6384

ON. Giuseppe SCOZZARI
ON. Pierpaolo CENTO
ON. Luca CANGEMI

ON. Vasco GIANNOTTI
ON. Renzo INNOCENTI
ON. Filippo MISURACA
ON. MONTAGNINO
ON. CARDINALE
ON. Vito LECCESE

Comunicateci i sottoscrittori. Grazie.

PROGETTO CATASTO
Via Indipendenza II traversa, 6, 80026 Casoria (NA)
03477259980 - 03395999510
fax: 1782222978
e-m@il:
lsu.catastourbano@tin.it


comunicato precedentecomunicato successivo




Data ultimo aggiornamento16-06-2000
Aggiornato da CTLSU